Quantcast
Channel: Bellezza e Beauty – iO Donna
Viewing all 6380 articles
Browse latest View live

Adolescenti, autostima e fotoritocco: l’esperimento fotografico di Rankin

$
0
0

“Selfie harm”, braccio da selfie: così si chiama l’interessante progetto del fotografo britannico John Rankin, che, attraverso il suo obiettivo, ha voluto affrontare un tema caldo nella società che ha inserito “selfie” tra le parole più influenti del dizionario contemporaneo: l’impatto dei social social media sull’immagine e la percezione di sé dei giovani.

Semplice, l’idea: l’eclettico art director ha scattato una sequenza di ritratti a quindici adolescenti, ragazze e ragazzi inglesi dai tredici ai diciannove anni, e poi consegnato loro le foto. A loro ha chiesto di modificare, ottimizzare o correggere a piacimento l’immagine finché non ritenessero fosse “social media ready”, pronta ad essere postata e condivisa in Rete. In circa cinque minuti, con l’aiuto di alcune semplici App gratuite a portata di smartphone, i ragazzi non hanno perso tempo. E no, non si sono limitati a sfumare qualche imperfezione sulla pelle.

Quelle tornate fra le mani di Rankin sono una serie di immagini tanto – agli occhi dei ragazzi – “migliorate” da aver sostituito ai soggetti originali una serie di patinati alter-ego dall’impersonale bellezza digitale. La mania del fotoritocco non è una scoperta: in Rete da tempo si parla di “universal face”, un fenomeno per cui, nel bombardamento costante di autoscatti, è più facile catturi like un viso con canoni piuttosto “universali”, rigidi e omologati di bellezza: grandi occhi chiari, labbra carnose, zigomi alti, e, ovviamente, una pelle da Photoshop.

E se le discrepanze fra i ritratti prima e dopo è evidente, ciò che sorprende è un’altra considerazione: tutti i ragazzi hanno dichiarato di preferirsi al naturale, ma di vedersi in un qualche modo costretti a “rendersi migliori” per apparire sui social.

Prima e dopo l’autoritocco: uno degli scatti del progetto Selfie Harm (Foto Rankin Photography Ltd).

Ci cascano, quotidianamente, perfino le top model (poco più grandi dei ragazzi in questione) più pagate del pianeta: è il caso di Bella Hadid, criticata in Rete per aver manomesso perfino le sue cover di Vogue e Allure, o le sorelle Kardashian, Kendall e Kylie, maestre di filtri e “ridimensionamenti”. Un celebre account Instagram, @celebface, ha catturato l’attenzione di migliaia di follower smascherando quotidianamente improbabili ritocchi delle più insospettabili bellezze dello star system.

Dice Rankin: «Le persone imitano, di fatto i loro idoli: rendono gli occhi più grandi, il naso più piccolo, la pelle più luminosa. Tutto ciò che piace ai social media, dove ciascuno mostra una versione bidimensionale di sé con inquadrature e luci perfette, e tutti difetti apparenti rimossi. Siamo sovraesposti a immagini iper-ritoccate: è solo una delle tante ragioni per cui stiamo vivendo in un mondo pieno di tristezza, ansia e dismorfie, soprattutto fra i giovani».

“Selfie harm” è stato il culmine di un lavoro di ricerca durato circa due anni, tra piattaforme social e svariate App di fotoritocco, con lo scopo di sperimentare cosa sia possibile fare, anche con competenze da principianti, con la propria immagine. «In tutta onestà è stato molto divertente, fattore che è parte del problema», svela Rankin. «La maggior parte dei programmi ti permettono di cambiare tutto, dal tono della pelle alla forma del viso o del corpo con scioccante facilità. È così semplice, quasi come creare un personaggio dei cartoni animati, ma di te stesso».

E lui, che con Photoshop ha da sempre avuto un rapporto complicato, sostiene: «Ad un certo punto le celebrità, i marchi e le riviste non hanno più potuto fare a meno del fotoritocco, è diventato una parte importante anche del mio lavoro, e tutto il sistema è cambiato. Questi filtri sono però qualcosa di molto nuovo e, a mio avviso, molto più pericoloso e complesso, parte di un’enormequestione sociale di cui si parla, però, così poco». Omologazione? Ansia da prestazione? Insoddisfazione? Probabilmente, tutto insieme. Da cancellare a colpi di blur, timbro clone e filtro “occhi grandi”.

Kylie Jenner, con e senza autoritocco, via @celebface Instagram.

Il fotografo, già firma di alcuni progetti critici sul tema, tra cui Flawless Girls, Ageless Beauty, Bootyfull e  F ** k Facetune, rilancia: «Vorrei dare voce agli effetti dannosi che questa tecnologia sta avendo sullo stato mentale delle persone. Senza dimenticare anche il danno che sta facendo alla fotografia: la ritrattistica è invasa dall’omogeneità, ed è davvero triste ».

Le immagini sono state presentate ad una mostra con tavola rotonda, Visual Diet, patrocinata da M & C Saatchi, Rankin e MTArt Agency. E, per continuare a seguire Rankin, ci sono i social: Twitter: @rankinphoto, Facebook: @RankinPhotographyLtd e Instagram: @rankinarchive.

LEGGI ANCHE: Rankin, i suoi scatti più famosi

L'articolo Adolescenti, autostima e fotoritocco: l’esperimento fotografico di Rankin sembra essere il primo su iO Donna.


Dalla London Fashion Week, le ispirazioni per i beauty look del prossimo autunno inverno 2019/2020

$
0
0

Londra è sempre avanguardia pura quando si tratta dei beauty look che caratterizzano le sfilate. In questo caso però la sua anima rock, punk e underground ha ceduto il posto a un’insolita vena romantica. Tra i beauty look più belli della London Fashion Week per l’Autunno/Inverno 2019/20 appena conclusa, infatti, a spiccare sono state le proposte caratterizzate da look per nulla urlati, a tratti minimal seppure molto elaborati nella realizzazione.

L’esempio più lampante è l’arabesco di ciocche realizzato da Guido Palau, Direttore Creativo di Redken, per Burberry. La chioma delle modelle aderiva alla testa, grazie a dosi massicce di gel, mentre alcune ciocche creavano un pattern esattamente simmetrico sulla fronte. Come ha ammesso lo stesso hairstylist, l’ispirazione del look è arrivata sia dai baby hair delle culture afro giovanili (per la verità utilizzati anche da Prada qualche stagione fa), sia dai decori dell’Art Nouveau, in un mix tra antico e nuovo che esprime perfettamente il lavoro compiuto dal nuovo direttore artistico della maison anglosassone, Riccardo Tisci.

Dosi massicce di gel sono state utilizzate anche per gli hair look della sfilata di J.W. Anderson per la quale Antony Turner ha creato dei veri e propri “elmetti” di capelli ispirati alle capigliature dei personaggi Lego. Sezioni di capelli, bagnate di gel, sono state richiuse a onde sulla testa, per poi essere asciugate con l’aiuto del Dyson Supersonic.

Sofisticata invece la donna proposta da Erdem, che ha fatto sfilare i romantici e bellissimi abiti con modelle dai capelli raccolti e impreziositi di fermagli gioiello. A completare il look, un makeup dal tocco felino firmato Nars, che aveva come protagonista uno spesso tratto di eyeliner svirgolato.

Infine, per quanto riguarda gli accessori, tenete da parte per la prossima stagione i fiocchi, perché continueranno a farla da padrone, come visto in passerella da Ashley Williams. Mentre al posto dei gettonatissimi frontini farà capolino la tiara. Perfetta per le sognatrici.

L'articolo Dalla London Fashion Week, le ispirazioni per i beauty look del prossimo autunno inverno 2019/2020 sembra essere il primo su iO Donna.

Milano Fashion Week autunno inverno 2019/2020: i backstage beauty

$
0
0

Dal 20 al 25 febbraio 2019, Milano si riconferma la terza tappa del “fashion month” dopo New York e Londra. Sfilano le collezioni che guardano già al prossimo autunno inverno, ma non solo. Dietro le quinte degli show, infatti, c’è un altro spettacolo che va in scena, a ritmi serrati e con ruoli ben definiti tra addetti ai lavori: la bellezza. I backstage sono il cuore vitale di ogni show, là dove si incontrano maestri del trucco e parrucco, top model di oggi e, forse, soprattutto, in questa stagione, di ieri: è la tendenza più evidente di queste settimane di show, che hanno richiamato donne come Christy Turlington, Karmen Pedaru, Sasha Pivovarova, Mariacarla Boscono e Natalia Vodianova. Ecco allora, il nostro occhio puntato in diretta dalla “fucina beauty” della Milano Fashion Week.

Giovedì 21 febbraio

Nel backstage della sfilata Max Mara, la super ospite è Eva Herzigova, 45 anni, chiamata a chiudere lo show. Il make up, firmato Mac Cosmetics, scolpisce il volto con un contouring dai toni sofisticati, beige e taupe (della palette MAC Cosmetics Studio Fix Sculpt & Shape Contour) dal sottotono freddo, tendente al grigio, a regalare un’aura altera come nelle foto di Peter Lindbergh. Forte il focus sulle sopracciglia, enfatizzate delle stesse nuance utilizzate sul viso, sfumate con un pennello da ombretto, così da non avere un risultato troppo preciso o perfetto ma dare un piglio più deciso allo sguardo. L’insieme è un beauty look d’ispirazione Eighties, solo apparentemente narturale. All’hairstyle, Sam McKinght con i suoi prodotti e gli hairdryer Dyson ha creato delle trecce con la parte frontale volumizzata e modellata in un finish spettinato e semi wet, vissutamente chic. E il resto del cast non è da meno: presenti Irina Shayk, Joan Smalls, Kaia Gerber, Bella Hadid, Vittoria Ceretti.

Eva Herzigova nel backstage della sfilata Max Mara AI 19/20.

Misterioso, da film noir, il make up da Emporio Armani abbina labbra scarlatte e sopracciglia pettinate di pigmento bianco, appena celate da cappellini alla parisienne. E se Fendi ribadisce che il makeup, a Milano, è davvero quasi un optional, la coda si riconferma hairlook più quotato di stagione. Particolare, questa, per il ciuffo frontale modellato in un’onda sinuosa anni Trenta. Forse, un omaggio al decennio di nascita di Karl Lagerfeld, di cui la maison manda in scena l’ultima collezione a pochi giorni dalla sua scomparsa.

Chiude la giornata, Moschino: “Avete presente le venditrici dei programmi tv come Ok il prezzo è giusto, in America, negli anni Sessanta?” spiega il make up artist Michele Magnani di Mac Cosmetics. Maxi parrucche e make up a tinte pop rivisitano in chiave esagerata e cartoon, come piace a Jeremy Scott, i Sixties: il make up, iper costruito, è un mix di contouring, ciglia finte, maxi eyeliner, diversi ombretti (viola, verde, turchese o fucsia) a definire la palpebra, e polveri perlate a dare luce stroboscopica a zigomi e labbra. E non è tutto: questo iper-make up si abbina a teste super cotonate, create dallo staff ghd Italia con maxi parrucche modellate e volumizzate su misura per ogni modella.

Irina Shayk nel backstage della sfilata Moschino AI 19/20

Mercoledì 20 febbraio

Apre le danze Byblos Milano, con un colpo di code di cavallo alte e make up effetto frost, ghiacciato. Il grande teatro di Gucci è il palco ideale per estetici colpi di genio, che siano lacrime gioiello sul volto, o maschere a celarlo completamente. Il messaggio? Divertitevi a trovare il vostro ruolo nel mondo, anche attraverso la bellezza. “Fresh faces e messy brows”, volti puliti, un filo di matita sfumata fra le ciglia superiori e sopracciglia bold ispirano il maestro Tom Pecheux da Alberta Ferretti. E un nude look totale ma fresco conquista anche la sfilata N°21, dove si punta su una pelle glowy, quasi traslucida, e capelli semi wet fermati da una passata di gel.

LEGGI ANCHE: Tutti i beauty look sulle passerelle della Milano Fashion Week

 

L'articolo Milano Fashion Week autunno inverno 2019/2020: i backstage beauty sembra essere il primo su iO Donna.

Le tendenze make up e capelli dalla Milano Fashion Week autunno inverno 2019/2020

$
0
0

Milano, un’ode alla bellezza (davvero) contemporanea. Dopo New York e Londra, la terza delle Fashion Week dedicate all’autunno inverno 2019/20 manda un scena una visione estetica ben precisa attraverso i beauty look che hanno accompagnato le collezioni del prossimo autunno inverno 2019: il nuovo bello è sinonimo di ricercata semplicità. E così, con le top del momento, sfilano ispirazioni make up e hairlook capaci di ispirare, davvero, allo specchio, le donne. «Che non sognano solo la semplicità, anzi, la possibilità di vedersi sempre diverse, ricercate, speciali ogni giorno, in tutta libertà e facilità» dice Michele Magnani, senior Artist Mac Cosmetics. L’ha ricordato anche Alessandro Michele di Gucci, citando Hannah Arendt: “ogni giorno scegliamo la maschera con cui ci presentiamo al mondo”. E trovare quella una perfetta, o, semplicemente, una sempre una diversa, è un bel gioco che chiama in campo anche make up e capelli.

IL MAKE UP

Il nude: less is more, sempre e comunque

Il trucco? Un optional, sembra dire Milano. La tendenza più forte che emerge dalle passerelle è un make up che, se c’è, non deve in alcun modo vedersi. Nude look reali, ovvero realizzati con basi di skincare super idratanti e plumpy, rimpolpanti, soli tocchi di correttore e balsami o stick illuminanti che regalano alla pelle un effetto glow, naturalmente fresco e radioso senza bisogno di strati di prodotti (è il caso di Ermanno Scervino, Salvatore Ferragamo, Bottega Veneta, Alberta Ferretti, Etro, N 21), ad altri più sofisticati che intensificano le sopracciglia come focus del look e scolpiscono il viso con un nuovo tipo di contouring, quello anni ’90, con ombre fredde, come grigi e tortora, a dare un’allure altera e decisa al volto (Max Mara, Roberto Cavalli). Una bella pelle non ha bisogno di altro, ripetono i make up artist. Da sola, è il massimo dei biglietti da visita, la quintessenza di un look sofisticato e ultra moderno, sempre più sinonimo di autenticità. A meno che si voglia proprio brillare. E allora, l’idea vista da Marco de Vincenzo, trasformare le lentiggini naturali in una spruzzata di Swarovski è una soluzione inedita per accendere il volto di bagliori da disco-dance.

Sfilate Tod’s, Versace, Missoni AI 19/20.

L’eyeliner, da gatta o neo-grunge

Torna il nero sullo sguardo, o meglio, non se ne è mai andato. Specie se applicato nella rima dell’occhio inferiore come si usava negli anni ’90. Prodotto chiave, il kajal: la sua texture più cremosa e sfumabile delle classiche matite occhi sembra fatta apposta per cavalcare il trend di un trucco imperfetto, vissuto, fatto velocemente. C’è da crederci se lo dice Pat McGrath da Versace, dove propone il look emblema degli anni del grunge, un nero sfumato a sembrare colato, imperfetto, come dopo una nottata in pista. E via libera alle variazioni sul tema nero: abbbinato ad una virgola di eyeliner sulla palpebra superiore si fa rock da Philosphy di Serafini, oppure, super chic da Giorgio Armani, applicato a svolazzo di underliner e appena sfumato su una base di ombretto fumè. Maxi, manga, i cat eye nero inchiostro ultra grafici di Missoni sono i più graffianti della settimana. Più dolci e sfumate le palpebre color block carbone di Jil Sander. Ma ancora, Moschino e Borbonese riprendono il flick classico in chiave più marcata, mentre Arthur Arbesser lo trasforma in uno scarabocchio graphic-minimal, inedito.

Il rossetto che risolleva l’umore

Se ne sono visti pochi, e spesso, solo su alcune modelle qua e là durante gli show. Ma non c’è dubbio: quando ci sono, rubano la scena a tutto. È il caso dei rossi rubino, fragola e ruggine abbinati agli outfit di Ferragamo, del cremisi di Tod’s, del ciliegia vinilico di Fendi. Accendono il volto di energia, e forse, è questo il messaggio: puntare su labbra sature di colore è il miglior antidoto ad ogni giornata no.

I CAPELLI

Sfilate Salvatore Ferragamo, Roberto Cavalli, Fendi AI 19720.

Wet è cool

Gel, gel e ancora gel. La tendenza capelli dominante di Milano insegna che la chioma wet ha davvero mille anime e altrettante declinazioni. Estremamente portabili, versatili, più o meno eleganti, sexy, casual. Rigoroso, mascolino ma con un che di sexy, uno styling con riga laterale e ciuffo modellato alla tomboysh conquista Roberto Cavalli. Più sensuale il wet look di Salvatore Ferragamo, senza scriminature ma con la parte superiore smossa in un finish rockabilly, appiattita invece da Bottega Veneta. Più che appiattita, spettinata e scompigliata la texture bagnata dei capelli delle bad girls di Versace, che citano Courtney Love.

Ma il gel si rivela il miglior alleato anche per i raccolti: da Max Mara ferma la parte superiore delle trecce in un finish finto casual, smosso con le dita. Da Fendi, scolpisce il ciuffo frontale delle code in un’onda sinuosa anni Trenta, mentre da Tod’s le fissa all’indietro passandoci il pettine. Da Arthur Arbesser, sfilano delle code annnodate in chignon a goccia minimali e sleek, impomatate di gel. Anche da Giorgio Armani si sceglie una pasta brillante per fissare le ciocche arrotolate in torchon in raccolti sofisticati, eppure easy.

La frangia Sixties 

Piena, tondeggiante ad incorniciare la fronte: la bang alla Vidal Sassoon torna da Missoni e Antonio Marras. Futuristica la prima, nostalgica la terza. Più micro e punk quella avvistata da Marni. Prepariamoci ai revival, più grafici e di carattere che mai.

La coda (e dintorni)

Alta e da palestra da Byblos Milano, fermata da un foulard da MSGM, impigliata in un fermaglio gioiello da Gabriele Colangelo, destrutturata e fermata da cerchietti o mollettine preziose da Ermanno Scervino: con l’aiuto di accessori, la coda, styling che ha conquistato New York, ribadisice la facilità con cui è possibile reinterpretarsi all’infinito anche a Milano.

Styling di personalità

Che si tratti di lunghe trecce da Mercoledì Addams come propone Prada, oppure maxi parrucche da “desperate housewives” americana anni Ottanta di Moschino, i pochi colpi di testa milanesi gridano carattere e provocazione. D’altronde, il tema dell’empowerment resta sempre nell’aria, anche dei backstage.

 

VEDI ANCHE: i backstage beauty della Milano Fashion Week AI 2019/20

L'articolo Le tendenze make up e capelli dalla Milano Fashion Week autunno inverno 2019/2020 sembra essere il primo su iO Donna.

Oscar 2019: la rivincita delle castane e gli altri beauty look

$
0
0

La notte più prestigiosa dell’anno è arrivata: i 91esimi Annual Academy Awards, gli Oscar, al Dolby Theatre di Los Angeles. Il red carpet più patinato dell’anno non ha deluso le aspetative, né in fatto di lospiti, di look, né, come sempre di bellezza. Le donne in corsa ai premi erano tante: candidate a migliori attrici protagoniste, Glenn Close, Lady Gaga, Melissa McCarthy, Olivia Colman e Yalitza Aparicio. Amy Adams, Marina de Tavira, Regina King, Emma Stone e Rachel Weisz in nomination invece come non protagoniste.

Le sorprese non si sono fatte attendere. In tante devono aver preso spunto dalla che ha saputo come farsi notare ai BAFTA, Cate Blanchett, apparsa con un caschetto color cioccolato, tinto in realtà per lo spettacolo teatrale che l’attrice ha in corso a Londra, e con cui ha rubato la scena a tutte le ospiti sul red carpet.  E così, è “rivoluzione cioccolato”: a sorpresa, anche Charlize Theron, una delle bionde più iconiche di Hollywood, vira al castano. Un cioccolato dark, dai riflessi freddi e scuri, opera della colorist Tracey Cunningham, Redken US e Olaplex ambassador. il contrasto è deciso, con la pelle dorata e l’arancio tangerine vinilico scelto per le labbra. Ma se la Blanchett in versione dark si è riscoperta sensuale e intensa, Charlize appare invece un po’ “indurita”, severa dal look. Certo, difficile, a questo punto, rubarle la scena…

Emma Stone, Charlize Theron e Emilia Clarke: la “rivoluzione castana” su red carpet degli Oscar 2019.

Ci prova Emilia Clarke, altra bionda che per l’occasione ha tinto il mini bob di una sfumatura castana che scalda la pelle di porcellana: lei ha seguito la Blanchett alla lettera, affidandosi proprio alla colorist che ha tinto la musa di Armani ai BAFTA, Nicola Clarke del salone John Freida di Londra, a cui avrebbe chiesto lo stesso look da “brunette goddess”. La hairstylist Jenny Cho ha pensato invece allo styling, un bob sleek, lucente e appiattito dal gel. Si ripete anche il binomio caschetto dark e rossetto pop, nel suo caso, un rosa ciclamino pop.

E no, non è ancora finita. Si era detto, rivoluzione mora. Ed eccola, la terza “convertita” della serata, Emma Stone, che ha optato per un castano ramato dai delicati sottotoni rame, a riprendere le sfumature del suo abiturale rosso. Il make up si allinea: l’ombretto, sullo sguardo, punta sulle sfumature del bronzo.

Aggiungiamo al club del caschetto dark anche Irina Shayk: la top russa ha accompagnato il compagno Bradley Cooper con un nuovo mini caschetto asimmetrico, più corto sulla nuca, dai perimetri tondeggianti e geometrici, fresco di taglio dal suo hairstylist Harry Josh (le tagliò i capelli un mese fa anche ai Golden Globes). Più scuro del solito anche il colore, un castano più intenso e lucente di quello sfoggiato durante la dalla fashion week milanese appena conclusa.

E poi, la Lady della serata, Gaga: più chic, seriosa e sofisticata che mai, ha raccolto i capelli in un look morbido e scultoreo, uno chognon con ciuffo a onda. Light il makeup, creato da Sarah Tanno, che ha illuminato lo sguardo con un eyeliner silver e maxi ciglia e enfatizza (anche un po’ troppo) le sopracciglia. Pink le labbra, che non rubano la scena. Tanto, a illuminare il tutto, c’è l’iconico Yellow Diamond di Tiffany, 128 carati del diamante giallo più grande del mondo, indossato l’ultima volta da Audrey Hepburn nel 1961 per la campaga di Colazione da Tiffany. Ecco chi ricordava con quel raccolto a volumi sofisticati…

La trendsetter Lucy Boynton opta per un elegantissimo look da diva Fifties: caschetto modellato a onda e trucco monocromatico per occhi, labbra e gote in una sfumatua di rosa “high society”, scrive la sua make up artist Joe Baker. E, lo ribadiscono anche Helen Mirren e Glenn Close. il nuovo must sul red carpet, è il rossetto in tutte le sfumature del rosa. dal soft al pop.

https://www.instagram.com/missjobaker/

E la serata non finisce con le premiazioni: la festa si sposta all’after party, dove è altro giro di bellezze. Da Kendall Jenner e Emily Ratajkowski, Miley Cyrus e le modelle Behati Prinsloo, Karolina Kurkova, Rosie Huntington-Whiteley a Emma Roberts, Natalie Portman e Jessica Alba, tutti i beauty look delle nuove arrivate nella gallery.

L'articolo Oscar 2019: la rivincita delle castane e gli altri beauty look sembra essere il primo su iO Donna.

Dal parrucchiere come in spa: 10 rituel esclusivi da regalare o regalarsi nei migliori saloni italiani

$
0
0

Caviale, oro, oli pregiati, manualità raffinate: non è il menu di rituel di una lussuosa spa ma gli ultimi trattamenti che si possono sperimentare in alcuni dei saloni per capelli più innovativi d’Italia. Li ha scovati e premiati Uala.it, l’innovativa start up di prenotazioni online, che ha selezionato 101 indirizzi speciali dove sperimentare coccole di bellezza che non si potrebbero trovare altrove.

Sono passati anni luce ormai da quando il rito del sabato dal parrucchiere era una tappa imprescindibile per qualsiasi donna. Sono cambiate le abitudini e di conseguenza anche le offerte degli specialisti: “una volta la frequenza con cui ci si affidava ai professionisti della bellezza era più alta, mentre oggi, mediamente ci si rivolge al parrucchiere poco più di 7 volte all’anno; si è alzato, però, lo scontrino medio, dimostrazione di come alla quantità si prediliga sempre di più la qualità” conferma Alessandro Bruzzi, CEO e co-fondatore di Uala, la startup per le prenotazioni on line.

E così si scopre che tra i 101 saloni selezionati per concorrere ai Diamanti d’Oro, gli “Oscar della bellezza” che Uala assagna da tre anni, ce ne sono alcuni che possono regalare alla chioma esperienze degne di nota. È il caso delle maschere al caviale, al tartufo o ai diamanti offerte nel menu dal salone Bartorelli Hair Couture di Roma per i capelli spenti o danneggiati. Oppure il rituale Marrakech che si può provare da Stefano Bonomi a Milano: si tratta di uno scrub a base di polvere d’ambra che serve a rivitalizzare cute e capelli e che si conclude con un avvolgente impacco caldo e un massaggio relax.

Da Maison Cò, a Brescia, viene proposta una pulizia profonda della cute con sauna e detossinazione, realizzata in tre fasi di rilassamento guidate da una manualità specifica per ogni fase, con l’obiettivo di ottenere una chioma rigenerata. Da Irene Greco a Milano invece, mentre si è impegnate nella posa del colore ci si può regalare un biolifting specifico per le mani: bastano 15 minuti per ottenerle più morbide e setose.

Non mancano poi quelli pensati ad hoc per gli uomini: è il caso della Rasatura e Foggiatura Perystilium prenotabile da Francesco Cirignotta a Milano. Si tratta di un servizio ad hoc pensato per gli amanti della barba e che prevede l’uso di ghiaccio con oli essenziali e maschere per decongestionare gli occhi, quindi prodotti idratanti, tonificanti e lenitivi. Sembra perfetto da regalare per la Festa del Papà anche il Trattamento Centurion da Gian Antonio Pisterzi sempre a Milano: qui esiste infatti, una stanza prenotabile in esclusiva per barba e capelli, dove è possibile anche collegare il proprio cellulare a un diffusore Marshall per ascoltare la propria musica e rilassarsi così completamente. Con l’unico rischio di addormentarsi.

L'articolo Dal parrucchiere come in spa: 10 rituel esclusivi da regalare o regalarsi nei migliori saloni italiani sembra essere il primo su iO Donna.

Tendenze make up 2019: i colori della primavera arrivano nel beautycase

$
0
0

Rivoluzione bonbon. Se è vera la teoria dello scrittore Murakami, convinto che ogni donna possieda un suo proprio “alone di colore che la circonda”, preparatevi. Anche voi, eterne fedeli al fascino del nero, e chi invece affronta il mondo con una grinta rossa. La vostra personale “aura cromatica” potrebbe riscoprirsi una delicata nuvola pastello. Un arcobaleno di tinte soft e zuccherose, dal rosa quarzo al carta da zucchero all’azzurro azzurro carta da zucchero, dal verde pistacchio al giallo crema pasticcera stanno infatti per stravolgere guardaroba e beautycase. E forse, anche un pizzico di anima.

D’altronde, il colore Pantone dell’anno, Living Coral, un arancio rosato che esprime vitalità, ottimismo e leggerezza, non poteva che far presagire una stagione neoromantica. «Il colore incontra la luce» dice Lucia Pica, global creative make up e colour director del maquillage Chanel. E si stempera nelle sue versioni più delicate, polverose, eteree. Ombretti che sembrano dolcetti, blush e polveri come zucchero a velo: «I pigmenti si fondono sulla pelle, applicati in veli con una gestualità giocosa che fa tornare bambine. «Potremmo chiamarlo make up “Lo-fi”, a tinte smorzate, delicate, eppure così vive!» spiega la make up artist da due milioni di follower Pat McGrath.

Blush mania

Una pelle perfetta non passa mai di moda, ma in questa stagione vuole di più: un trucco che la faccia sembrare sempre sana, rosata, bonne mine. Continua la moda del “glow”, l’arte di illuminare il viso con polveri e stick scintillanti, ma il protagonista del beautycase sarà il blush, declinato nelle mille sfumature del corallo, dal pesca al fragola. Delicato come in passerella da Dolce & Gabbana e Rodarte, oppure deciso e pittorico come da Anna Sui, dove pennellate di arancio e fucsia su zigomi, tempie e palpebre dipingono un look variopinto come un tramonto. «Un trucco must di stagione è estendere e utilizzare gli stessi toni del blush anche sullo sguardo» consiglia Tom Pecheux da Antonio Marras, dove ha applicato un arancio terracotta ad alone soffuso dagli zigomi fino alle palpebre. «Basta contouring: i toni delicati del fard scolpiscono il volto in maniera più naturale e regalano un’aura giovane in un solo gesto, e con un unico prodotto».

Anna Sui PE 2019

Sguardi vivaci

Si sa, il nero crea irresistibile dipendenza anche quando si parla di trucco. Semplice: è rassicurante, elegante, passepartout. Abituate ad una trousse piena di kajal, ombretti e matite noir, come reagirete di fronte a questa girandola di colori pastello? «Sarà una liberazione» dicono dai backstage. «Lasciarsi tentare da un tocco di colore nel trucco è più facile che nell’abbigliamento: è un piccolo gesto che sblocca energia» ha confidato perfino la “black addicted” Victoria Beckham, che per la sua sfilata ha voluto un tocco d’arancio corallo (guarda caso) sugli occhi delle modelle. Ci vuole solo un po’ di tecnica.

Il colore si applica senza vie di mezzo: delicatamente sfumato sullo sguardo stile acquerello, come il verde mela in passerella Jacquemus, il rosa pesca di Marc Jacobs o l’azzurro e il salvia metal di Missoni. Oppure, in flash saturi come tempera, come i turchesi e gli smeraldo di Rodarte e Byblos Milano, o i cat-eye di Versace. Una sola nuance ultra brillante fa al caso delle più scettiche: scegliete ombretti e eyeliner in formato penna o stick, da stendere in linee o blocchi di colore mai troppo sfumati. Per chi ha voglia di giocare, Peter Philips, creative and image director Dior make up, ha qualche suggerimento: «Rosa baby alla base della palpebra, giallo o verde mela a illuminarne il centro, cioccolato o blu a definire la coda dello sguardo, e un tocco d’azzurro per la rima inferiore». Più sono soft, più sono chic.

Byblos Milano PE 19.

Candy lips

Lipstick fucsia e arancioni conquistano le protagoniste dei red carpet, da Rachel Weisz a Emily Blunt. E poi, Chanel, dove sfila il rosso-fucsia più acceso di stagione. Anche in tema make up labbra, se il colore è una certezza, le tendenze sono due: “blurred lips”, tamponate velocemente di rossetto, come appena baciate, oppure, ultra sature di tinte pop, via suggerita da Lucia Pica di Chanel, che adora il contrasto di una bocca color fragola con uno sguardo nelle sfumature dello zaffiro e dell’oro. «Le labbra colorate sono un inno alla vita. In chiave romantica o in toni vividi e vivaci, scaldano la pelle come i raggi del sole» dice. Tutto dipende dalle texture: lip-gloss sorbetto o inchiostri golosi. In ogni caso, irresistibili.

L'articolo Tendenze make up 2019: i colori della primavera arrivano nel beautycase sembra essere il primo su iO Donna.

Tagli corti 2019: i look più belli da copiare, dal pixie morbido al mini bob

$
0
0

L’ultima a farsi tentare dal corto (seppur per un attimo) è stata Madonna, che si è fotografata su Instagram con indosso una parrucca dal pixie corvino. Ma se quello della pop star è rimasto solo un desiderio legato ad esigenze sceniche, in tantissime invece sono quelle che optano per darci davvero un bel taglio, stile Cara Delevingne, ad esempio, ospite alle sfilate milanesi. Ma quali sono le lunghezze e gli styling del momento? Lo abbiamo chiesto a Nico Vinci, Brand Ambassador L’Oréal Professionnel: «Se corto dev’essere, che sia sempre improntato alla femminilità, cercando il più possibile di valorizzare il viso di ogni donna. Quindi no alle rasature troppo strong e sì a una sfumatura dolce sulla nuca che possa valorizzare il collo».

Insomma, corto ma non troppo, che possa incorniciare il volto così come abbiamo visto su molte star e influencer del momento, da Lucy Boynton ad Hailey Baldwin, da Camila Coelho ad Alexa Chung. Sono loro, infatti, le icone di riferimento per quello che continua ad essere il taglio corto più amato. «Il bob continuerà a spopolare, in tutte le sue sfaccettature: dal liscio aplomb alle onde destrutturate e da esaltare sempre con un colore studiato ad hoc».

E il pixie, la versione più corta del corto? «Piace molto destrutturato sui lati, con ciuffi da valorizzare con sfaccettature di colore. In questo caso, via libera a quello che io chiamo “hair bronzing” il vero must della prossima stagione, con ciocche sfumate su base castana, in tutte le nuance del bronzo, dalla più chiara alla più scura» continua Nico Vinci.

View this post on Instagram

Alias: Violet moon

A post shared by Ruby Rose (@rubyrose) on

La frangia

Corto con frangia, sì o no? «Assolutamente! Via libera a tutte le lunghezze di frangia, dalle più corte avvistate in passerella alle più lunghe con apertura centrale. Non c’è modo migliore per mettere in evidenza lo sguardo. Se il vostro punto di forza sono gli zigomi, invece, valorizzateli con una frangia asimmetrica, anche netta ma sempre molto sfilata».

Lo styling

A fare la differenza però è sempre la texture di un taglio corto e il modo in cui lo si indossa: «non dev’essere mai troppo ordinato ma sempre stropicciato o come dicono gli americani ‘out of bed’».

 

 

L'articolo Tagli corti 2019: i look più belli da copiare, dal pixie morbido al mini bob sembra essere il primo su iO Donna.


I beauty look da copiare dalle ospiti alle sfilate autunno inverno 2019/20

$
0
0

Il fashion month sta per volgere al termine. Da New York a Parigi, passando per Londra e Milano, è stato un susseguirsi di sfilate ed eventi ad alto tasso di mondanità, che hanno portato da una capitale all’altra della moda celebrities e infuencer, attrici e socialitè. Non tutti sanno infatti, che quando le star si preparano a presenziare a questo tipo di eventi curano nel dettaglio non solo il loro guardaroba ma anche i beauty look, che gli permetteranno di catturare i flash dei fotografi e fare incetta di like sui social. Il risultato è una carrellata di makeup e acconciature uno più bello dell’altro.

Basta guardare la treccia di Cara Delevingne alla sfilata di Dior. La modella e attrice, che in realtà ha i capelli corti, ha sfoggiato una treccia laterale costruita ad arte con l’uso di extension, che le ha regalato un insolito look femminile, molto diverso dall’allure da bad girl a cui ci ha abituato ultimamente.

Ha puntato su una treccia anche Salma Hayek da Saint Laurent: lunga e laterale, anche in questo caso (molto probabilmente) posticcia. Ma di sicuro effetto.

Tra i tagli di capelli più belli di questo fashion month, sempre da Saint Laurent, annoveriamo quello di Laetitia Casta: l’ex modella e attrice francese porta adesso con disinvoltura un lob mosso e sfrangiato, con un ciuffo lungo laterale, che detterà sicuramente tendenza.

https://www.instagram.com/daviddelicourt/

Degno di nota anche il look da diva di Natalia Vodianova: labbra rosso corallo, pelle luminosissima (c’è la firma della celebrity makeup artist Charlotte Tilbury) e capelli indietro tutta, lasciati sciolti sulla schiena.

Tornando indietro di qualche giorno alla fashion week di Milano invece, aveva catturato i flash dei fotografi il bellissimo look di Lucy Boynton, fatto di blush rosa sulle pomettes e occhi effetto bambola, enfatizzati da un mascara materico. Non è passato inosservato poi il fermaglio di strass con lettering, come vuole il trend del momento, di Valentina Ferragni, mentre Olivia Palermo si è contraddistinta, alla sfilata di Fendi, per un makeup luminosissimo e intenso. Tutte le ospiti più belle allle sfilate nella gallery.

L'articolo I beauty look da copiare dalle ospiti alle sfilate autunno inverno 2019/20 sembra essere il primo su iO Donna.

Capelli: il ritorno delle trecce, da Cara Delevingne alle passerelle

$
0
0

C‘è stato un periodo in cui sui red carpet più importanti non si vedeva altro, poi le trecce sono scomparse all’improvviso dai radar beauty, sostituite da look meno romantici ma ugualmente impattanti, complice il boom dei corti e la voglia di non ricorrere perennemente a extension e capelli posticci solo per il gusto di sorprendere. Ma le trecce non conoscono crisi, specie per chi ha voglia di qualcosa di diverso, anche se i capelli non sono lunghissimi.

Treccia mania: in passerella Max Mara PE 19, su Cara Delevingne ospite da Dior e in passerella Prada ai 19/20.

Lo ha appena dimostrato la modella Cara Delevingne, ospite alla sfilata parigina di Dior. In rosa, con un treccia laterale appoggiata sulla spalla e maxi ciuffo, è stata tra le più fotografate in front row, oscurando persino l’anello di fidanzamento di Jennifer Lawrence, presto sposa del gallerista Cooke Maroney. Cara, in realtà, ha capelli cortissimi, ma il fattore fake non toglie fascino all’intreccio, che anche sui social va forte destrutturato, perfetto per regalare un’allure effortless chic a ogni styling. Scelta simile, sfoggiata sempre in occasione delle sfilate parigine, per l’attrice Salma Hayek. Per ottenere un effetto così il segreto è quello di allargare le ciocche una volta intrecciate, in modo che si mantengano morbide. Le soluzioni sono infinite, dalla classica treccia bassa a quella alta e lunghissima (l’ultima famosa è stata quella della modella Jasmine Tookes al party post Oscar di Vanity Fair USA), ma fanno sempre colpo anche le varianti alla francese, una treccia che si realizza dall’alto, aggiungendo via via ciocche laterali, molto amata, ad esempio, da Nicole Kidman e Blake Lively, due attrici che le hanno sempre sfruttate moltissimo, o all’inglese, in cui entrano in gioco sempre tre parti, ma con le le due laterali da attorcigliare preventivamente. Non è pero solo sui red carpet che si gioca la partita del ritorno sulla scena.

Atlein, Spring/Summer 2019 (Photo by Victor VIRGILE/Gamma-Rapho via Getty Images)

Lo avevano già anticipato le passerelle della Primavera-Estate 2019, proponendo tantissime varianti di questo classico dell’acconciatura. Da quelle lunghissime e tirate proposte da Max Mara alle mini di Paco Rabanne, fino a quelle diAtlein, intrecciate con un foulard, ispirazione perfetta per la bella stagione in arrivo.

E l’autunno- inverno 2019-2020 non sarà da meno. Si sono viste trecce da Prada, portate lunghissime con riga centrale, di nuovo da Max Mara e da Giorgio Armani, che le ha proposte mini, aggrovigliate sulle teste delle modelle. Uno stile che piacerà sicuramente a un’altra habitué dell’intreccio, Charlize Theron. Agli ultimi Oscar ha optato per un carré castano, ma le mini treccine sono una passione da sempre. Non resta che attendere il prossimo red carpet.

 

L'articolo Capelli: il ritorno delle trecce, da Cara Delevingne alle passerelle sembra essere il primo su iO Donna.

Capelli: corti, medi o lunghi, i tagli di tendenza per la primavera 2019

$
0
0

Si fa presto a dire primavera. Il cambio di stagione alle porte è uno “state of mind” che si riflette anche nell’accessorio più importante della nostra personalità: i capelli. C’è una soluzione per ogni stile, gusto o lunghezza del cuore. L’importante, è fare un cambio, anche lieve. Leggerezza che, dai tagli allo styling, si preannuncia parola chiave dei look della nuova stagione.

Taglia xl

Se non volete rinunciare a una chioma fluente, il nuovo lungo sceglie un design morbido che permette di variare con lo styling all’infinito. La chiave è il taglio ovalizzato sul davanti per esaltare volume e movimento» spiega Lucia Barra, trainer Franck Provost. Su questa base, le possibilità si possono riassumere in tre grandi filoni. “Definito”, grazie al brushing con la spazzola larga, sollevando le radici e aumentando il movimento sul ciuffo e ai lati. Indispensabile il contributo delle nuove lacche ultra flessibili concepite per conciliare struttura e leggerezza. La seconda opzione è il “mosso”, affidandosi invece alla piastra lisciante per portare le punte leggermente ovalizzate sia verso l’interno sia all’esterno, per un effetto morbido su tutte le lunghezze. Opppure “wavy”, con onde di diverso diametro, da quelle più chiuse e strutturate per un effetto sofisticato, alle “beach” realizzate con uno styler più largo per un effetto glamour, a quelle stropicciate tra le dita per un effetto glam rock, sensuale. Se volete aggiungere densità e compattezza alla capigliatura, il tocco finale è una spruzzata di spray marino. La riga si confonde tra i capelli e il ciuffo si porta tutto di lato per dare volume e pienezza.

Corto quasi medio

L’alternativa al bob, se siete in cerca di un taglio versatile, è il carré boule che si alleggerisce sulla nuca e sposta il volume in avanti con un ciuffo scalato e allungato fin sotto l’orecchio. Si presta a variazioni di styling che spaziano dall’effetto design, allo spettinato, al voluminoso, con semplici strategie: dall’asciugatura con la spazzola rotonda seguendo il verso contrario al naturale movimento dei capelli per ottenere più volume, all’applicazione del gel per un effetto scompigliato, al tocco finale con un prodotto per modellare le ciocche. «L’importanza della frangia vale anche per chi sposa il corto, dove il classico taglio boule scopre contorni destrutturati e punta sulla femminilità, grazie all’uso dei riflessi per dare luminosità» spiega Paolo Roman, hairstylist e teacher Evos Parrucchieri.

Zoe Kravitz, Lucy Boynton, Emily Ratajkowski, tre stili per tre tendenze capelli

Viva le mezze misure

Se le lunghezze medie fanno per voi, procediamo per gradi. Il carré con i capelli che arrivano alle spalle guarda agli anni ̒90: il taglio è leggermente scalato e sfilato sulle punte per dare movimento e armonia, il ciuffo si porta di lato per incorniciare il viso oppure in avanti creando una frangia che fa risaltare lo sguardo. Lo styling può spaziare da un look naturale con le punte arrotondate all’interno e le lunghezze che scivolano lungo il collo, a una versione vaporosa: sui capelli ancora umidi, una noce di crema per ricci, che prendono movimento.

A collo libero

Quando la lunghezza si ferma alla nuca, entriamo nel mondo dei carré: è il taglio medio che per la prossima stagione regala la più grande offerta di possibilità a chi vuole cambiare testa. Sensuale per eccellenza, il bob stile Valentina (la protagonista dell’omonima serie di fumetti creata da Guido Crepax nel 1965). «Questo taglio dà l’immagine di una donna di carattere» sostiene Davide Rossoni, trainer Jean Louis David. «È un taglio geometrico che ha per protagonista una frangia destrutturata grazie alla tecnica del piquetage per dare un effetto tridimensionale e focalizzare l’attenzione sullo sguardo». Anche per questa scelta, non mancano le varianti di styling: grafico, con la frangia sollevata dal dal viso a creare un ciuffo accentuato e i lati lisciati sulle tempie e portati dietro le orecchie con il gel; spettinato, con la frangia spostata di lato e le punte lasciate libere di muoversi oppure a tutto volume, con l’aiuto del ferro arricciacapelli di diametro largo.

L'articolo Capelli: corti, medi o lunghi, i tagli di tendenza per la primavera 2019 sembra essere il primo su iO Donna.

I beauty look della Parigi Fashion Week autunno inverno 2019/20

$
0
0

Minimalismo, tocchi rock e un pizzico di nostalgia vintage. È la bellezza di scena a Parigi, l’ultima delle quattro settimane di sfilate dedicate al prossimo autunno-inverno 2019/20, iniziate a New York e passate per Londra e Milano. La settimana della Ville Lumiere chiude e conferma la giostra di tendenze delineate show dopo show, anche per quanto riguarda trucco, capelli, accessori e revival beauty.

Sguardi ad arte

Dal fronte make up si conferma, come a Milano, una grande attenzione sullo sguardo: torna protagonista l’eyeliner, nero, a rivisitare i classici. È il caso, ad esempio, di Dior, dove la musa ispiratrice di Peter Philips, Creative and Image Director del maquillage della maison, sembra essere la modella Twiggy: lo sguardo diventa maxi grazie alle ciglia inferiori pittoriche disegnate con l’eyeliener, in coppia con palpebre in nero color block. “Mi sono ispirato alle Teddy Girls inglesi di fine anni 50”, spiega dal backstage.

L’eyeliner più classico torna, in un tratto sottile ma ultra allungato verso le tempie, da Saint Laurent, dove il beauty guarda agli Eighties abbinandolo a capelli sciolti con maxi ciuffi modellati lateralmente. Una classica virgola di eyeliner, ma in fucsia-arancio va in scena da Guy Laroche. E ancora occhi: illuminati di glitter da  Dries Van Noten, magnetici e sinistri con delle maxi ciglia effetto “spider lashes” da Vivienne Westwood. E poi, Valentino, dove Pat McGrath dipinge smokey eye pastello, in glicine, fucsia, corallo.

Less is more

Il “no-makeup” si conferma tendenza forte anche a Parigi. Tanti, raffinati, luminosi, desiderabili, i look effetto nude: da Jacuqemus è glowy, degno di selfie da top model. Da Lanvin sfila un beauty minimale: un make up effetto nude luminoso e hairstyle modellati all’indietro, per non rubare la scena al volto. Nude look totale anche da Rochas, dove alla pelle glowy si abbina un hairlook rigoroso con riga al centro. Il glow di Isabel Marant è scolpito di ombre effetto bronze dalla make up artist Lisa Butler.

Modernità vintage

Da Celine sfilano capelli dal mood Seveties, tra frange lunghe alla Jane Birkin e caschetti tondeggianti e “unisex” stile Beatles. Un “modern vintage glamour” va in scena da Paco Rabanne: labbra scarlatte e sopracciglia da diva si abbinano a tre tipi di raccolti tutti trecce dal mood vittoriano. Mugler rispolvera il gusto bold degli anni ’80, con palpebre blu inchiostro e labbra rosso ciliegia dal finish matte, che spiccano grazie all’hairstyle wet pettinato all’indietro. E torna anche il punk, ma in chiave glam: da Yohji Yamamoto con labbra noir e capelli semi raccolti intrecciati a dei fili, e, da Balmain, grazie ad un solo accessorio: dei cerchietti-catene che decorano le code basse delle “punk princess”.

L'articolo I beauty look della Parigi Fashion Week autunno inverno 2019/20 sembra essere il primo su iO Donna.

Living Coral: come usare il Pantone 2019 nel make up di primavera

$
0
0

Estate. È il primo pensiero che scatta guardando il Living Coral, il colore che il Pantone Institute ha scelto per rappresentare il 2019. Una sfumatura gioiosa, vibrante e socievole che, come sottolineato dai selezionatori, vuole essere una risposta all’iperconnettività del mondo contemporaneo, capace di stimolare il lato ludico e spensierato della vita e di incarnare il bisogno di ottimismo e positività insito in ciascun individuo. Rappresentato da Pantone come un bellissimo corallo sottomarino, il Living Coral proietta già inevitabilmente verso la bella stagione e promette di invadere armadi, complementi d’arredo e il beauty case, con palette occhi, rossetti, blush e smalti.

Un successo annunciato

Qualche sentore di questo annunciato boom di vivacità era già arrivato nel corso degli ultimi mesi, quando i social erano stati invasi da make-up occhi che evocavano le tonalità calde del tramonto e sancito il successo dei cosiddetti «sunset eyes». Un mix di pesca e arancio molto amato dalle giovanissime ma utilizzabile anche dalle donne più adulte, come ha dimostrato Charlize Theron sul red carpet degli ultimi Critics’ Choice Awards, andati in scena a Los Angeles lo scorso gennaio. L’attrice sudafricana, 43 anni, ha acceso il suo incarnato di porcellana con questa nuance appena aranciata, intensificando ancor di più il verde degli occhi e abbinando un rossetto nelle stessa sfumatura, ma più intenso. Fan famosa del make-up corallo anche un’altra bellissima di Hollywood, Emma Stone, che lo sfoggia con naturalezza su occhi e labbra, anche abbinato. L’ultima, ma solo in ordine di tempo, a sfruttare le potenzialità di questa nuance è stata Lucy Boynton agli Oscar 2019. È già “corallo mania“, insomma, ma possono indossarlo davvero tutte come fanno le star?

Sfumature vitali e accoglienti

«Il Living Coral è un colore davvero estivo e gioioso, esprime femminilità, benessere, energia e voglia di vivere, frivolezza, persino, e piace perché non è tecnologico né futuristico, non ispira grafismi né lontananze, è accogliente e caldo, avvicina, e si può abbinare con tantissimi altri colori, dal tortora al marrone, dal nocciola al turchese, con cui crea un contrasto davvero chic», spiega Rajan Tolomei, International Make-Up Artist Max Factor. «La nuance trae spunto dal classico nude, ma è più lussuosa, specchio di una sicurezza femminile approcciabile, per nulla distaccata».

Per utilizzare questo corallo, come qualsiasi altro colore, ci sono delle regole, e anche se oggi si tende a sperimentare tutto interpretando il make-up come un gioco senza limiti, con sfumature così particolari è sempre opportuno fare scelte ragionate, per valorizzarsi al meglio senza rischiare scivoloni di stile. «Sulle labbra delle donne dorate, con capelli ramati, che magari hanno anche efelidi, il Living Coral risulta molto armonioso e regala naturalezza al viso, mentre sulle diafane con pelle chiarissima si fa colore di ricerca, trasformandosi quasi in un nude», spiega Tolomei. Più attenzione devono fare le donne con pelle olivastra e mulatta: «Sulle labbra rischia di diventare un color calcina, meglio creare una sfumatura degradé con una matita di una nuance più adatta a incarnati di questo tipo, nocciola, mattone o bordeaux. Un ombre lips dal corallo ai violacei, capace di regalare un look che si armonizzi di più con il viso».

Kendall Jenner, Gigi Hadid, Emily Ratajkowski

Sta bene su tutti i colori di occhi

Sugli occhi, invece, il Living Coral è un passepartout. «Evoca le tonalità dei rossi, dai mattone ai ramati, che danno vita alla pelle, quindi si adatta a qualsiasi iride. Un’accortezza in più bisogna riservarla alla texture. Se si è giovanissime qualsiasi cosa è concessa, se invece l’occhio è maturo meglio privilegiare i satinati ai perlati. Le possibilità sono infinite e non è detto che il corallo debba essere usato da solo, sono molto belli, ad esempio, gli smokey nelle tonalità del marrone, su cui poi viene applicato il colore più vivace. Osate: è con la bocca che occorre maggiore accortezza, perché le labbra sono sempre al centro dell’attenzione, ma anche ai capelli. Il corallo non si addice, ad esempio, a chi sfoggia chiome platino o viola, in questo caso meglio un colore capace di ammorbidire di più i tratti, mentre dona alle bionde, alle rosse e a chi ha capelli mogano».

Il segreto del blush corallo

«È bello, ma non bisogna esagerare, perché sulle donne eteree fa subito bambola, sulle olivastre risulta piatto. Il segreto è usarne pochissimo o smorzarne la vivacità applicando sotto un po’ di terra marrone. Un trucco da mettere in pratica anche se non si è più giovani per evitare l’effetto doll o pierrot. «Sembra un colore innocuo, e per questo non fa paura, ma in certi casi può essere più dannoso del rosso», aggiunge Rajan Tolomei.

Illuminalo con oro e rame

Imperdibili, invece, i nuovi highlighter, che illuminano la pelle nei punti giusti e saranno tra i must have della bella stagione. «Una volta erano solo bianchi, oggi invece hanno sfumature bellissime, come quelle oro irisè, un ramato pieno di sfaccettature in oro, arancio e rosa. Si trovano sotto forma di perle multisfaccettate e stanno bene a tutte le donne. Da evitare, gli abbinamenti tra corallo e metallici argentati, che creerebbero un contrasto troppo netto. L’argento, inoltre, è un colore distaccante e freddo, mentre il corallo avvolgente e adulto: insieme non si armonizzano e, soprattutto, invecchiano la pelle».

Mani in tinta

Un altro must del beauty case? Lo smalto in Living Coral, più chic sulle mani che sui piedi. «L’abbinamento perfetto è quello tra smalto e rossetto, accademico ma allo stesso tempo un connubio di femminilità, vagamente vintage, sempre vincente, un po’ come accade con il rosso». Attenzione, però: un look matchy-machy mani e piedi in questa nuance va bene solo se si hanno 15 anni. Se proprio non volete rinunciare alla pedicure optate per un nude o un marrone. Osare va bene, ma bisogna imparare a leggere l’eleganza, che viene sempre prima di tutto.

L'articolo Living Coral: come usare il Pantone 2019 nel make up di primavera sembra essere il primo su iO Donna.

Il metodo Marie Kondo applicato alla bellezza: 5 consigli per riordinare il beautycase

$
0
0

Da quando è uscito “Il Magico Potere del Riordino”, nel 2011, Marie Kondo è diventata la guru indiscussa della riorganizzazione. Complice anche un recente programma tv, i suoi consigli su come mantenere la casa e l’armadio in ordine sono ormai “legge”. Ma la regola del Metodo Konmari, che Marie ha elaborato per imparare a fare a meno del superfluo può essere applicata anche al beauty case. Se siete beauty addicted dall’acquisto compulsivo, impazzite ogni volta per trovare quello che vi serve, oppure conservate imperterrite lo stesso mascara da anni, vi conviene leggere queste poche, semplici regole:

1 – Buttate tutto fuori dai cassetti: è il primo step del metodo di Marie, che secondo lei avrebbe il potere di creare uno choc tale da indurre la necessità del riordino. A volte dimentichiamo persino di avere della roba, perché la conserviamo in modo errato e disordinato.

2 – A questo punto si possono categorizzare i prodotti, separandoli per tipologia: dai rossetti ai fondotinta, dalle creme alle maschere.

 

3 – Arriva il momento di decidere cosa tenere e cosa buttare. Il decluttering del superfluo è necessario per fare ordine e conservare solo quello che davvero utilizziamo. Nel caso dei prodotti beauty è essenziale anche tenere conto della data di scadenza. «La durata di un cosmetico può essere indicata sulla confezione in due modi: con la data di scadenza oppure con il pittogramma PAO» ci dice Elena Accorsi Buttini, cosmetologa e divulgatrice scientifica. «Il PAO, acronimo di period after opening, è il disegno di un barattolo con il tappo aperto indicante i mesi in cui il prodotto, una volta aperto, può essere utilizzato senza effetti dannosi per il consumatore». E se pensate sia uno spreco buttare un prodotto che non è finito, occorre tenere conto che conservarlo dopo la scadenza potrebbe essere un rischio per la pelle: «gli effetti dannosi derivanti dall’uso di un cosmetico fuori dalla data di validità» conferma anche la cosmetologa, «sono dati principalmente da una crescita microbica non controllata dal sistema conservante oramai poco attivo». Il che vuol dire mettere sulla pelle un prodotto contaminato e per lo più inefficace, come succede per i solari i cui filtri perdono di potere a distanza di un anno dall’apertura. «Per tutti i prodotti che vengono applicati in aree sensibili, come l’area occhi” continua la dottoressa Accorsi Buttini «io segno ad esempio segno con un pennarello il mese dell’apertura in modo da non sbagliami».

4 – A questo punto non resta che riorganizzarli. Il modo migliore è dotarsi di scatole trasparenti e contenitori per cassetti in modo tale da avere tutto a portata di mano. Il segreto da pro? Aggiungere delle etichette alle scatole più grandi, per riconoscere a colpo d’occhio il contenitore che ci serve. È il consiglio che viene da Life in Jeneral, una delle più celebri agenzie americane specializzate proprio nel fare ordine, con un business che (non a caso) è letteralmente esploso negli ultimi anni.

5 – Infine, organizzate i vostri cosmetici lontano dal bagno. Contrariamente a quanto si fa, infatti, «il bagno non è un luogo adatto per conservare farmaci o cosmetici” come conferma anche la cosmetologa Accorsi Buttini. «Ma visto che buona parte dei cosmetici che usiamo sono detergenti, siamo obbligati a tenerli nella doccia o vicino al lavandino, consiglio sempre di richiudere la confezione dopo l’uso, evitando così che l’acqua o il vapore possano entrarvi accidentalmente».

L'articolo Il metodo Marie Kondo applicato alla bellezza: 5 consigli per riordinare il beautycase sembra essere il primo su iO Donna.

L’agenda beauty di marzo 2019

$
0
0

UNA GIORNATA PER LE DONNE

Roma, sabato 9 marzo: torna “A Beautiful Day“, la giornata-evento che celebra la bellezza femminile nella cornice dell’Accademia L’Oréal di Roma, a due passi da piazza di Spagna. Dalle 10 alle 19,30, su prenotazione, vi aspetta un’intera giornata dedicate alle donne, e soprattutto, alle mamme: sessioni d’autore di servizi piega, make up, trattamenti e consulenze beauty personalizzate, firmati da L’Oréal e dai suoi partner e ambasciatori, ricordano l’importanza di prendersi cura di sè e il piacere di valorizzare la propria immagine. Anche in compagnia dei figli, che verranno coinvolti in una serie di intrattenimenti e laboratori creativi organizzati da Flying Tiger Copenhagen. L’occasione che ogni donna merita di avere, senza sensi di colpa o tempi sembre troppo brevi.

Questa terza edizione, organizzata da Family Welcome e Machedavvero, regala la possibilità di farsi truccare e consigliare dai make up artist, regalarsi una piega perfetta grazie al team di professionisti di Orazio Anelli, hairstylist L’Oréal Professionnel, o provare le novità skincare di La Roche Posay e CeraVe. Ma non mancano servizi di manicure express con i professionisti del circuito Treatwell, il più grande portale in Europa per la prenotazione online di trattamenti di bellezza e benessere e spazi dedicati alla prevenzione con un approccio olistico con i professionisti del settore medico ed estetico della rete Artemisia Lab, Fisio e Medical Beauty (a cui chiedere, ad esempio, sedute di osteopatia, valutazioni posturali e trattamenti estetici di peeling). E ci saranno anche Style Piccoli e Insieme, media partner dell’iniziativa.

Per prenotare il proprio ingresso bastano pochi click, QUI.

 

UN TOUR DI FELICITÀ

Si chiama Happyness Tour perché l’intento è quello di regalare piccoli attimi di gioia e leggerezza, anche solo con uno spruzzo di profumo, un nuovo rossetto, un make up con cui vedersi diverse. Il brand Lancôme vi invita ad una serie di giornate a porte aperte nell’esclusiva “Maison” di vetro itinerante. Un’occasione per scoprire la nuova collezione make up e la novità olfattiva della gamma La Vie Est Belle, L’Eau de Toilette en Rose. Gli appuntmenti? Milano, Largo La Foppa: 8-9 marzo; Roma, Piazza di Sant’Emerenziana: 16-17 marzo; Napoli, Via Scarlatti: 19-20 marzo; Palermo, Via Magliocco: 23-24 marzo.

 

DALLA TAVOLA AL BEAUTY, E VICEVERSA

Cosa c’entrano degli shampoo con la tavola? Molto, se si parla del brand italiano Davines. Nel cuore delle formule della gamma Essential Haircare ci sono infatti ingredienti attivi naturali e unici, e provenienti (e protetti) da presidi Slow Food di tutta Italia, dal sedano rosso di Orbassano all’oliva minuta di Messina, dalla mandorla di Noto alla lenticchia di Villalba.

Dall’8 al 30 marzo, acquistando due prodotti della linea, si riceverà in omaggio il volume “Metti in tavola la biodiversità”: 40 ricette stagionali realizzate da dieci chef dell’Alleanza Slow Food che insegnano a scegliere gli ingredienti migliori, stagionali e locali per ridurre le emissioni di CO2 nel trasporto e recuperare gli avanzi per ridurre gli sprechi. Un ulteriore simbolo della collaborazione tra Davines e Slow Food iniziata nel 2014 a tutela delle varietà vegetali italiane a rischio di estinzione, così come dell’agricoltura familiare e dell’educazione alimentare. In un circolo virtuoso: nel 2017, infatti, il contributo di 600 saloni Davines ha reso possibile la nascita di un nuovo Presidio Slow Food: quello dell’Oliva Quercetana, una varietà tipica di un territorio delimitato tra le province di Lucca e Massa Carrara.

 

FUGA IN MAROCCO (A MILANO)

Potete restare in accappatoio: da marzo a maggio, nella spa del Bulgari Hotel di Milano, si repira l’atmosfera di Marrakech. Regalatevi i rituali del brand marocMaroc: le formule, 100% naturali, contengono preziosi oli d’argan, rose centifolie, fiori d’arancio e rhassoul, l’agilla delle montagne del Medio Atlante. Per prenotare, c’è l’apposito modulo online, oppure, il numero +39 02 805 805 200.

 

UNA NUOVA AMICA CINICA

È cattivella, ma a buon fine: spronarvi. Dopo il successo del centro estetico Bellavera di via Buonarroti a Milano, l’Estetista cinica, alias Cristina Fogazzi, debutta a La Rinascente Milano con un corner per la sua linea di prodotti VeraLab, “cosmetici per donne vere”, concept a cui devono il nome. Da provare: le bende snellenti “Slim Me”, la maschera corpo “Bad Ass Cellulite Killer”, il detergente viso soffice “Lo Spumone” e la lozione illuminante “Luce liquida”, i suoi prodotti già besteller sull’e-commerce veralab.itUN AUTO REGALO IN PINK

È in edizione limitata, solo per Marzo: con Mon Paris Floral The Face Palette, Yves Saint Laurent Beauté celebra le donne vestendo uno dei più celebri pezzi make up con luna cialda lavallière tempestata di petali di cristallo. All’interno, una polvere compatta pink universale, che regala un’aura bonne mine ad ogni incarnato. (63 euro, da Sephora e in selezionati punti vendita).

 

FORZA, RAGAZZE

“Go girl, seek happy nights to happy days”: con una frase di William Shakespeare tratta da Romeo and Juliet, il brand svedese & Other Stories manda un messaggio di empowerment che esorta a perseguire con determinazione e serenità i propri desideri. Un augurio impresso nelle cialde dei Blusher best-seller, in otto sfumature, dal rosa al corallo, per ogni pelle. (12 euro).

 

UN FACIAL DA OSCAR

Ne hanno approfittato alcune fortuate ospiti agli Oscar 2019, tra cui la it-girl spagnola Alex Riviére: nella Red Carpet Suite al The Beverly Hills Hotel, il luxury skincare brand spagnolo Natura Bissé ha lanciato proprio in occasione del red carpet più importante dell’anno il nuovo rituel per un viso a prova di flash. Diamond Cocoon Experience è infatti pensato per purificare, fortificare e proteggere la pelle dalle aggressioni dell’inquinamento ambientale (polveri sottili e luce blu comprese) e regalare un glow immediato. Un rituel che si annuncia un lusso, tra polveri di diamante e texture avvolgenti. Vale una prova, anche senza invito sul red carpet: a Milano, si può prenotare da Spiga SPA 8, l’area wellness del Baglioni Hotel Carlton, oppure, da Romans Club (Corso Sempione, 30).

 

BELLEZZE IN MOSTRA

È la prima volta in Italia: fino a fine marzo, a Milano alla 7.24X0.26 Gallery del celebrity hairstylist Pier Giuseppe Moroni, sono esposti alcuni degli scatti più celebri del fotografo olandese Jan Welters, specializzato in ritratti e fotografia di moda. Cate Blanchett, Eva Herzigova, Courtney Love e altri nomi celebri incontrati dagli anni ’90 per le capitali della moda si scoprono muse ispirazionali senza tempo. Anche, magari per un nuovo taglio di capelli. Sareste già nel posto giusto (Via S. Pietro All’Orto, 26).

 

L'articolo L’agenda beauty di marzo 2019 sembra essere il primo su iO Donna.


Capelli: è tendenza castano. Dal nocciola al caffè, guida alle sfumature che conquistano Hollywood

$
0
0

Se il corto è la nuova passione delle star, sempre più affezionate a bob e carré dalle linee dinamiche e versatili, il castano è il colore che oggi meglio si sposa con questo trend, tanto da aver conquistato anche fedelissime del biondo come Cate Blanchett ed Emma Roberts. L’ultima a convertirsi, e non senza clamori, Charlize Theron, che sul red carpet degli Oscar 2019 ha sfilato con un castano intenso realizzato dalla colorist Tracey Cunningham su taglio di Adir Abergel. Non che il «biondo Hollywood» stia passando di moda, c’è anche chi, di recente, ha fatto la scelta inversa, come Brie Larson, da brunette a blonde in un colpo, sempre per gli Oscar, eppure è innegabile che le tonalità più calde stiano vivendo un momento particolarmente felice, testimoniato non solo dalle scelte delle celeb, ma anche dalle nuove collezioni Primavera-Estate 2019 presentate dai saloni.

Charlize Theron e Cate Blanchett, le ultime convertite al castano a Hollywood.

Il castano è il nuovo biondo

«Il castano è il “nuovo biondo”», racconta Davide Rossoni, trainer Jean Louis David. «Ovvero, il colore must da esaltare se di base naturale, da creare su misura per dare un’aria cool e chic a qualsiasi taglio». Vero pure che è sempre piaciuto molto. «Merito della sua profondità e delle sue innumerevoli sfaccettature, dalle più calde, con riflessi castagna, alle più fredde nei toni del caffè, che lo hanno reso versatile, adattabile alle varie carnagioni e trasversale, perché è un colore che dà valore e personalizzazione a qualsiasi taglio», aggiunge Paolo Manghi, hairstylist Evos Parrucchieri. Anche Franck Provost, per la stagione, lavora molto sui castani: «Abbiamo creato una nuova versione di Brun Cashmere, un colore prezioso ricco di riflessi scuri e profondi», dice Lucia Barra, trainer Franck Provost, «Ma il castano si esalta anche con la tecnica Indian Sun, che adesso è realizzata “a veli” per creare riflessi a effetto colpi di sole, da personalizzare in tutti i toni, dal più caldo al più freddo».

Le sfumature più cool

«Nocciola e moka, a patto che rimangano naturali e, allo stesso tempo, che esaltino la luce», prosegue Rossoni. Ed è proprio la luminosità la chiave dei castani più cool. «Le sfumature che ultimamente trovano più successo in salone sono le riflessature che tendono ad accendere il colore, in termini di lucentezza e brillantezza. Potrei parlare di caldo inteso come dorato, oppure anche riflessature che hanno una sottocromia rossastra/ramata, che non significa rosso o arancio, ma che danno quel giusto equilibrio tra profondità e luce», aggiunge Paolo Manghi. Ogni colore, alla fine, va sempre perfezionato con bagni di luce che personalizzano il gusto cromatico di ogni donna, come un top coat che, come uno smalto, si posa sui capelli prolungando intensità, luminosità e bellezza della colorazione».

Una nuance che dona a tutte

Il segreto del castano è la sua versatilità. Di base, infatti, si adatta a qualsiasi tipo di carnagione e colore degli occhi, anche se ovviamente va colto il riflesso giusto. «Per valorizzare un taglio o un viso si utilizzano tecniche mirate e calibrate per dare un effetto di movimento senza creare troppa demarcazione con la base naturale. Lo studio della scelta del colore e il grado di schiaritura sono molto importanti perché determinano il risultato finale, in termini di “naturalezza” del colore. L’obiettivo è non spostarsi tanto dalla cromia di fondo», prosegue Manghi.

Così accendi il colore

Per avere i capelli sempre luminosi, pit stop in salone a parte, bisogna prendersene cura anche a casa. «Dopo averli detersi bene, il segreto per non farli rimanere opachi è risciacquarli fino a quando “scricchiolano” tra le dita. Questo è il segnale che non sono rimasti residui di prodotto sullo stelo capillare», suggerisce Davide Rossoni.  «Quando si lavano i capelli, inoltre, bisogna usare acqua tiepida perché se molto calda apre le cuticole, opacizza la struttura capillare e, sui capelli grassi, stimola ancora più velocemente la ghiandola sebacea a produrre sebo, penalizzando la lucentezza del colore. Per le più audaci, sì a un risciacquo finale con l’acqua fredda: dà il massimo della lucentezza. Evitate di pettinare i capelli bagnati a testa in giù perché, anche in questo modo, si lavora contro cuticola: le squame che compongono il fusto capillare sono aperte e impediscono la riflessione della luce. Pettinateli, invece, dalle radici alle punte con un pettine a denti larghi, in legno, che non crei attrito con i capelli come fa la plastica».

 

L'articolo Capelli: è tendenza castano. Dal nocciola al caffè, guida alle sfumature che conquistano Hollywood sembra essere il primo su iO Donna.

“Quality of life”, l’iniziativa che regala un trattamento estetico ai pazienti con tumore

$
0
0

La qualità della vita passa anche attraverso la bellezza e la generosità. Non è un caso che Quality of life, l’iniziativa dedicata a chi lotta contro il cancro, parta proprio l’8 marzo, la Giornata Internazionale delle donne. Per tutto il mese di marzo l’associazione APEO (Associazione professionale di estetica oncologica nata nel 2012 e fortemente incoraggiata dal professor Umberto Veronesi) offrirà un trattamento estetico gratuito alle persone in terapia oncologica. Le estetiste APEO, che operano in tutta Italia, hanno deciso di aprire i loro centri per regalare ai pazienti malati di tumore un trattamento estetico al corpo o al viso.

Per prenotare basta chiamare il numero unico: 02.87360093.

Oltre a questo progetto concreto dell’8 marzo, arrivato alla sesta edizione, l’APEO organizza anche una serie di incontri nelle farmacie e i centri di cura in tutta Italia in cui le operatrici illustrano ai pazienti quali sono i benefici dell’estetica oncologica.

Fin dal giorno della sua fondazione, l’APEO si impegna a vari livelli affinché la qualità di vita dei pazienti oncologici diventi un diritto. Per questo ha lanciato un appello che ha già raccolto più di 4.000 firme (disponibile al link esteticaoncologica.org/appello/). Il progetto è promosso dall’Associazione professionale di estetica oncologica (APEO) e patrocinato da Regione Lombardia e Regione Lazio, che vede la partecipazione di Lilt, Fondazione le 5 vie di Giorgio, Stati Generali delle donne, Una mano alla vita onlus, Fondazione sanità, Viola, Associazione Una rosa blu per Carmela Associazione Noi come te, Fondazione Ieo-Ccm, Susan G. Komen Italia, Soleterre onlus, Confartigianato imprese benessere, Rete oncologica pugliese, Associazione nazionale italiana senologi chirurghi (A.n.i.s.c.), Associazione centro di riferimento oncologico Tullio Cairoli onlus, Associazione donne delle contrade di Urbino.

Per seguire “Quality of life” negli eventi diffusi su tutto il territorio nazionale è possibile consultare e interagire con la pagina Facebook dell’iniziativa: facebook.it/QualityOfLifeItalia

 

 

L'articolo “Quality of life”, l’iniziativa che regala un trattamento estetico ai pazienti con tumore sembra essere il primo su iO Donna.

Acconciature sposa: le ispirazioni più belle arrivano da Instagram

$
0
0

Intrecci complessi, come quelli visti alle ultime fashion week, da New York a Parigi, classici chignon, essenziali o impreziositi da fermagli gioiello, bob sbarazzini e pixie che bastano a se stessi, senza bisogno di extension, che troppo spesso snaturano il look di sempre e riflettono un’immagine che non appartiene, scelta mai vincente nel proprio giorno più bello: mai come in questo momento la definizione di “acconciatura da sposa” è fuorviante. Perché se una volta il raccolto era la scelta privilegiata, suggerita da tutti gli hairstylist, con e senza velo, in chiesa come nelle cerimonie civili, oggi si privilegia la personalizzazione, oltre all’abbinamento con abito, accessori e mood della cerimonia. E il web, come sempre più spesso accade quando si parla di trend, riesce a dare molti suggerimenti a tema, fonte pressoché inesauribile di ispirazioni per bridal hair look da sogno.

Nuovi chignon

Non perdono appeal i raccolti bassi, più o meno abbondanti a seconda della lunghezza e della struttura dei capelli, belli sia con velo che senza, indicati con abiti decorati sulla schiena come con quelli più scollati (il dietro di un vestito da sposa, del resto, è protagonista per tutta la cerimonia, non bisogna mai dimenticarlo). Lo chignon, però, oggi cambia pelle. Non più tiratissimo modello ballerina, ma più morbido e delicato, magari accompagnato da qualche ciocca da lasciare libera a incorniciare il volto, come quelli bellissimi proposti dalla russa Tonya stylist, maga dell’intreccio, con 350 milioni di follower su Instagram. L’ultima trovata effetto wow è una treccia morbida che si chiude a chignon, due classici in uno, senza troppi artifici.

Accessori minimal e preziosi

Anche la treccia da sola continua a piacere tantissimo. Come gli altri raccolti non è mai precisa, piace boho chic, come fosse fatta al volo, da portare semplice o completata con qualche fiorellino vero, ideale per una cerimonia informale in stile country. L’accessorio resta un must, anche via social, ma dimenticate scenografiche tiare, a meno che non abbiate in programma un royal wedding in mondovisione. Pettini, perline e cerchietti si fanno minimal, appoggiati in modo apparentemente casuale sulle ciocche, anche le più corte, alle quali basta niente per farsi eleganti e raffinate. Lo insegna Jennifer Behr, che a New York realizza gli accessori più amati dalle star di Hollywood, da Emma Stone ad Ashley Graham, a Katy Perry, solo per citare le ultime clienti vip, e che via social è una fonte inesauribile di idee, che ben si prestano a un matrimonio, anche per le invitate.

Gli sciolti

Da non sottovalutare, poi, il fascino dei capelli sciolti sulle spalle, magari appena mossi sulle estremità, come fece Kate Middleton nel giorno del matrimonio con il principe William. Se sono lunghi abbastanza o medi e l’abito lo consente, osate. Uscire dagli schemi spesso regala le soddisfazioni più belle. Anche se in gioco c’è un beauty look.

 

L'articolo Acconciature sposa: le ispirazioni più belle arrivano da Instagram sembra essere il primo su iO Donna.

Belle senza età: la beauty routine e il trucco giusto per la pelle matura, over 60

$
0
0

Donne energiche e di carattere come Mara Maionchi (77 anni) oppure sofisticate e attiviste come Jane Fonda (81), Susan Sarandon (72) rappresentano, in modi differenti, lo spirito delle over 70 contemporanee. Vivono una vita sociale intensa, viaggiano, frequentano teatri, musei, concerti. Non intendono (e non devono) rinunciare a tutto questo. Neppure a seguire il trucco di tendenza, che punta su colore e divertimento. L’importante è utilizzare gli strumenti del maquillage in modo appropriato, seguendo i suggerimenti degli esperti. Prima di cimentarsi con fondotinta e mascara di nuova generazione, va ricordato, c’è un passaggio propedeutico e imprescindibile che migliora la resa del look scelto: rendere il volto radioso.

L’importante è alternare

La parola d’ordine è pro-aging, ovvero considerare in modo realistico i risultati che i cosmetici possono garantire a una pelle matura: mantenere un livello ottimale di idratazione, ammorbidire i solchi cutanei e ottenere un incarnato luminoso. Risultati che creano la cornice ideale per valorizzare la storia, l’esperienza che si riflette nel volto e negli occhi di chi ha molto vissuto. «La routine cosmetica deve essere varia per tenere vivo e attivo il metabolismo cutaneo» afferma Daniela Pistoia, educational manager di Estée Lauder. «I trattamenti vanno considerati “drink ristoratori” e devono essere diversificati nell’arco della settimana. Un suggerimento può essere l’utilizzo di tre maschere idratanti con acido ialuronico, da alternare a creme nutrienti a base di caffeina e olio di mango, e a un paio di trattamenti energizzanti con siero del latte e tartufo nero».

Il supporto dell’estetista

Questa routine cosmetica casalinga, però, non basta, e l’aiuto in più arriva dalle professioniste degli istituti di bellezza. «La pelle matura, ispessita e segnata, va allenata con una strategia cosmetica che risveglia i processi di rigenerazione profonda» raccomanda Rosanna Dambra, skin coach di Image Skincare. «È un vero e proprio processo di rieducazione cutanea, articolata in più sedute, che inizia con peeling enzimatici agli acidi della frutta leviganti per arrivare a esfoliazioni più profonde che si avvalgono di preparati con acido glicolico e retinolo». Una cura d’urto, insomma, da ripetere due volte l’anno per attenuare rughe e solchi, ottenere luminosità, preservare elasticità, tono e turgore. Lontano dai raggi del sole.

Helen Mirren, 73 anni (foto Getty Images)

Lavori di bisturi

Sono sempre più numerose le ultrasettantenni a richiedere l’aiuto del bisturi per migliorare le condizioni del viso, per acquistare sicurezza. «Una ultrasettantenne di oggi non è più considerata più una “vecchia”. Lo spirito è cambiato: anche se non è ricorsa alla chirurgia estetica, mantiene comunque un aspetto più giovanile rispetto al passato» sottolinea il professor Marco Klinger, chirurgo plastico. «Per questo il medico propone soluzioni rapide intervenendo solo su parti precise». Per la correzione della palpebra superiore cadente, infatti, si può intervenire con un minilifting quando la piega cutanea è importante, eseguendo taglietti tra i capelli per eliminarla con una piccola trazione. Diversamente, quando si tratta di un cedimento appena accennato, si pratica un taglio parallelo al bordo superiore del sopracciglio folto, che permette di sollevare i tessuti e rimuovere l’eccesso con un ancoraggio alto. «Questa procedura si chiama lifting diretto del sopracciglio, e richiede una certa abilità da parte del medico che la esegue, perché se toglie “troppo” compromette l’espressività dello sguardo» precisa Klinger.

Per la correzione della palpebra inferiore con borse, ci sono due possibilità: la blefaro inferiore (un’incisione praticata sotto le sopracciglia per un riposizionamento e l’eliminazione del superfluo) e la blefarolipectomy (l’aspirazione del grasso accumulato per mezzo di una piccola incisione eseguita sotto le ciglia). «Con l’età la punta del naso tende a ingrossarsi e a “cadere”. Per rimodellarla e sollevarla verso l’alto si praticano piccole incisioni nelle narici» conclude Klinger.

Il trucco giusto

I SI
 «Il fondotinta ideale è fluido, impreziosito da micro-gemme che danno bagliori garbati» dice Luigi Tomio, global pro artist Estée Lauder.

C’è una piccola astuzia per evitare che il correttore si depositi nelle pieghe della pelle del contorno occhi: «Miscelandolo al trattamento specifico per la zona perioculare, si ottiene una texture omogenea che dissimula le occhiaie» dice Stefano Tambolla, global artist Urban Decay.

Per ottenere uno sguardo fresco, cancellare la stanchezza e valorizzare lo sguardo maturo ci sono le matite che creano punti luce: «Si sfumano sotto il sopracciglio e creano l’illusione ottica di sollevare l’arcata» dice Alessandra De Feudis, national brow artist Benefit Cosmetics.

Usare il mascara colorato per sopracciglia risulta una scelta vincente per ripristinare la forma: «Contiene fibre di nylon che si depositano nei “buchetti”. Inoltre, permette di mimetizzare i peletti bianchi e disciplina quelli ribelli» spiega De Feudis.

I NO

C’è un nemico da evitare: l’effetto fumetto. «Righe di matita e di eyeliner marcate, ombretti fluo e strati esagerati di cipria cancellano la magia. Scivolare nel ridicolo… è un attimo! Le parole d’ordine sono definizione e misura» spiega Davide Frizzi, international make up artist e trainer Dior Makeup.

Attenzione alle insidie di alcune cromie: «Il marrone che vira al rosso e tutte le varianti del color mattone tendono a infossare gli occhi e rendono lo sguardo stanco» avverte Luigi Tomio.

Vietato ritoccare da sola le sopracciglia, perché togliere troppi peletti è una strada senza ritorno: «È sempre opportuno andare in un brow bar dove personale competente riesce a individuare e a creare la forma ideale» dice De Feudis.

«Ombretti con glitter e madreperla evidenziano le linee d’espressione. Per non rinunciare al tocco di luce in più, con i polpastrelli si picchietta una nuance satinata solo al centro della palpebra mobile» avverte Stefano Tambolla.

L'articolo Belle senza età: la beauty routine e il trucco giusto per la pelle matura, over 60 sembra essere il primo su iO Donna.

Cosmoprof 2019: a Bologna dal 14 al 18 marzo va in scena la bellezza

$
0
0

Saranno 2.947 gli espositori provenienti da oltre 70 nazioni, più di 250mila gli operatori professionali attesi da 150 Paesi e una crescita dell’8,2% rispetto allo scorso anno: ecco i numeri della prossima edizione di Cosmoprof Worldwide, a Bologna dal 14 al 18 marzo prossimi. «Grazie alla partnership strategica con BolognaFiere, Cosmoprof si conferma l’appuntamento chiave per evidenziare la competitività del sistema cosmetico italiano, formato da aziende orientate al miglioramento continuo» spiega Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia. «Lo dimostrano anche le ultime rilevazioni che segnalano un fatturato globale dello scorso 2018 attorno ai 11,2 miliardi di euro e un aumento della domanda estera.

Due immagini suggestive della campagna fotografica firmata da Emilio Tino.

All’incontro con la bellezza, che porta la cultura e l’eccellenza del nostro territorio nel mondo, Cosmoprof continua ad aggiungere importanti eventi nei principali mercati dei cinque continenti e la recente acquisizione del gruppo tedesco Health and Beauty». Tanti gli appuntamenti: la giornata inaugurale (il 15 marzo) sarà caratterizzata dal consueto convegno internazionale, Il tempo della bellezza consapevole. Consumi, regole e imprese verso l’economia circolare. Da giovedì 14 a domenica 17 marzo, porte aperte per Cosmopack e Cosmo|Perfumery & Cosmetics, per i produttori e gli specialisti della filiera, le aziende di prodotto finito, i buyer e i retailer per i settori Profumeria e Cosmesi, Green & Organic e per Cosmoprime, l’area dedicata alla cosmesi di alta gamma. Da venerdì 15 a lunedì 18 marzo, inoltre, spazio ai canali professionali di Cosmo|Hair & Nail & Beauty Salon. Non mancherà Accademia del Profumo, che all’interno di Cosmoprime esporrà i finalisti della 30esima edizione del Premio, e la Camera Italiana dell’Acconciatura con l’Hair Ring e la tavola rotonda I giovani acconciatori si raccontano: da apprendista a imprenditore.

Operatori al lavoro al Cosmoprof.

Il profumo di Leonardo
C’è anche un’artistica sorpresa: sarà allestita al Centro Servizi (dal 14 al 18 marzo) Leonardo Genio e Bellezza, la mostra dedicata alle innovazioni di Leonardo in campo beauty: nata dalla collaborazione tra Cosmoprof, Cosmetica Italia, associazione nazionale delle imprese cosmetiche e Accademia del Profumo, è un percorso che, a 500 anni dalla sua morte, celebra il genio rinascimentale con una selezione degli studi sulle tecniche di estrazione (utilizzate ancora oggi) nel settore delle fragranze e delle sue ricerche su piante e fiori più indicati per la colorazione dei capelli.

L’iniziativa è benefica. Cosmoprof sosterrà La forza e il sorriso, progetto di responsabilità sociale patrocinato da Cosmetica Italia, per aiutare le donne che affrontano il cancro a rivedersi belle e a ritrovare la fiducia in se stesse, con laboratori di bellezza gratuiti in tutta Italia.
Info: cosmoprof.com

Uno scatto della nuova campagna di comunicazione firmata da Emilio Tino.

L'articolo Cosmoprof 2019: a Bologna dal 14 al 18 marzo va in scena la bellezza sembra essere il primo su iO Donna.

Viewing all 6380 articles
Browse latest View live