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Diario beauty della sposa. Il conto alla rovescia per arrivare perfette al giorno del matrimonio

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Con tutta l’energia che richiede la messa a punto di un matrimonio, non è insolito che la sposa trascuri l’organizzazione degli appuntamenti necessari per essere in splendida forma il giorno del sì. Per non arrivare impreparata è indispensabile stilare un calendario un mese prima. Decidere di condividerlo con le amiche, poi, è una soluzione che offre il vantaggio di rendere ogni scadenza rilassante. In più, ridi sponde a un nuovo bisogno. «Il desiderio di condivisione è tipica del nostro tempo. Assorbiti dalla tecnologia e dai social, cresce il desiderio di recuperare i rapporti umani» spiega il sociologo Francesco Morace, presidente di Future Concept Lab. «Il fare delle cose insieme soddisfa le esigenze di rispecchiarsi negli altri, di riconoscersi e di essere riconosciuti. E mette un sigillo sui legami emotivi».

– 30 giorni 

Definire le sopracciglia e pensare al make up
Influenzano enormemente l’espressione degli occhi e l’armonia del viso: «Le sopracciglia ben spazzolate e definite devono avere la forma più adatta al volto, seguendo la linea dell’arcata, con una pienezza naturale e non troppo marcata» dice Alessandra De Feudis, national brow artist di Benefit Cosmetics. Il fai-da-te è vietato, l’imperativo è affidarsi a un centro specializzato. I più attrezzati organizzano “party brow” che coinvolgono sposa e amiche: «È in aumento la richiesta di masterclass che permettono di apprendere le regole utili per definirne la forma, dalla mappatura alla manutenzione. E si svolgono in un clima rilassato e conviviale» aggiunge De Feudis. Gli incontri durano circa un’ora e mezza, e con le regole apprese sarà semplice tenere in ordine le sopracciglia e mantenerle fino al grande giorno. Al trucco di sposa e amiche tocca trasmettere una sensazione di freschezza e di luminosità: «L’incarnato deve sembrare naturale e glow, splendido e radioso» dice Davide Frizzi, international make up artist e trainer di Dior Makeup. «Complice indiscusso è il fondotinta cushion, che uniforma il colore e dissimula in trasparenza le imperfezioni. Crea la base ideale per valorizzare con discrezione gli zigomi sottolineati da un velo di fard, le sopracciglia impeccabili e le palpebre rifinite da un tocco di illuminante». E il rossetto? «Massima libertà: se la sposa è abituata al rosso non deve abbandonarlo» conclude Frizzi.

Scegliete una fragranza che vi faccia sentire speciali (dalla sfilata di Nicola Brognano. Foto Imaxtree)

– 15 giorni

Cercare un profumo adatto al vostro mood
Ascoltare il racconto della sua storia, sentire le note che compongono la piramide olfattiva con il supporto delle mouillettes (le cartine per sentire le fragranze), percepirne l’evoluzione sulla pelle. La ritualità che accompagna la scelta di un nuovo profumo, che contribuisca a rendere memorabile il giorno che cambia la vita, è un’esperienza perfetta da vivere con le amiche. E si rivela anche un ottimo sistema per combattere lo stress. «Le essenze stimolano le endorfine, neurotrasmettitori prodotti dal cervello capaci di regalare piacere e benessere: regolano l’umore e influiscono positivamente sullo stato d’animo» dice Maria Candida Gentile, creatrice di profumi su misura. Andare in profumeria non è solo un modo per abbandonarsi alle emozioni. «Sentire, capire, scambiare opinioni e condividere la scelta di una nuova fragranza è una sorta di gioco che aumenta la vicinanza» dice Francesco Morace.

Una foto dal backstage della sfilata M Marc Jacobs.

– 7 giorni

Ravvivare il colore dal parrucchiere
«Con i capelli lasciati sciolti sulle spalle oppure raccolti in uno chignon, le acconciature più attuali per la sposa puntano su naturalezza e definizione» spiega Stefano Cappelletti, hair stylist Jean Louis David. «Per le amiche, invece, opterei per un mosso ricercato “wavy” e il semi-raccolto con alcune ciocche in libertà”. Chi ha capigliature voluminose può affidarsi a trattamenti inediti creati ad hoc. «Intensificano la brillantezza della capigliatura, anche tinta, e si possono eseguire subito dopo il servizio di colorazione» sottolinea Alessio Turini, hairstylist e teacher Evos Parrucchieri. «Le soluzioni sono diverse e si scelgono a seconda delle esigenze della chioma: Lux Touch leggermente schiarente, Lamé Couture ultra illuminante, e Color Pump a effetto ottico volumizzante”.

No alla nail art: soltanto bianco e rosa. Ma le amiche possono osare l’ultima tendenza: accostare il rosa a tocchi dorati, blu e rossi (dalla sfilata Blumarine).

– 4 giorni

È il momento dello smalto
Per non avere la sorpresa di ritrovarsi con il colore rovinato proprio “quel giorno”, è consigliabile concedersi, per mani e piedi, uno smalto semipermanente, più resistente rispetto a quello tradizionale. «Prevede l’utilizzo di una base protettiva, e il colore viene polimerizzato con una lampada Led o Uv. Resistente a graffi e sbeccature, la nuance resta inalterata per diverse settimane» spiega Brunella Russo, nail trainer di Ladybird House (distributore di Shellac). Quale colore scegliere? «Per la sposa bianchi lattiginosi e rosa» dice Brunella Russo.

– 3 giorni

Liberarsi del superfluo
Per escludere la comparsa di un peletto che spunta proprio il giorno fatidico, la ceretta professionale è la scelta vincente. «La brasiliana offre il vantaggio di essere indolore: non traumatizza e non arrossa la pelle» dice Silvia Giugliano, waxing specialist e trainer di Skin’s. «È una speciale cera usata a bassa temperatura che ingloba solo il pelo e non si attacca alla cute».

– 2 giorni

Curare la pelle e coccolarsi
Per suggellare il patto di bellezza tra sposa e amiche, l’idea è organizzare un “party spa” a casa, dove regalarsi a vicenda trattamenti esfolianti e massaggi idratanti per il viso e per il corpo. «Questa atmosfera rilassata può diventare anche l’occasione per sperimentare un nuovo cosmetico, come una delle polveri detergenti da miscelare con l’acqua oppure una maschere peel off» sottolinea la dermatologa Corinna Rigoni. «Ed è anche l’occasione per verificare che cute, capelli e smalti siano in ordine e nel caso correre ai ripari». Diventa, infine, anche un momento di condivisione che intensifica i legami: «Questo contesto soddisfa la ricerca, crescente nella società, delle qualità che rendono la vita degna di essere vissuta, come lo sguardo, il sorriso, la carezza» sottolinea Morace.

Dalla sfilata di Del Pozzo (foto Imaxtree).

– 1 giorno

Regalarsi un trattamento da star
Per essere sicure di avere la pelle del viso radiosa e levigata il giorno del sì, c’è il trattamento usato dalle star di Hollywood prima del red carpet perché non necessita di tempi di recupero. Si chiama Vogue Laser Peel. “Si tratta di una metodica che alla tecnologia (delicatamente ablativa) del laser associa un massaggio liftante particolarmente vigoroso e maschere a base di latte d’asina e mimosa, lenitive e rigeneranti», spiega Marco Iera, medico chirurgo specializzato in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica dell’Istituto Clinico Brera di Milano. «Restringe i pori cutanei e riduce l’acne, rendendo l’incarnato luminoso, tonico e morbido».

Il grande giorno

Gli ultimi accorgimenti per spazzare via la tensione
Per scongiurare la possibilità di svegliarsi con gli occhi gonfi, c’è una piccola accortezza: «Dormire con un cuscino alto, con il capo leggermente sollevato rispetto al corpo. In questo modo si impedisce ai liquidi linfatici di accumularsi nella zona perioculare» sottolinea Corinna Rigoni. Appena sveglia c’è una cura di bellezza da non trascurare: cancellare i segni dell’agitazione. «È consigliabile usare una crema a effetto lifting per il viso e un patch decongestionante per il contorno occhi» conclude Corinna Rigoni. Adesso la festa può cominciare!

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San Valentino 2019: i regali beauty che parlano d’amore, per lei e lui

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Agli albori della tradizione, si crede intorno al 1300, si spedivano i “Valentines“, bigliettini d’amore scritti in quel Dolce Stil Novo adatto a cantare l’ “Amor cortese“. Oggi, per soprendere l’altra “dolce metà” a San Valentino, ci sono altri linguaggi. Uno, ad esempio, l’ha descritto Patrick Süskind nel suo bestseller del 1985: “Il profumo è più convincente delle parole, dell’apparenza, del sentimento. La sua forza di persuasione non si può rifiutare, penetra in noi come l’aria che respiriamo, ci riempie, ci domina totalmente, non c’è modo di opporvisi”.

Per far breccia nel cuore femminile non c’è nulla di meglio di una fragranza, poesia silenziosa, emozione liquida. La scelta può cadere da jus gourmand che prendono per la gola a bouquet floreali delicati per le più romantiche, di fatto, dedicare un profumo a San Valentino può essere una dicharazione d’amore o passione (olfattiva) più diretta di molte parole. Anche il make up riserva piccoli oggetti del desiderio, da regalare e regalarsi: palette, blush, polveri in edizione limitata assecondano il romanticismo o la voglia di seduzione di ciascuna, da delicati e impalpabili blush a grintosi rossetti infuocati. Phon, styler e tech device per i capelli restano sempre tra i migliori amici delle donne: per non sbagliare, basta affidarsi ai top brand del momento, da Dyson a ghd. Oli da bagno o da massaggio sono infine un’idea che è anche… un invito a due.

PER LUI

Arrivare a lui? Non funziona diversamente. La fragranza per lui si può scegliere già dal nome, capace di essere di per sè una dichiarazione: Fucking faboulous (Tom Ford), Intenso (Dolce e Gabbana), Gentleman (Givenchy), L’Homme Ideal (Guerlain), Because it’s you (Emporio Armani), Eros (Versace). Sempre gradito (tanto da registrare una crescita esponenziale nelle vendite, +30% solo in Italia) il settore skincare e barberia. Ormai, soin specificatamente studiati per la pelle maschile offrono alte prestazioni e ricerca quanto le versioni femminili, ma anche i classici come dopobarba, gel da rasatura e dopo rasatura si reinventano con rivisitazioni modaiole e potenziano per le esigenze dell’uomo di oggi. Per una volta, lasciatelo tentare da viaggi olfattivi inesplorati o cullare da piccoli gesti beauty con cui amarsi – anche insieme – allo specchio.

 

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Eddie Redmayne e la moglie Hannah Bagshawe, coppia sofisticata come i nuovi Prada La Femme e Prada L’Homme; Adam Levine e Behati Prinsloo, rock e ribelli come le fragranze Zadig & Voltaire This is Her e This is Him.

 

 

 

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Le sopracciglia di Meghan Markle sono le più copiate del momento

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Il look di Meghan Markle sta facendo impazzire Londra. E non parliamo solo del suo guardaroba, che nonostante le critiche dovute al costo esorbitante, continua ad essere copiatissimo. Dopo il suo celebre messy bun, il raccolto che ha riportato in auge lo chignon casual e romantico, è la volta adesso delle sue sopracciglia, per cui è in corso a Londra una vera e propria mania. Il suo arco perfetto, caratterizzato da un’armonia particolare con i contorni del viso è firmato dal salone Nails & Brows Mayfair, che la Duchessa del Sussex frequenta dal suo arrivo a Londra nel 2016.

Il modello scelto da Meghan si chiama Audrey Style, perché ispirato alle sopracciglia iconiche di Audrey Hepburn, ad ali di gabbiano e dal sapore un po’ rétro. Uno stile classico e senza tempo, che grazie a lei è diventato richiestissimo, tanto forse da indurre a ribattezzarne nuovamente il nome con quello della nuova celebre cliente.

“Lo stile è progettato per ottenere delle sopracciglia piene e dritte, con una coda che si assottiglia gradualmente e quasi orizzontalmente, con una piccola punta verso l’alto”, ha rivelato la titolare del salone Sherrille Riley all’Evening Standard. “La forma solleva davvero lo sguardo, creando un effetto lifting ma allo stesso tempo un aspetto naturale e moderno”. Il trattamento prevede l’utilizzo di più tecniche, dalla pinzetta al filo orientale, passando per il ritocco delle lunghezze con le forbicine. Il tutto completato dall’utilizzo della matita per riempire ed enfatizzare.

Il costo del trattamento è di circa 50 sterline, il che spiega anche la lunga lista d’attesa venutasi a creare presso il salone di bellezza in Myfair. Che si vada a Londra o no, il successo dello sguardo di Meghan Markle decreta un trend che diventerà copiatissimo ovunque nel 2019 e che segna anche la fine delle sopracciglia in stile Kardashian, troppo scure e scolpite, così in voga soprattutto su Instagram. Niente più archi eccessivamente costruiti e fake, a favore quindi di uno sguardo più naturale e morbido, fatto da sopracciglia piene e spazzolate, che apportano armonia all’ovale del viso. A qualsiasi età.

Meghan Markle quindi, si conferma ancora una volta come icona di uno stile senza tempo, anche in fatto di bellezza. Riuscendo laddove forse Kate Middleton, con quell’immancabile tratto di matita nera fai da te (utilizzata anche il giorno delle nozze) non è mai riuscita.

LEGGI ANCHE: Storia delle sopracciglia, dal cinema muto a Cara Delevingne

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Tendenza frangia: micro, maxi (o finta) a ciascuna la sua

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Frangia si o no? Croce e delizia di più d’una, la frangia dona carattere al volto e si presta a molteplici look. C’è chi ne fa un vero trademark del proprio stile tanto da renderla iconica come Anna Wintour, o chi la adotta solo per una sfilata, come propongono Prada e Miu Miu, in versioni cortissime e sfilate, ma le varianti della frangia sono davvero tante. Ciò che conta è scegliere quella giusta, in armonia con l’ovale del volto. In questo si rivelano utilissime le celeb: con i suoi 103 milioni di follower, la “fake bang” di Kendall Jenner ha fatto presto il giro del mondo. La penultima delle sorelle Kardashian ha sfoggiato una frangetta lunga, piuttosto leggera, e… finta. Questa tipologia morbida, che piace anche a Sienna Miller e Alexa Chung, ricorda molto quella alla francese di Jane Birkin e si rivela utile quando il volto è allungato e i lineamenti poco morbidi. È il caso della top model Natasha Poly, altra che ha azzardato una maxi fangia a sfiorare appena le sopracciglia, in biondo vaniglia. In questo caso, infatti, è la frangia ad addolcirli creando una linea di demarcazione che accorcia otticamente l’ovale.

Edie Campbell, Kaia Gerber, Natasha Poly

Corta e decisa

C’è poi chi fa scelte di carattere, come Ruby Rose e Katy Perry che adottano spesso la frangia come prolungamento del suo pixie biondo. O come Emma Watson e Emma Roberts, che per prime hanno azzardato delle versioni micro, dal piglio punk, a dare grinta allo sguardo. Cosa accomuna queste star? Un ovale del volto regolare, fatto di zigomi alti e in primo piano. In questi casi la frangia diventa la naturale cornice capace di esaltare lo sguardo e il carattere deciso di chi la indossa.

Passpartout: aperta al centro

C’è poi un altro modo di portare la frangia ed quello che la vede leggermente aperta sulla fronte. L’hanno indossata Bella Hadid, Michelle Williams e Helena Christensen. Ha il sapore vintage delle frange di un tempo, quelle sfoggiate dalle dive degli Anni ’60. In questo caso si prestano benissimo su qualsiasi tipo di volto, meglio ancora se morbido.

Sos ricci

Chi lo dice che le ricce non possono osare la frangia? In queste ultime stagioni, il grande revival degli Anni ’80 ci ha regalato anche questa opzione. Insieme ai tagli più corti adesso le curly possono osare anche la frangetta, purché naturalmente sia sfoltita ad arte in modo da non appesantire e coprire lo sguardo.

LEGGI ANCHE: è mini frangia mania

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Da Eleonora Abbagnato a Greta Ferro, i volti beauty del momento

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La vedremo sul palco dell’Ariston venerdì 8 febbraio, la serata dei duetti, dieci anni dopo l’esperienza da co-conduttrice dell’edizione 2008. «Una ballerina non danza solo con il corpo, ma anche con lo sguardo e le espressioni del viso… il mio interpreta insieme al mio corpo ogni storia che porto sul palco e ne racconta la mia fatta di passione e impegno». Eleonora Abbagnato annucia parlando di sè, via social, il suo nuovo ruolo di “musa” di Filorga, brand di medi-cosmetique nato dal primo laboratorio di medicina estetica francese alla fine degli anni ’70.

Quaranta anni compiuti a giugno 2018, quattro figli, la Danseuse Étoile al Ballet de l’Opéra de Paris e direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma è un’icona contemporanea di ciò che si dice una donna “empowered”, serena, consapevole, tenace. Con la sua forza, autenticità e determinazione, è una figura ispirazionale che incarna alla perfezione l’intento del brand: valorizzare la bellezza autentica di ogni donna attraverso formule ultra perfomanti che sfruttano i principi attivi in uso nei trattamenti di medicina estetica, ma senza invasività. «Valorizzano il tempo che ho vissuto e quello a cui guardo per realizzare i miei sogni», dice.

Lei, Eleonora, l’arte e la bellezza le vive e le respira, da una vita, sulle punte (agli esordi della sua carriera è dedicato un film in lavorazione di Irish Braschi): “Ogni segno sul nostro viso ci rende uniche e racconta molto di noi. Guardiamo a noi stesse con orgoglio e gratitudine, amiamoci e valorizziamo la nostra bellezza irripetibile”. In ogni aspetto. Che cercherà di raccontare, per tutto il 2019, sulle piattaforme social del brand, agli hashtag #LaMiaStoriaDiBellezza e #IlTempoèAlleato. Per dare corpo a questa visione, Filorga annuncerà poi nel corso del 2019 altre “muse”, donne che esprimono la propria irripetibilità in storie di talento, impegno e passione.

Bellezza rara, sotto un casco di ricci naturali, questa 23enne molisana alla sua prima conferenza stampa all’Armani Hotel di Milano: «Essere notata da Mr. Amani in persona nel cast della sua ultima sfilata è stata un’emozione indescrivibile: proprio io? mi sono detta». Greta Ferro è una stella nascente tutta italiana, e del suo essere genuinamente mediterranea dice di andare molto fiera: l’essere nata «in una piccola cittadina nel verde (Campobasso)», far parte di una famiglia unita le hanno regalato le «giuste basi valoriali», dice, per affrontare il caos di Milano e la patinata vetrina della moda. Dopo l’esordio in passerella Emporio e poi Giorgio Armani, è stata notata e scelta dal re della moda italiana in persona come “face” del maquillage della maison, che vede come global ambassador Cate Blanchett. È probabilmente solo un inizio, quindi, la campagna #TakeThePower dei fondotinta e dei nuovi correttori Power Fabric, insieme alle colleghe Barbara Palvin e Madison Rian. Nel futuro, Greta vede anche il cinema: dallo scorso ottobre è impegnata sul set di una nuova produzione con di Margherita Buy, nei panni di una giovane giornalista di moda negli anni ’70. Tenetela d’occhio.

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L’agenda beauty di febbraio 2019

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Una suite in perfetto stile parigino, come il brand beauté padrone di casa, ma nel cuore del Festival di Sanremo, dal 5 al 9 febbraio: la Lounge “Fuori Festival By Lancôme” è un pit stop in totale bellezza per tutti gli ospiti di Radio Italia, artisti, talent e addetti ai lavori. L’appuntamento è con gli esperti del brand francese per trattamenti make-up e hair-dressing. Anticipazioni e qualche dietro le quinte assicurati. Restate sintonizzate…

UNA BOLLA DI GIOIA

Una cupola di cristallo, dove sembra possibile anche prendere il volo, come la testimonial Jennifer Lawrence: dall’8 al 14 febbraio, in occasione di San Valentino, in piazza XXIV Maggio a Milano (zona Porta Ticinese) apre al pubblico l’installazione Joy by Dior, una stanza d’aria e luce che celebra, in ogni dettaglio, la nuova, gioiosa e leggiadra fragranza della maison, Joy. All’interno, un’area dove realizzare la propria dichiarazione d’amore da regalare alla persona amata scrivendo una frase su dei braccialetti Dior colorati e profumat e una zona consulenze dove provare alcuni prodotti con un servizio di flash make-up.

 

DAL GIAPPONE A LA RINASCENTE

Dal 12 al 25 febbraio tornano a Milano le sei Japanese Beauty Consultant di Shiseido: appuntamentoo, come negli scorsi anni, alla beauty lounge allestita al quinto piano di La Rinascente Milano Piazza Duomo. In anteprima esclusiva è possibile provare la nuova linea Benefiance e due protocolli: Rx Massage di un’ora, dall’immediato effetto rigenerante e rilassante e Yutaka Massage di un’ora e mezza, trattamento premium anti-age di puro lusso con un massaggio per viso, collo e decolleté liftante-levigante realizzato con la linea Premium Future Solution LX e pietre calde. E volete non regalarvi un restyling make up post trattamento? Per info e prenotazioni: 345 4374050 – 3316120454.

REMEDY WEEK

Remedy come rimedio a ogni stress che la pelle sta subendo durante questi mesi invernali: freddo tagliente, vento, umidità, smog. Sinonimo di rossori, zone sensibili e irritabili, disidratazione intensa. Dal 18 al 23 febbraio, il brand [comfort zone] torna a dedicare una settimana di promozioni per la cura della pelle sensibile in inverno. Protagonista la linea Remedy, sviluppata appositamente per difendere, lenire e fortificare la barriera naturale della pelle con una formula esclusiva e naturale al 98%. Tra gli infredienti, un prebiotico naturale che stimola la difesa immunitaria della cute e due estratti botanici, la Meraviglia del Perù e l’issopo messicano che riparano e nutrono e rigenerano l’epidermide. In questi giorni, sarà possibile provare il trattamento viso Remedy Express effetto al prezzo speciale di 30 euro e acquistare i prodotti homecare della linea con uno sconto del 30%. Per scaricare il coupon da presentare al centro aderente più vicino: comfortzone.itWYCON SQUAD

È come un club di appassionate di make up: il nuovo programma di fedeltà “Wycon Squad” di Wycon Cosmetics offre alle iscritte il 10% di sconto sul primo acquisto, e poi, diversi “livelli” di gioco a cui accedere: Pure, Brave e Fearless, con sconti sempre più alti e codici speciali in occasione dei compleanni. Chi più si trucca, più vince. Anche online.

IL BELLO DELLE ROSSE

Dal Rinascimento alle passerelle della PE 2019: il fascino delle chiome rosse va in mostra a Parigi, fino al 20 maggio, al Musée Jean-Jacques Henner. La mostra “Red hair! From Jean-Jacques Henner to Sonia Rykiel” è una retrospettiva dedicata all’iconografia dei capelli rossi dall’arte e nella moda. Dipinti, disegni e fotografie celebrano la bellezza e tutto il simbolismo delle donne dai capelli rossi nel corso degli scorsi secoli.

UN PREMIO ALL’IMPRENDITORIA

Le candidature sono aperte dal 15 gennaio 2019: l’azienda italiana BioNike torna a celebrare le donne con BioNike Award, un progetto di “social empowerment” che sostiene l’imprenditorialità femminile. Possono partecipare al concorso donne di ogni età e origine residenti in Italia, promotrici di un’idea di business originale, start up o impresa attiva da non più di 5 anni che spazia tra design, ristorazione, agroalimentare, servizi. Le candidature sono aperte fino al 15 marzo 2019 sul sito internet dedicato al progetto: bionikeaward.it. Dopo una prima selezione effettuata dalla giuria femminile (in foto), sarà la Rete a votare, dal 19 aprile al 9 maggio, il progetto vincitore, che vincerà beni e servizi dedicati a supporto con la premiazione il prossimo 30 maggio.

 

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Sanremo 2019: i beauty look al Festival

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Cinque serate di musica, spettacolo, e, come ogni edizione, cambi d’abito, acconciature e sfide di look: è il Festival di Sanremo, in programma dal 5 al 9 febbraio, che, come ogni anno, si annuncia il palcoscenico televisivo più osservato d’Italia. E anche se questa 69esima edizione si annuncia una kermesse ad alto tasso di presenza maschile, non mancheranno cantanti in gara e ospiti attese a far parlare, anche, di bellezza.

Paola Turci, Virginia Raffaele, Loredana Bertè alla prima serata di Sanremo 2019.

La prima serata

Non si può non iniziare dalla “padrona di casa” dell’anno, Virginia Raffaele, che, dopo la gavetta da imitatrice e comica, è chiamata a vestire i panni di se stessa con un’importante conduzione. L’esordio beauty vale voto 6+: apre le danze con un hairstyle sciolto a onde lievi solo intorno al viso, mentre il resto resta, forse, un po’ troppo piatto e sottotono. Per fortuna al secondo cambio look, uno chignon salva la situazione. Ben fatto, a ciambella sul retro, come lo ama la Duchessa Meghan Markle, ancora con due ciocche-onda lasciate sciolte ad incorniciare, questa volta con senso, il volto. Giusto il make up, che valorizza lo sguardo e anzi, con un eyeliner cosparso di glitter, lo fa brillare ad ogni battito di ciglia.

Virginia Raffaele e lo chignon alla Meghan Markle alla prima serata di Sanremo 2019

Non avevamo dubbi, anzi, solo aspettative, dalle due regine della serata: Loredana Bertè è una bomba di colore ed energia con una chioma azzurro turchina e un bel rossetto rosa Barbie ultra mat sulle labbra a completare il look. Più “sauvage” Patty Pravo, che ha sfoggiato invece un grintoso look effetto rasta e un trucco occhi nero da gatta. Ne vedremo ancora delle belle.

Paola Turci splende: curata dagli skin expert e make up artist del brand Filorga, è apparsa abbronzata, radiosa, con una piega perfettamente casual e un make up sui toni del rame e del cacao sugli occhi. No-make up anche per Giorgia, minimal con una pelle perfetta e una frangetta mini un po’ sfilata e asimmetrica come piace anche in passerella. Arisa rispolvera il pixie cut, in una versione più vaporosa e femminile dei look da “nerd” con cui la ricordiamo allo scorso anno di Festival. Impeccabile Anna Tatangelo, con sopracciglia “scultoree”, flick di eyeliner da gatta e long bob ad accarezzare l’abito monospalla vaporoso. Bella anche una delle favorite, Federica Carta con maxi bun alto e imperfetto e un trucco firmato YSL Beauté che punta su uno smokey eye.

Il parterre maschile è ampio e variegato: se Bisio e Baglioni non riservano sorprese, piacciono Claudio Santamaria e Irama perfettamente sbarbati, così come l’impomatato figlio di Andrea Bocelli con ciuffo da far invidia a Il Volo. Non convince del tutto le fan il look glabro di Pierfrancesco Favino, più intenso, sapientemente barbuto, lo scorso anno di Festival. Stile vintage per Biga in duetto con Patty Pravo Chignon alto e undercut alla Tom Hardy per Enrico Nigiotti, che non passa inosservato.

La seconda serata

La frangetta a “sipario” si addice all’occasione, d’accordo. Di fatto, quei ciuffi ad incorniciare il viso devono essere il look con cui Virginia Raffaele si sente più a suo agio. Sa che le donano, che dietro ci sia uno chignon come la prima sera, o una coda ricercata come il via della seconda. lI beauty look più riuscito è quello più breve, sfoggiato solo per un’esibizione: un maxi chignon basso a crocchia, con il ciuffo frontale modellato (per la prima volta) in un look di lato. E, a fine serata, di nuovo lo sciolto, con uno styling a onde ” post chignon”.

Michelle Hunziker e Virginia Raffaele alla seconda serata di Sanremo 2019

A sorpresa, arriva la “reginetta del ballo”, la conduttrice della scorsa edizione, Michelle Hunziker. Abito-jumpsuit Armani,  chignon alla Eva Kant con riga al centro e (ultra studiata) ricrescita biondo cenere, trucco che scolpisce il viso, dà del filo da torcere, quanto a bellezza, alla padrona di casa Virginia.

La bertè non si smentisce: chioma turchese e labbra rosa Barbie restano i due cavalli di battaglia. Paola Turci torna a dare lezioni di trucco glow e capelli chic, con delle flat waves vaporose effetto piega – non piega. Continua a convincere anche il pixie cut di Arisa, morbido, lucente e ben calibrato sul volto della cantante. Federica Carta è una bella sorpresa, seguita dallo staff YSL Beauté: con il bob alle spalle modellato in onde orizzontali e uno smokey eye  sui toni metallici e luminosi del bronzo, è al momento la più eclettica in fatto di beauty. E le sta bene davvero tutto… Dal fronte maschile, il bello della serata è lui, Marco Mengoni, con barba e capelli da manuale.

Nella gallery, il meglio (e il peggio) dei beauty look, serata per serata, dal palco dell’Ariston.

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Con Eleonora Abbagnato nel backstage del Festival di Sanremo

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Quando arriva lei, una farfalla sulle punte, è grazia allo stato puro. Eleonora Abbagnato, 40 anni compiuti lo scorso giugno, era una delle ospiti artistiche più attese alla 69esima edizione del Festival. Non ha avuto bisogno di dire molte parole: accompagnata dal collega ballerino Friedemann Vogel, si è esibita sul brano di Francesco Renga e Tony Bungaro, “Aspetto che torni”. Come nel suo caso: sono passati dieci anni da quando Eleonora affiancò Paolo Bonolis alla conduzione alla seconda serata del Festival di Sanremo 2009, e altri sei da quando fece parte della Giuria di Qualità al Festival nel 2013.

Chi si sarebbe occupato di lei e del suo beauty look nel backstage si sapeva: pochi giorni prima dell’inizio del Festival, la Danseuse Étoile al Ballet de l’Opéra de Paris e Direttrice dal 2015 del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma aveva svelato sul suo account Instagram di essere stata scelta come “beauty musa” dal brand francese di medi-cosmetique Filorga, impegnato nella valorizzazione della bellezza naturale di ogni donna con formule d’avanguardia, ispirate dalla medicina estetica. Moglie (dell’ex calciatore Federico Balzaretti), madre di due (Julia, sette anni, e Gabriel, quattro) non poteva essere volto migliore per rappresentare empowerment, eleganza made in Italy, charme internazionale e soprattutto, bellezza senza filtri nè inganni, anzi, frutto di dedizione, impegno, passione, consapevolezza di sè e della propria immagine.

Eleonora Abbagnato durante la quarta serata del Fesitival di Sanremo 2019

E così è arrivata sul palco dell’Ariston, “essenziale” e perfetta, in total look cipria. più easy (e chic) che mai: il make up è un’ode alla leggerezza, alla luce e alla perfezione del dettaglio, punta a ricreare sulla pelle la bellezza di un tulle da danza con un mix di skincare e make-up-trattamento.

La pelle è stata preparata al trucco con la maschera Filorga Hydra-Filler Mask ultra idratante in 15 minuti. Il siero Time-Zero utilizzato come primer dona elasticità e favorisce la tenuta ottimale del trucco. L’effetto glowy, naturalmente radioso, è stato realizzato con il fondotinta fluido Flash-Nude Fluid, illuminato da tocchi di luce con una nuance più chiara e fissato dalla polvere evanescente della cipria Flash-Nude Powder, impalpabile ma traslucida. Sugli occhi basta poco mascara perché le ciglia sono state rese più folte e lucide dal trattamento fortificante in gel Optim-Eyes Lashes &Brows. Completano il look un velo di ombretto cioccolato, del kajal nero a disegnare e definire la rima inferiore con un tocco rock, e un lipstick rosa pesca sulle labbra rimpolpate dal balsamo olio Nutri-Filler Lips.

Solo su questo palco, la rigidità del classico chignon da scena ha lasciato il posto ad una fascetta elastica a fermare uno styling liscio perfetto, sciolto e svolazzante ad ogni Arabesque e Jetè.

E non è finita qui. Per tutto il 2019 sarà possibile seguire altri dietro le quinte della carriera di Eleonora, conditi da consigli e confidenze (di bellezza e non) sui social del brand Filorga agli hashtag #LaMiaStoriaDiBellezza e #IlTempoèAlleato. Su di lei e sugli inizi della sua carriera condita da impegno, dedizione e sacrifici uscirà inoltre un docufilm prodotto da Matteo Levi per la regia di Irish Braschi.

Vedi anche: tutti i beauty look del Festival di Sanremo 2019

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BAFTA 2019: dal castano di Cate Blanchett al trucco pop di Lucy Boynton, il meglio dei beauty look sul red carpet

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Altro red carpet, altra sfilata di bellezza: manca poco agli attesi Oscar, ma i premi “collaterali” non sono ancora finiti. È il caso dei BAFTA, i British Academy of Film and Television Arts, andati in scena a Londra domenica 10 febbraio. Il red carpet degli “Oscar inglesi” è prestigioso al punto che perfino la Duchessa Kate Middleton e il Principe William hanno fatto un’apparizione a chiudere la parata di ospiti: lei, ovviamente radiosa, con i capelli raccolti in un intreccio di nodi bon ton e (solito) soft smokey eye, si aggiudica all’istante il ruolo di stella che oscura tutte le altre. Non è mancata, oltre alla presenza della Duchessa, un’altra sopresa, ma in chiave beauty: Cate Blanchett si è fatta mora. Intensa, con un inaspettato, inedito, color castano cioccolato luminoso, (si dice sia passata dal colorist Nicola Clarke del salone John Freida di Margaret Street a Londra) si è presentata sul red carpet con un – indiscutibile – nuovo fascino dark.

Lucy Boynton, Cate Blanchett e Kate Middleton sul red carpet dei BAFTA 2019.

Si era già fatta notare sui red carpet dei Golden Globes con un trucco occhi da gatta sui toni dell’oro, e poi ai SAG Awards, con il suo eyeliner vintage pittorico alla Cleopatra, l’altra star della serata che non ha perso occasione per ribadire che sì, il trucco è proprio la sua passione: parliamo della venticinquenne Lucy Boynton, fidanzata dentro e fuori dal set di Rami Malek, protagonista di Bohemian Rhapsody (in corsa per gli Oscar), a cui sta bene praticamente tutto.

Compresi questi “sunset eyes”, una rivisitazione modaiola dello smokey nei toni del cielo al tramonto, un mix di rosa-arancio-oro allungati verso le tempie e un tratto grafico dalla palpebra inferiore fino alla guancia, color cioccolato. “Licenza poetica” della sua make up artist Jo Baker, che si diverte a trasformare questa bambola bionda da red carpet in ogni occasione possibile. Per non rubare la scena al trucco, il caschetto biondo è stato appuntato con due mollette fermacapelli appena dietro le orecchie. Non perde comunque in volume, con uno styling bombato sulla nuca e onde a smuovere le mini lunghezze.

Anche Laura Whitmore e Laura Harrier confermano che le mollettine gioiello siano il nuovo must have sul red carpet. Esagera, invece, Salma Hayek, con un cerchietto-rete a ingabbiare un raccolto a chignon.

Tra le più belle della serata ci sono poi Margot Robbie, vamp dallo sguardo bordato di blu zaffiro metal e raccolto a banana tutta di lato e Lily Collins, che sa di non sbagliare mai se indossa una qualunque punta di rosso scuro sulle labbra, in contrasto forte con la sua pelle di porcellana. Un po’ di mascara completa il look, già intenso con il solo rossetto. Il raccolto è a metà fra un intreccio e uno chignon, rigoroso sulla parte frontale.

Margot Robbie e Lily Collins sul red carpet dei BAFTA 2019

Impeccabile Amy Adams, con una coda lucente chiusa da un fiocchetto in pendant con l’abito e make up che le regala una pelle perfetta e labbra rosa scintillanti. Olga Kurylenko punta su labbra pink a capelli wet, look simile a quello di Claire Foy, che abbina capelli effetto bagnato pettinati all’indietro e labbra protagoniste, questa volta, appena tamponate di rossetto, volutamente imperfetto.

Due rosse rame cataizzano i flash: Barbara Meier, con una chioma che brilla come un gioiello e Eleanor Tomlinson, più romantica con un raccolto morbido e un trucco total rosa confetto come l’abito. Super chic, ma troppo soft, sulla sua pelle di luna.

Tra le sostenitrici dello stile “less is more” ci sono infine la radiosa Glenn Close, con un no- make up luminoso e capelli bianco dorati, Zoe Saldana, in nude look e capelli dallo styling liscio perfetto e la compagna di Bradley Cooper, Irina Shayk: a lei (truccata dalla make up artist Charlotte Tilbury) non serve altro che un velo di gloss trasparente a far scintillare palpebre e labbra. Nella gallery, tutti i beauty look della serata.

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Grammy Awards 2019: Michelle Obama, Lady Gaga e J.Lo, le super donne della serata

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Si diceva sarebbe stata una serata di grandi assenti: la 61esima edizione dei premi musicali più importanti dell’anno non ha visto Beyoncé, Ariana Grande, Taylor Swift, Drake e Kanye West. In compenso, c’è stata nientemeno che la ex First Lady Michelle Obama a fare gli onori da casa fra un’esibizione e l’altra: capelli sciolti e trucco argentato come il tailleur pantalone, è stata la vera rock star della serata. Con lei, sono state tante le donne che per l’evento non si sono riparmiate, né infatto di look, né di beauty.

Non si può che iniziare dalla star che ha rinunciato ai BAFTA dall’altra parte dell’oceano, a Londra, per presenziare invece sul palco a Los Angeles. Lady Gaga ha ritirato ben tre Grammys per “Shallow”, il brano di “A Star Is Born”, con un nuovo hairstyle biondo frozen, un platino glaciale tonalizzato con riflessi argento e il taglio leggermente sfilatom più leggero del solito sulle punte. Il make up punta tutto sullo sguardo, in rosa e nero. Chissà se ha retto alle lacrime di commozione.

Lady Gaga, Jada Pinkett Smith, Alicia Keys,Michelle Obama e Jennifer Lopez sul palco dei 61st Annual Grammy Awards a Los Angeles

Madrina d’eccezione sul palco sotto un maxi cappello a tesa larga, è arrivata anche una sfavillante Jennifer Lopez. Il make up teatrale le regala labbra e sguardo come ingranditi per magia, mentre sul retro nasconde una coda lunga fino al celebre lato b. Al suo fianco, Alicia Keys, super chic velata da un maxi fulard nei toni dello smeraldo e del fucsia, non mostra praticamene alcuna traccia di make up, mentre Jada Pinkett Smith si lascia tentare da sfumature di rosa su occhi e labbra e ci abbina un raccolto tomboysh che lascia la schiena scoperta.

Lady Gaga, Jennifer Lopez, Michelle Obama e Dua Lipa ai Grammy Awrds 2019

Vince il best Dance Recording “Electricity” di Dua Lipa, che non si smentisce e ritira il premio convinta del suo caschettino nero e illuminata da un make up sui toni del nude luminosi. Promosse ancheKaty Perry, in stile Barbie umana tutta ombretto rosa pastello, labbra in pendant e pixie cut modellato in un ciuffo anti gravità e Bebe Rexa, che è riuscita a non strafare con un mezzo raccolto e un make up sui toni del bronzo. Sarà poi la vita da sposata, ma la nuova Miley Cyrus glam piace, e molto. Da manuale il suo hairstyle a onde da diva hollywoodiana, e il make up soft a valorizzare occhi e labbra, senza imporsi.

Oltre a Nina Dobrev sistemata come una ballerina, l’eterna ventenne Heidi Klum ben scolpita da contouring e illuminanti, una finto-casual Kylie Jenner, la domanda che resta sospesa sul red carpet è: è una piramide di Ferrero Rocher, quella in testa a Cardi B?

Cardi B ai Grammy Awards 2019

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Il beauty look di San Valentino: le strategie e gli errori da evitare per un makeup a prova di bacio

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Che siate inguaribili romantiche o meno, la festa di San Valentino è l’occasione per organizzare una serata, una cena romantica col proprio partner. Eppure, a volte basta poco, un dettaglio, una sbavatura, per rovinare quell’alchimia perfetta che sognate di assaporare da tempo: il rossetto sui denti, i capelli che non vogliono collaborare o un profumo troppo invadente sono solo alcuni di questi esempi. Come evitare di trasformare la serata più romantica dell’anno in un totale disastro? Evitando di compiere questi semplici errori.

Lea Seydoux e James Bond/Danel Craig in Spectre (2015)

No ai cambiamenti radicali di look in vista dell’incontro: evitate tagli drastici di capelli o makeover di colore troppo forti. Il rischio è che lui si ritrovi a cena con qualcuno di diverso dalla persona invitata.

No a trattamenti viso, come pulizie o cerette troppo aggressive, nei giorni subito a ridosso dell’appuntamento, per evitare che possano lasciare segni difficili da coprire sul viso o sul corpo. Se proprio volete dare un tocco di glow alla pelle, allora optate per qualche goccia di autoabbronzante, da testare però rigorosamente qualche giorno prima.

Jamie Dornan e Dakota Johnson in 50 Sfumature di Grigio (2015)

La regola aurea del makeup per quella sera è “lessi is more”: no al trucco eccessivo, all’effetto maschera. Sarebbe come camuffarsi ai suoi occhi dietro qualcosa che non corrisponde alla realtà.

Occhio al rossetto rosso: a fine serata, quando l’incontro si fa più ravvicinato, potrebbe diventare un’arma a doppio taglio. Meglio, infatti, una tonalità opaca e neutra che non vi trasformi in un clown.

Lo stesso vale per il gloss, nemico giurato soprattutto di moltissimi uomini, che odiano l’effetto appiccicoso. Sì quindi alle tinte matt, che rimangono immobili sulle labbra tutta la serata.

Avete investito una fortuna in profumeria acquistando un nuovo fondotinta. È meglio però provarlo qualche giorno prima e alla luce del sole. È l’unico modo per evitare di ritrovarvi con antiestetici stacchi di colore.

Il gesto più sexy? Scoprire la nuca, magari con un’acconciatura studiata qualche giorno prima, come una coda alta o uno chignon morbido.

No ai profumi troppo forti: non è la fragranza che deve parlare di noi ma tutto il resto. In più, un bouquet troppo strong rischia di interferire con gli odori della cena.

L’errore più grande, in generale, è quello di uscire troppo dalla propria comfort zone, e non solo per il makeup, ma anche per quanto riguarda l’abbigliamento. No ai tacchi più vertiginosi se non ci siete abituate: anche in questo caso è inutile trasformarsi in una femme fatale se il resto della settimana si va in giro con le ballerine. Idem per gli abiti troppo succinti, se non volete rischiare di apparire poco disinvolte.

Julia Roberts e Richard Gere in Pretty Woman (1990)

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Beauty routine anti-freddo. Le novità per proteggere la pelle dall’inverno

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Per molte il periodo invernale è sinonimo di disagio, perché la cute diventa arida e pallida, compaiono chiazze rossastre, e spesso si avverte la sensazione di forte calore quando si entra in un ambiente chiuso. La capacità della pelle di proteggersi da freddo e vento, che ne prosciugano le riserve idrolipidiche, è legata ai termocettori: «Sono il nostro termostato interno, recettori sensoriali che percepiscono le variazioni di temperatura ambientale e reagiscono con una vasocostrizione a livello cutaneo per evitare un’eccessiva dispersione di calore» spiega la dermatologa Corinna Rigoni.

Il restringimento dei vasi sanguigni e linfatici rallenta la microcircolazione e, di conseguenza, l’ossigenazione dei tessuti. Così il film idrolipidico va in riserva di acqua e grassi e non riesce a svolgere la propria funzione di barriera protettiva. «Gli scambi cellulari nei tessuti rallentano provocando l’aumento dello spessore dello strato corneo costituito da cellule morte» dice Maria Rosa Gaviglio, consulente dermatologa L’Oréal. «Il vento gelido accentua e acuisce ulteriormente queste manifestazioni stimolando la comparsa di piccole squame secche superficiali». I disagi cutanei si manifestano non solo con aridità e secchezza accentuata. Sono tipici del periodo anche il colorito livido e i rossori localizzati. Questi ultimi, in particolare, si accompagnano alla rosacea e alla couperose. «Patologie cutanee dovute a infiammazioni e a fragilità capillare, che si manifestano su fronte, guance, zigomi e naso» aggiunge la dottoressa Rigoni. Poi, «le basse temperature sono il principale nemico del microbiota, l’insieme di funghi, di lieviti e di virus buoni che vivono a fior di pelle, costituendo la flora batterica. Microrganismi che per effetto del clima rigido non riescono a integrare l’azione protettiva esercitata dalla barriera cutanea, lasciando campo libero a invecchiamento precoce e a irritazioni. A soffrirne di più è chi è affetta da patologie come dermatite atopica, acne, dermatite seborroica e psoriasi».

Emily Didonato (Instagram)

Anche la pelle del corpo patisce. «Pur essendo più spessa e ricca di ghiandole sebacee rispetto a quella del viso, è irrorata da capillari molto sottili» sottolinea Maria Rosa Gaviglio. «Per questo diventa secca e desquamata. Non sono rare le manifestazioni infiammatorie, accompagnate da prurito ed eritema». Per aiutarla a ritrovare il benessere, un’attenzione particolare va riservata alla pulizia. «Mai come in questo periodo è necessario scegliere il detergente adeguato al proprio tipo di pelle: acqua micellare per cute normale o mista per non alterare il delicato film idrolipidico superficiale, e formule cremose per la cute tendente alla disidratazione » sottolinea Maria Rosa Gaviglio. Per il corpo c’è una cura extra: «L’uso di un guanto leggermente abrasivo per distribuire un detergente ricco e cremoso: serve per purificare e ammorbidire».

Elsa Hosk (Instagram)

La nutrizione della pelle nei mesi più freddi è d’obbligo e si ottiene usando cosmetici a base di agenti ristrutturanti e rigeneranti. «Fino ai 35-40 anni consiglio l’applicazione di un siero seguito da una crema a base di acido ialuronico, vitamina B5 e agenti lenitivi e ricostituenti come il madecassoside» dice la dottoressa Maria Rosa Gaviglio. «A chi è nella perimenopausa, suggerisco di aggiungere a questi ingredienti dei preparati con neurosensine, peptidi dalla struttura molecolare affine a quella prodotta dall’organismo dalla spiccata azione anti infiammatoria». Per tutte vale l’indicazione di scegliere formule prive dei principali agenti allergizzanti: «Sì a creme e fluidi per cute reattiva, condizione che accomuna ogni tipo di epidermide nel periodo invernale» spiega. Oltre a dissimulare l’inevitabile colorito pallido del viso, d’inverno il maquillage diventa una sorta di armatura: «Il fondotinta è importantissimo. Le texture migliori sono quelle “cushion”, che uniformano in trasparenza, dotate di schermo solare. In questo modo diventano un “cappottino” che ripara da freddo+vento e preserva dagli shock termici» rivela Davide Frizzi, international make up artist e trainer di Dior Makeup. E va ricordato di applicare sulle labbra balsami idratanti a base di acido ialuronico che preserva la morbidezza della mucosa labiale.

Barbara Palvin (Instagram)

Durante il giorno, infine, può essere utile tenere a portata di mano dell’acqua termale. Non compromette il trucco, riattiva l’idratazione e lenisce la cute. Per il trattamento delle patologie cutanee è sempre opportuno sentire il dermatologo, che valuterà il rimedio più indicato. Nei casi più lievi ci sono comunque indicazioni di massima da tener presente: «La cute con couperose prosciuga rapidamente le riserve idriche, perciò alla routine quotidiana vanno aggiunte creme a base di vitamine B3 e acqua termale» spiega Maria Rosa Gaviglio. L’infiammazione che sta all’origine della psoriasi, invece, si aggrava proprio per effetto del gelo, con manifestazioni come prurito e bruciori: «In questo caso si rivelano utili i preparati studiati per preservare il microbiota, elemento indispensabile per l’integrità del film idrolipidico protettivo» conclude la dottoressa Rigoni.

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Unghie: dal lettering alle jelly nails, gli 8 stili di tendenza per la primavera 2019

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Ne vedremo delle bellissime. Estreme, colorate, preziose. Unghie, insomma, destinate a non passare inosservate. Le abbiamo scovate sul web, all’interno di quel chiromantico contenitore chiamato Instagram, da cui più di una volta sono decollati trend destinati a fare il giro del mondo. Un success destinato a riproporsi anche questa volta: a riprova, il fatto che molte delle tendenze individuate in Rete sono stati proposte in passerella, nel corso delle ultime sfilate primaverili.

In forma assoluta
Unghie esagerate, si diceva. Tanto nella scelta del colore con cui vestirle, quanto nella forma. Spariscono le vie di mezzo: le unghie sono corte-corte o extra-long e, in questo caso, rigorosamente a forma di mandorla. Larghe alla base, vanno assottigliandosi all’estremità. Il look ci guadagna: le dita appaiono più affusolate, la mani più femminili. Quel che ci perde, forse, è la praticità. Ecco perché la sagoma a mandorla ammette una seconda variante: la base resta più ampia rispetto all’estremità, che viene “tagliata” di netto, privandosi della punta, ma senza perdere eccessivamente in lunghezza.

Unghie-gioiello e gioielli per unghie
Nella maggior parte dei casi richiamano la forma dell’unghia, assecondandone la sagoma e sottolineandone il perimetro. Oppure possono sovrapporsi alla superficie colorata, aggiungendovi un tocco prezioso e di grandissimo effetto. Parliamo dei gioielli per unghie: color oro, si indossano come anelli, ma anziché valorizzare la base delle dita, ne impreziosiscono l’estremità superiore. A determinarne la popolarità i post firmati Unistella, alias della celebre nail artist coreana Eun Kyung Park, tra le più seguite (e fantasiose) a livello mondiale. Poiché rappresentano un dettaglio importante, il suggerimento è abbinarli a uno smalto “invisibile”, color nude, che renda la base neutra e dia massimo risalto al gioiello.

Ma gli anelli non sono che una delle varianti plausibili in termini di manicure deluxe. Ai “monili” dorati, infatti, si affiancano decine di ulteriori gadget con cui impreziosire le unghie. Le perle in primis, ma anche discreti cristalli Swarovski da incollare sulla superficie di indice, medio & company. O, come realizzato dalla nail stylist losangelina Betina Goldstein, fili ad anelli dorati con cui sottolineare l’attaccatura delle unghie, come minuscoli collier.

Parliamo(ne)
Aspettiamoci una manicure dalla massima espressività! Nel vero senso della parola. Nel corso della prossima stagione, infatti, le unghie faranno ben più che decorare le nostre estremità. A ciascuna di esse, infatti, verrà affidata una lettera che, abbinata a quella precedente e successiva, formerà una parola. Ecco quindi che le nostre mani diventeranno una sorta di “bacheca” utile a esprimere un concetto, inviare un messaggio, definire un punto di vista. Unico neo: se i 140 carattere di Twitter vi sembravano pochi, come farete ad accontentarvi dei 10 “caratteri” rappresentati dalle vostre unghie?

Logo-mania
Amate vestire griffato dalla testa ai piedi, accessori inclusi? Allora non potrete resistere alla nail-art più esclusiva che il web abbia concepito. Punto focale del trend sono unghie “etichettate” dai più quotati brand di moda attraverso la replica, sulle superficie, del rispettivo logo. A farla da padrone, la Maison Chanel, seguita da Gucci, Burberry, Fendi, Versace. In cerca di una soluzione più esclusiva e meno vita? Puntate su label meno elitarie: Nike, Coca Cola, Playboy…

Jelly nails
Chi le chiama glass, chi jelly e chi water nails. Di fatto, si tratta della tendenza più stravagante della prossima stagione. Parliamo di unghie colorate ma dal finish semi-trasparente. Il merito alla texture con cui la manicure è realizzata: uno smalto acrilico cui viene data la forma desiderata. Tra le prime “apparizioni” in rete, un post Instagram di Kylie Jenner, in cui accanto a due manicure più tradizionali, spicca quella in versione acrilica. Poiché la caratteristica più interessante è data dalla trasparenza del colore, è una soluzione adatta a chi ama portare unghie da medio-lunghe a lunghe.

Mettere nero su bianco
… o bianco su nero. L’importante è che i due colori tornino a fare coppia. Perché l’uno, lo sappiamo, è la spalla ideale dell’altro. Proprio a partire dalle unghie.

Metal detector
Pennellate casuali su base a tinta unita. Si ispira alla tecnica pittorica definita dripping, tipica dell’action painting americano cui apparteneva Jackson Pollock, la settima tendenza nail per la prossima stagione. Come anticipato, gioca di sovrapposizioni: pennellate di colore dal finish metallico apportate in maniera (apparentemente) casuale sull’unghia precedentemente colorata di nero, rosso, blu, lilla…

Oro liquido
Anche in questo caso si fa ricorso alle tecnica del layering – mutuata dalla cosmetica, prevede sovrapposizioni di più prodotti e texture – per dare carattere a una manicure “quotidiana”. Due smalti vengono applicati in successione per creare una manicure in 3D. Con, in più, il valore aggiunto dello smalto color oro, da stendere in seconda battuta, con cui realizzare tratteggi, creare silhouette, definire forma e lunghezza.

 

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Victoria Beckham lancerà una sua linea beauty

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Il successo della sua capsule collection di make up con Estée Lauder è stato tale da averla convinta a lanciarsi nel mondo della cosmetica da sola. Appena due anni dopo la proficua collaborazione che dato vita a dei pezzi andati sold out più d’una volta, Victoria Beckham presenterà a fine anno la sua “VB Beauty”, la prima realizzata in totale autonomia.

“Voglio prendermi cura delle donne dentro e fuori, fornendo loro gli elementi indispensabili per il make-up, la cura della pelle, la fragranza e il benessere che sento di aver bisogno nella mia vita” racconta la moglie di David Beckham spiegando il perché della decisione di mettersi in proprio e dando un’anticipazione: si tratterà di una linea beauty a 360°, con referenze di trucco quanto profumi.

Un primo passo verso la conoscenza del mercato lo aveva già realizzato lo scorso anno, quando aveva lanciato un canale Youtube al suo nome, da cui dispensare consigli non solo in fatto di abbigliamento e stile ma anche tutorial di trucco e skincare. La nuova linea che si preannuncia “essenziale”, dall’appeal minimal chic, com’è l’ex Posh Spice. Stando a quanto ha detto lei stessa, sarà una linea che nascerà dall’ascolto delle esigenze delle donne e dai loro desideri, in un continuo scambio di feedback che avverrà soprattutto attraverso i suoi social media (basti pensare che solo su Instagram sono in oltre 23milioni a seguirla).

I prodotti pare saranno venduti solo sul suo e commerce Victoriabeckham.com, ma bisognerà aspettare la fine del 2019. Chissà però che qualcosa non faccia capolino nel backstage della sua sfilata, che si terrà a Londra la settimana prossima, durante la Fashion Week.

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New York Fashion Week autunno inverno 2019/2020: i beauty look più belli

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La New York fashion week dà iol via al mese di sfilate dedicate al prossimo autunno inverno. E, con le collezioni, va in scena anche la bellezza che verrà. Nel lungo calendario di show, ecco le tendenze sui prendere nota. Forte l’attenzione, ad esempio, sull’hairstyle: una delle tendenze più forti, infatti, è proprio quella della low ponytail, la coda bassa e minimal, che si chiude proprio sulla nuca.

I beauty look in passerella Brandon Maxwell, Oscar De La Renta e Anna Sui AI 2019/20.

Basta ammirare quella sfoggiata da Bella Hadid in due delle più importanti passerelle della stagione, Ralph Lauren e Oscar de La Renta. In entrambi i casi, la coda di cavallo è l’elemento che esalta, a contrasto, lo stile lussuoso dei bellissimi abiti da sera proposti in passerella. In particolare, quella creata da Guido Palau per Redken, nella sfilata di Ralph Lauren e realizzata con una riga laterale, è stata definita dallo stesso hairstylist “morbida e squisita” con un finish ultra lucido e setoso. Oscar de La Renta invece ne ha fatto una versione più romantica, caratterizzandola con un fiocco di raso nero, così tanto di moda già adesso. È degna di nota anche la coda bassa avvistata da Christian Siriano, che l’ha impreziosita con l’aggiunta di piccole e sottili catenelle argentate che, partendo dalle testa, si ricongiungevano esattamente nel raccolto. Un tocco soft punk che personalizzava gli splendidi abiti del giovane couturier.

Menzione speciale poi per il look creato da Eugene Souleiman per Jeremy Scott: tutte le modelle indossavano bob neri e piastrati ad hoc con tools GHD, illuminati a contrasto da pennellate di bianco: un modo per giocare sul motif della sfilata, dedicata al vortice di notizie con cui ogni giorno i media ci assalgono.

Per quanto riguarda il makeup invece, la New York Fashion Week ha decretato il trionfo dello sguardo, enfatizzato da dosi massicce di mascara,  tratti decisi di matita e kajal nero, dal ritrovato piglio neo-punk, come da Proenza Schouler, Brandon Maxwell, Brock Collection. A farla da padrone sono grandi tratti e ciglia spesse e materiche, effetto bambola, con il mascara applicato anche sulla rima inferiore, come nel beauty look realizzato da Tom Pecheux per Brandon Maxwell. Oppure, eyeliner bold e pop, come da Anna Sui, sfilata che si conferma una delle trendsetter in tema beauty grazie alla make up artist Pat McGrath.

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Top model di ieri e nuovi volti: le modelle di punta alle sfilate autunno inverno 2019/2020

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Moda, beauty, e tante bellissime donne: il mese di sfilate è nel pieno, con New York, Londra, Milano e Parigi a presentare, in sequenza, le collezioni del prossimo autunno inverno 2019/20. La Grande Mela ha aperto le danze, con un lungo calendario e un primo giro di casting per le protagoniste delle passerelle. Ogni stagione ha i suoi volti di punta, ma questa stagione, sembra esserci una tendenza più precisa: il ritorno di alcuni volti anni ’90 e 2000.

Avere una modella celebre a chiudere o aprire gli show è un must nelle utlime stagioni di sfilate: è il caso di Versace, che ha arruolato nomi come Irina Shayk, Emily Ratajkowski, Mariacarla Boscono, Natasha Poly, e, per la PE 19, Shalom Harlow, 45 anni, ritirata dalle passerelle da fine anni ’90. L’ultima sfilata Couture di Valentino ha avuto Naomi Campbell e Natalia Vodianova, o, tornando indietro di qualche stagione, in occasione dell’addio dell’ex direttore creativo di Louis Vuitton Kim Jones ha sfilato Kate Moss, e, per Dolce e Gabbana, si sono prestate Eva Herzigova e Helena Christensen.

Sasha Pivovarova, Christy Turlington, Anok Yai, Bella Hadid.

Le sfilate newyorkesi ribadiscono il trend, riportando in passerella alcune tra le modelle più in voga negli anni 90 e 2000: è il caso di Marc Jacobs, che ha riportato in passerella dopo un ventennio l’icona anni ’90 Christy Turlington, 50 anni compiuti il 2 gennaio. «Lo stilista mi ha invitato a chiudere il suo bellissimo spettacolo e non ho potuto resistere» ha scritto su Instagram.

Altro ritorno, quello della top russa Sasha Pivovarova, 35 anni, avvistata da Brandon Maxwell, Hugo Boss, Zadig & Voltaire, Zimmerman e Kate Spade. Lanciata da Prada nel 2005, è stata una delle donne più pagate dal 2007 al 2010, protagonista del Calendario Pirelli 2008 per poi allontanarsi dalle sfilate dal 2012. Da Marc Jacobs è tornata anche Guinevere van Seenus, 41 anni, che negli ultimi otto anni si è prestata solo per Prada, Givenchy e Kors. 40 tondi gli anni della rossa Karen Elson, anche lei ospite da Michael Kors: ritirata dalle passerelle nel 2004 se non per poche, prestigiose, presenze dal 2011 (tra cui Givenchy, Bottega Veneta), già la scorsa stagione aveva sfilato a Milano per Max Mara, Marni e Dolce e Gabbana. Di pochi anni più giovane, la brasliana Caroline Trentini, 31 anni, record girl di campagne pubblicitarie nel 2007, ha sfilato per Tom Ford e Brandon Maxwell.

Oltre ai ritorni, non mancano le riconferme: non perdono terreno le sorelle Hadid, presenze fisse sulle passerelle della nuova stagione al via e sulle campagne pubblicitarie. Bella si è aggiudicata Bulgari, Moschino, Versace, Michael Kors e Dior beauty, mentre Gigi Prada e Tom Ford. Anche Kaia Gerber, la figlia 17enne di Cindy Crawford, è sulla cresta dell’onda, anzi, ormai una veterana, con oltre 50 show alle spalle negli ultimi due anni. Allo stesso livello c’è la portabandiera della bellezza italiana, Vittoria Ceretti, 21 anni, volto dei brand Tiffany, Zara, Chanel moda e beauty, Moschino, Versace e Tod’s.

E le new entry? Sull’onda della sfilata Valentino Haute Couture PE 2019 e il cast di modelle a maggioranza black (tra cui, la supermodel Naomi), sono bellezze di colore. Da tenere d’occhio, Adut Akech, classe 1999, di origini sudanesi, la ragazza della stagione pubblicitaria PE 19 (è protagonista delle campagne Moschino, Versace, Coach, Fendi e Valentino) e Anok Yai, classe 1997, egiziana, che, oltre alle campagne Prada e Fendi, si è aggiudicata un posto sulle principali passerelle delle’haute couture parigina PE 19 e di New York AI 2019/20.

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A lezione di trucco con i nuovi fondotinta Dior Forever

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Natalie Portman testimonial dei fondotinta Dior Forever.

Credo che il fondotinta sia un gesto d’amore verso se stesse, perché soddisfa un desiderio universale: la voglia di tutte di vedersi naturali, ma migliori». È la testimonial Natalie Portman a prestare il volto al nuovo, concreto, gesto d’amore della maison Dior verso le donne e la loro pelle: il (anzi, i) fondotinta- trattamento Dior Forever, cult dal 2007, rivisitati in un record di 67 nuance (in Italia, 44) e due finish, Mat e Glow, mixabili. Per “ottenere la pelle dei sogni”, come ci spiega Davide Frizzi, national make up artist Dior.

Nuove parole d’ordine: personalizzazione e inclusività. Come consiglia di scegliere il fondotinta?
Il colore dipende sempre dal tono naturale della pelle: il pigmento di fondo, che va dai beige freddi ai cioccolato, deve essere il più verosimile possibile. Le versioni Mat regalano una base satinata, mentre le Glow più luminosa. Il mio consiglio passepartout è di usarle entrambe, dello stesso colore, in pari quantità, miscelandole per ottenere una pelle vellutata ma radiosa.

Si può quindi decidere la finitura della pelle?
Certo. I due finish catturano in modo diverso la luce: il Mat, più soffuso, con perle porose perfezionanti, può essere applicato all-over, mentre il Glow, con oli volatili idratanti e riflettenti, sublima e scolpisce la base con tocchi di luce più intensa. Si può giocare con l’applicazione come si vuole.

In che modo fa anche da trattamento quotidiano di skincare?
L’estratto di viola del pensiero è un booster di idratazione effetto pelle fresca e rimpolpata, mentre l’estratto del frutto della rosa, ingrediente star di Forever da anni, la preserva dalle aggressioni esterne. Ma c’è un ulteriore “effetto speciale”. La formula leviga e riduce i pori dilatati a prescindere dalla causa che li provoca: eccesso di sebo o, al contrario, secchezza e stress. Indipendentemente dal finish, Forever è un trattamento quotidiano trasversale: il fondotinta non punta più solo a coprire, ma a valorizzare la pelle.

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Le verità sul botulino: ecco perché è l’anti-età del momento

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Fino a dieci anni fa bastava pronunciarne il nome per destare sospetto, nella migliore delle ipotesi e autentico terrore, nella peggiore. Oggi, il botulino continua a parlare di sé, ma in modo diverso. «Conseguenza del fatto che abbiamo maturato una maggiore cultura di questo prodigioso farmaco», secondo Fiorella Donati, chirurgo plastico e direttore della Clinica Donati di Milano. «Negli Stati Uniti e in Europa non si è mai davvero eclissato», riprende la dottoressa, «mentre in Italia, dopo casi di uso improprio e di “lavori” mal eseguiti, è seguito un periodo di rifiuto e forte allarmismo. Ingiustificato, come abbiamo finalmente compreso anche noi». I dati parlano chiaro: in attesa delle percentuali aggiornate all’anno appena concluso, il 2017 ha mostrato una vera impennata di interventi con botulino da parte femminile e, ancor di più, maschile. Tra coloro che si rivolgono al medico per un intervento di refresh, la tossina ha sedotto il 74 per cento delle donne e l’85 per cento degli uomini.

Ritrovata giovinezza
Ma di cosa parliamo esattamente quando parliamo di botulino? «Di un farmaco capace di bloccare momentaneamente e reversibilmente la contrazione muscolare», spiega Donati. Niente di definitivo, quindi, né di irreperabile. Il che basta, di per sé, a rasserenare anche i più scettici. A conquistarli definitivamente, poi, sono i risultati. «Attraverso l’uso del botulino», spiega Francesco Russano, chirurgo estetico presso i centri milanesi Doctor Charme, «possiamo correggere le rughe più profonde e visibili di viso e collo, aree sottoposte a sollecitazioni continue, dove la pelle – naturalmente sottile – tende a segnarsi prematuramente».

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Come agisce
Il meccanismo d’azione è semplice: «le rughe sono la conseguenza visibile (perché superficiale) della contrazione ripetuta di un muscolo. La tossina botulinica interviene rilassando la placca neuromuscolare, da cui dipende la contrazione stessa del muscolo», spiega Russano. Il vantaggio è duplice: la correzione del solco già presente, ma anche la prevenzione di nuovi segni. A quanti argomentano che, di fatto, si fa uso di una sostanza “tossica”, Fiorella Donati fa osservare che «qualunque eccipiente, se usato in modo improprio, può rivelarsi letale.

Viso e collo le aree d’elezione
Aree d’elezione del trattamento con botulino sono i punti del viso segnati da solchi e profondi segni di espressione: «parliamo principalmente di fronte e contorno occhi, ma ottimi risultati si ottengono anche nel trattamento del collo», specifica Donati, che sottolinea quanto sia importante perseguire un risultato uniforme, “credibile”: «non ha senso intervenire sul terzo superiore del viso, trascurando quello inferiore. Otterrò discrepanza tra l’aspetto della fronte, per esempio e quello del collo». Un considerazione tutt’altro che scontata: «i volti dall’espressione impaurita, gli sguardi mefistofelici, le sopracciglia franate: li abbiamo ben presenti», ironizza la dottoressa Donati. «A esserne responsabile non è il botulino, ma l’uso improprio che ne viene fatto, per scarsa esperienza, incapacità o, banalmente, cattivo gusto».

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Nelle mani giuste
La dottoressa Donati definisce il trattamento con botulino “operatore-dipendente”: «la scelta del medico cui rivolgersi è fondamentale», precisa. «Occorre che abbia manualità e competenza. Che conosca bene il farmaco e rispetti la mimica facciale della paziente». Fatte salve queste condizioni, iniettare botulino non presenta rischi. «La tossina non migra», sottolinea Russano. «Viene iniettata in quantità appena sufficiente a trattare un muscolo di piccole dimensioni e da lì non si sposta». Sono 50, in media, le unità di tossina utilizzato in ambito estetico. Una dose infinitesimale se paragonata alla dose terapeutica, di 10 o anche 20 volte superiore.
Tra le coordinate di cui tenere conto prima del trattamento, la dottoressa Donati annovera «spessore e vivacità del muscolo da trattare. Che vanno rispettati per ottenere un risultato più possibile naturale». Da sfatare, inoltre, il luogo comune per cui, alla lunga, il muscolo si “immunizza”: «solo una delle tante leggende metropolitane che, da sempre, accompagnano l’uso di questa sostanza».

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Quando è tabù
«Vietato intervenire su una fronte alta o per correggere un sopracciglio ad ala di gabbiano», suggerisce Donati; «non faremmo che enfatizzare un dettaglio che non ha bisogno di ritocchi». Botulino vietato inoltre nel caso di pazienti con problemi neuromuscolari e durante la gravidanza. 

La seduta-tipo
Il botulino viene somministrato attraverso micro-iniezioni eseguite direttamente sul muscolo da trattare
. L’ago ha uno spessore di circa 2 millimetri, la quantità di “buchini” varia in base all’area interessata. «Per avere un’idea, il tratto perioculare ne in media richiede cinque», spiega Russano, «ma possono essere più o meno numerosi a seconda dell’età della paziente e del risultato desiderato». Nei giorni immediatamente successivi al trattamento occorre evitare di esporre l’area trattata a fonti di calore: determinano vasodilatazione e possono indurre la tossina a “migrare” da una sede all’altra. Per la stessa ragione vanno evitati cappelli e occhiali che costringono la fonte e le tempie.

Una singola seduta basta a ridurre la profondità della ruga fino a 2 millimetri: un risultato sensazionale, visibile, in media, a partire dal decimo giorno dopo il trattamento. «Ed evidente per i 4-6 mesi successivi», interviene Fiorella Donati. «Al termine dei quali, volendo, si può rinnovare l’applicazione». Nessun rischio di sovradosaggio? «Non ci sono controindicazioni», conferma la dottoressa. «Addirittura, dopo ripetute somministrazioni, può essere la paziente stessa a non sentirne l’esigenza. Il botulino, infatti, ha il pregio di sollevare i solchi progressivamente, rendendoli sempre meno visibili». In questo caso, l’esperta invita a una singola seduta annuale di mantenimento. Il costo di una singola seduta oscilla da 300 a 800 euro, in base a zona e numero di micro-iniezioni.

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Yves Rocher Anti-Age Global: il nettare vegetale contro i segni del tempo

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L‘innovazione tecnologica e la sapienza ancestrale della natura racchiuse in un nettare vegetale ad alta performance, pensato per rallentare i segni dell’invecchiamento e migliorare progressivamente l’aspetto della pelle del viso.

È questo il principio su cui si basa la nuova gamma Yves Rocher Anti-Age Global, una linea di prodotti in cui la forza dei principi attivi vegetali rende al massimo l’efficacia cosmetica della nuova formula. Tutto merito della ricerca dei Laboratori d’Innovazione e Sviluppo di Yves Rocher, dove i botanici e i fitoanalisti hanno creato il Nettare Vegetale di Gemma.

Innovazione e Natura

La sfida, accettata e condivisa dai ricercatori Yves Rocher, era quella di trasformare il potere nativo delle gemme in un componente vegetale attivo: scegliere le gemme giuste, utilizzare le risorse preservando allo stesso tempo la natura e ottenere un principio attivo in grado di soddisfare le esigenze dei 30 milioni di clienti in tutto il mondo. Sfida superata nel risultato finale: la linea Yves Rocher Anti-Age Global.

 

La gemmoterapia contro i processi infiammatori

«La visione scientifica della pelle, evolutasi nel corso dei secoli, continua a migliorare di anno in anno», spiega Philippe Msika, Direttore Innovazione & Sviluppo Yves Rocher. «Da un mero rivestimento inerte, la pelle è ormai considerata un organo a sé stante. La pelle sente, reagisce, si adatta e comunica. Conosciamo più di 200 diversi messaggeri di informazioni: fattori di crescita, mediatori dell’infiammazione, ormoni e molti altri ancora. Con il passare degli anni i messaggi negativi diventano sempre più numerosi, secondo un fenomeno noto come “inflammaging”, andando a disturbare il funzionamento delle cellule, che sta già rallentando con l’età», prosegue Philippe Msika.

Il nettare di gemma

I ricercatori della Cosmétique Végétale® si sono ispirati alla gemmoterapia, la scienza che studia le gemme delle piante per realizzare il Nettare Vegetale di Gemma, una linea vegan al 94% di origine naturale, senza parabeni e olio minerale, in grado di arrivare al cuore delle cellule e favorire il rinnovamento cellulare: i fibroblasti, fonti del collagene, si rinnovano più velocemente del 20 per cento, migliorando visibilmente l’aspetto del viso. Il Nettare Vegetale di Gemma, ricco di cellule preziose, è fonte di gioventù vegetale. I nostri ricercatori nel campo della biologia vegetale hanno voluto dimostrare i risultati del controllo della comunicazione negativa quantificando il RINNOVO CELLULARE della pelle.

La gamma Yves Rocher Anti-Age Global

Ed ecco i 6 gesti quotidiani da dedicare a se stesse al mattino e alla sera, come un rito naturale di bellezza…

1. LOZIONE ATTIVATRICE, dalla texture fresca
2. SUPRA ESSENCE, con texture ultra fluida e dal rapido assorbimento, per una pelle radiosa
3. CREMA ANTI-ETÀ SUBLIMANTE, con 2 texture alternative per esigenze diverse. Per tutti i tipi di pelle: texture con una finitura in polvere che rivela una pelle setosa e vellutata; per la pelle secca: una texture cremosa per un comfort immediato e ottimale.
4. CREMA ANTI-ETÀ NOTTE COMFORT: texture cremosa, soffice come una nuvola. Comfort ottimale
5. TRATTAMENTO ILLUMINANTE OCCHI: Gel fresco con effetto anti-rughe immediato
6. CONCENTRATO ANTI-MACCHIE: Gel fresco. Azione correttiva sulle occhiaie con applicatore di precisione

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Harper Seven Beckham e il caschetto come Anna Wintour

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Avere sette anni ed essere già una trendsetter. Tanto da rubare la scena, in prima fila alla sfilata di mamma Victoria Beckham, alla signora della moda, la storica direttrice di Vogue America Anna Wintour. In braccio a papà David, Harper Seven Beckham, sette anni, ha sfoggiato un nuovo caschetto da icona di stile in erba: la frangetta le incornicia il sorriso, e copia, identico, in versione baby, quello della celebre vicina di posto in front row.

Che la più piccola di casa Beckham avesse un futuro da fashionista era scritto: chi se non l’unica figlia femmina della coppia, poteva ereditare lo stile della ex Posh Spice? In prima fila con lei c’era tutta la famiglia: papà David, i fratelli Brooklyn, 19 anni (con la nuova fidanzata Hana Cross), Romeo, 16, e Cruz, 13. Proprio l’ex calcioatore si è divertito a postare nelle sue Instagram stories una foto di nuca delle due vicine di posto, scrivendo “a chi sta meglio? Entrambe fantastiche”.

Da questo “testa e testa” in front row, arriva una lezione beauty: se c’è un taglio davvero intramontabile, a qualunque età, quello è il caschetto. Nel più evergreen degli styling, liscio e ultrapiatto, che Chris Appleton, hairstylist di Kim Kardashian, ha ribattezzato “glass hair”, lucente come il vetro, o glossato, extrashine.

Si tratta di una rivisitazione contemporanea del bob Anni ’60 di Vidal Sassoon, con una lunghezza pari o tondeggiante appena sotto le orecchie e un finish sempre liscio “a plomb” ovvero, semplicemente perfetto. Si sono “tirate a lucido”, allineandosi, Dua Lipa, Olivia Culpo e Lucy Hale. La frangia è un optional, ma, se c’è, è subito revival senza tempo di un taglio che ha conquistato dalla Valentina di Crepax, a Raffaella Carrà, a Michelle Pfeiffer in Scarface. E ora, nuove icone di stile di ogni età.

Michelle Pfeiffer in Scarface (1983).

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