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I trattamenti di bellezza preferiti dalle star

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C‘erano una volta le creme alla bava di lumaca (adorate da Kate Middleton e Camilla Parker Bowles) e quelle al veleno di serpente, che annoverano tra le fan più fedeli Gwyneth Paltrow. Stranezze che ci sono ancora ma le celeb sono sempre un passo avanti, velocissime a intercettare qualsiasi elemento declinabile in chiave beauty. E le attenzioni di attrici e modelle si concentrano soprattutto sui trattamenti viso.

Angeli e diamanti

L’ultima follia? Creme e maschere che contengono polvere di diamante, vera, s’intende, per brillare a tutti i costi. Le polveri minerali contenute in scrub e prodotti per la detersione hanno un effetto levigante, mentre in creme e sieri illuminano, adattandosi a qualsiasi carnagione. Le ultime a focalizzare l’attenzione sul prezioso ingrediente sono state le modelle di Victoria’s Secret, ma non si tratta di un’esclusiva degli Angeli: già due anni fa era stata Mila Kunis a parlarne per la prima volta. L’attrice si regala sempre un trattamento prezioso a base di diamante e rubino prima di ogni evento importante. Le pietre, insomma, meglio spalmarle che indossarle, per un risultato davvero invidiabile.

Oro 24 carati da top. Model o influencer

Continua ad essere molto gettonato il trattamento viso all’oro 24 carati lanciato dalla guru delle celeb Mimi Luzon, che ha conquistato (tra le altre), Irina ShaykChiara Ferragni. Da qualche mese disponibile anche in Italia, rimuove le tossine, ripara i danni causati dall’inquinamento e migliora l’aspetto di eventuali macchie cutanee.

Non si sa cosa facciano esattamente alle celebrità, ma certo è che da Nails& Brown, il salone di Mayfair, Londra, frequentato da Meghan Markle e Amal Alamuddin, moglie di George Clonney, sono grandi esperte di manicure e pinzette. È stata proprio l’avvocatessa a suggerire alla duchessa di Sussex, sua grande amica, di affidarsi alle mani di Sherrille Riley, che su di lei disegna sopracciglia alla Audrey, leggermente rialzate nella parte finale, come quelle dell’attrice da cui prendono il nome.

La guru di Londra

A Londra è di base anche Sarah Chapman, facialist fondatrice della Skinesis Clinic, in Sloane Square, frequentata da Victoria Beckham. Per provare un trattamento da star si può anche ordinare online (la maggior parte dei prezzi sono abbordabili con spedizioni in tutto il mondo), certo però che a casa non arriveranno le sapienti mani di Sarah, specialista in trattamenti anti age.

Glow al plasma

Decisamente più impressionante la cosiddetta Dracula Therapy, molto amata da Kim Kardashian e Hailey Baldwin. Ideata dalla cosmetologa molecolare Barbara Sturm, consiste nell’estrarre del sangue dalla paziente, che viene trattato per separare i globuli rossi dal plasma piastrinico; quest’ultimo, poi, è iniettato sul viso, sulle aree che necessitano di un replumping. Solo per chi non ha paura degli aghi, ovviamente, e nemmeno del conto in banca. Una seduta «vampiresca» costa 1400 dollari. Solo per ragazze coraggiose. E ricchissime.

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Guida ai capelli bianchi: tagli, servizi in salone e prodotti per averli perfetti

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È cambiata la percezione del bianco tra i capelli. Da un’aperta ostilità, tutt’ora (comprensibilmente) diffusa tra le under 35, le italiane over 40 sono passate all’accettazione. Anzi, di più: un’indagine portata a termine da AstraRicerche nel primo semestre del 2018 svela che la percentuale di connazionali capaci di esibire i capelli bianchi a cuor leggero ha raggiunto quota 18 per cento. «Mai così alta», sottolinea il sociologo e ricercatore Cosimo Finzi, che tiene a evidenziare i risvolti socio-psico-emotivi di un trend in evidente ascesa. «La scelta di mostrare cpelli grigi o bianchi non nasce dal desiderio di copiare questa o quella celebrità. Certo, la visibilità di modelle, attrici e soubrette con i capelli bianchi ha contribuito a scardinare un tabù profondamente radicato: mostrarsi al naturale». Non c’è smania di ostentazione, dunque. «Al contrario», dice Finzi, «esibire una chioma canuta, oggi, è un modo di mostrare se stesse, dichiarare al mondo che si è pronte ad accettarsi integralmente. Un passo che richiede consapevolezza e maturità, non a caso più comune tra le 50enni e ancora di più tra le over 60».

Dal catalogo A/I 2018-19 Color & Gloss by La Biosthétique.

A supportare il numero sempre maggiore di donne dai capelli bianchi sono nate specialità in grado di valorizzare, rendere omogeneo e brillante il colore grigio o bianco. «Perché si riveli una scelta vincente è essenziale che sia sempre ben curato», conferma Gianni Loda, direttore artistico degli styling team Framesi. Tra gli aspetti di cui tenere conto: evitare che il colore ingiallisca, accentuarne candore e lucidità, azzeccare il taglio più adatto a valorizzarne texture dei capelli e loro colorazione. Procediamo con ordine. 

Il taglio ideale

«Può adottare il bianco – o il grigio – solo chi ha una percentuale di capelli bianchi superiore all’80 per cento. Al di sotto, la chioma non può definirsi uniforme, ma pezzata da “macchie” colore sale e pepe che affiorano, in genere, prima sulle aree temporali e poi sulle parietali», afferma Gianni LodaSecondo, fondamentale aspetto è adottare il taglio giusto. «In questo caso, texture dei capelli e forma del viso sono parametri fondamentali», conferma Pier Giuseppe Moroni, direttore artistico Wella. Se a 15 anni ci si può permettere qualunque stile, dopo una certa età occorre considerare fattori quali la tonicità dell’ovale, la quantità e la distribuzione delle rughe, la presenza di macchie o ispessimenti. «Un viso “stropicciato” dagli anni richiede un taglio dalle linee nette, estremamente grafico. Linee rigorose, perimetro pulito», come spiega Loda. Obiettivo a portata di mano per chi ha capelli lisci, che può scegliere tra carrè, bowl o pixie corti o medio-corti.

«Diversamente, chi ha ciocche mosse o crespe adotti onde sinuose, soffici. Traguardo accessibile, per esempio, con una permanente in salone, che accentui e definisca il movimento naturale». Chi ha forma del viso tonda, adotti una frangia corta e “appuntita” ai lati per creare asimmetria; chi ha volto allungato o spigoloso, invece, aggiunga volume ai lati e sulla parte superiore del capo per bilanciare i volumi. In qualunque caso, no ai capelli bianco/grigi lunghi oltre le spalle. «Non occorre che siano cortissimi, purché lascino la nuca scoperta, in modo da “allungare” il collo e l’intera figura, favorendo una postura altera. Chi non intende sacrificare le lunghezze si “rassegni” a eleganti raccolti: sì a chignon o treccia, no a pony tail», conclude Loda. 

Jamie Lee Curtis (Getty Images)

La beauty routine anti-giallo

Il taglio azzeccato non può nulla se il bianco appare spento o ingiallito. A causare opacità e antiestetici riflessi concorrono fattori quali esposizione ai raggi UV (determinano la degradazione della cheratina), l’inquinamento ambientale, l’abitudine a decolorare in particolar modo i capelli chiari. «Se la percentuale di giallo è bassa, utilizzare regolarmente e in modo esclusivo uno shampoo blu/violaceo è sufficiente a correggere la colorazione delle ciocche», spiega Moroni. Complementare al giallo, il blu/viola ne integra il tono fino a ottenere il bianco assoluto. «Detergenti, ma anche conditioner e maschere colorati si ancorano alla cheratina superficiale dei fusti e ne uniformano il tono». «Chi sceglie di non tingersi più e di adottare il bianco totale, deve avere l’accortezza di lavare i capelli più frequentemente», aggiunge Loda. «Per la loro struttura, vuota all’interno perché priva di cheratina, i fusti assorbono gli odori più facilmente».

Dalla collezione Mutants by Art Hair Studio, partner Wella.

Mai senza make up (benché leggero)

Il viso adatto a sostenere i capelli bianchi? Se è giovane genererà un forte contrasto, molto intrigante. Se è meno fresco, dovrà prestare particolare attenzione al make up, di cui difficilmente potrà fare a meno. «I capelli bianchi, di per sé, danno luce al viso; al maquillage non resta che amplificarne l’effetto illuminante», appunta Moroni. La base quindi sarà iper naturale e leggera, garantita dall’uso di un correttore per attenuare occhiaie e macchie, unito a una emulsione colorata, una CC cream o un fondotinta effetto secondo skin. Per quanto riguarda il trucco occhi: al nero – che rischia di appesantire lo sguardo – sono preferibili sottotoni del marrone e del grigio. Nel dosare ombretto, eyeliner, matita e mascara, la parola d’ordine è parsimonia. Le palpebre indossano un colore alla volta (no all’effetto tavolozza), un tocco di illuminante nell’incavo dell’occhio, una tratto di matita, una mano di mascara. Attenzione, invece, alle sopracciglia che, in caso di incanutimento, vanno scurite con la matita specifica di colore bruno, castano o biondo, a seconda della carnagione. Si procede con piccoli tratteggi che ridanno profondità allo sguardo e non con linee e intere. Sì al fard – riproporziona i volumi del viso – e al rossetto, purché non eccessivamente scuro (renderebbe le labbra più sottili), né scintillante.

Helen Mirren (Getty Images).

Vestire il color-block

Infine il guardaroba: perché si stabilisca una felice armonia tra capelli-viso-look complessivo, Gianni Loda suggerisce di «abolire i colori pastello dall’armadio, privilegiando le tinte unite di forte impatto. Un total look in rosso o in nero, per esempio, come anche una mise color crema o bianca». 

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Trattamenti viso: quattro novità da provare per un volto perfetto senza trucco

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Ci sono tanti motivi per ridurre il trucco, soprattutto della pelle: ce l’hanno insegnato star come Alycia Keys, Cindy Crawford e Beyoncé, che hanno scelto di fare del #nomakeup non solo una moda social, ma una vera e propria filosofia, lanciando alle donne un nuovo messaggio di empowerment, che le libera dal trucco vissuto come maschera e come schiavitù. Ma si può davvero prescindere dal makeup? Sì, se si sceglie di puntare su trattamenti altamente performanti, rituel specifici pensati per ottenere un colorito uniforme, senza discromie o acne. Quasi come (o meglio) del makeup. Ecco quattro novità da provare.

Cindy Crawford (Instagram)

Pelle nuova

Sfrutta la stimolazione cellulare di cui è capace la tecnologia endermologie® Detox, il rituel LPG pensato appositamente per fare a meno del trucco. La testina è stata brevettata per lavorare tutto il viso con una testina più piccola, capace di micro massaggi assolutamente indolori, che risvegliano e stimolano il rinnovamento cellulare. Il protocollo consigliato consiste in 3 sedute da fare in 3 settimane di 15/20 minuti ciascuna. Alla fine delle prime due sessioni viene applicato un soin specifico. La terza invece è dedicata all’area del contorno occhi e labbra, con movimenti specifici per stimolare i fibroblasti a produrre nuovo collagene (da 30 euro, nei centri LPG).

Taylor Hill (Instagram)

Effetto tensore

Se il problema è quello di una pelle poco tonica e compatta allora è da provare il trattamento manuale Lifting Absolue Jeunesse di Maria Galland. Combina profondi movimenti anti-età di scorrimento a intensi movimenti di petrissage, insieme a impastamenti e rotolamenti per liftare, rassodare e rimpolpare la pelle stimolando l‘attività cellulare. In più, i momenti rilassanti del rituale aiutano a ridurre lo stress, a recuperare energia e ristorare mente e corpo. (75 min. 95 euro nei centri Maria Galland).

Per cancellare l’acne

Si chiama Kleresca ed è un nuovo protocollo pensato per chi soffre di acne o vorrebbe cancellarne i segni. La terapia si basa su una nuova modalità dermatologica in grado di generare un’energia luminosa fluorescente che stimola i naturali processi biologici cutanei. Il trattamento prevede una fase iniziale di pulizia del viso. Quindi viene applicato uno speciale gel che viene illuminato per 9 minuti usando una lampada Multi-LED di ultima generazione che funziona per fotobiomudulazione: in sostanza la pelle viene aiutata ad autoripararsi. Il tutto previa consulenza dermatologica. (Prezzo a seduta per acne volgare 300 euro, per acne rosacea 250 euro). Info: Doctor Charme, Corso Vittorio Emanuele II, 30
20122 Milano (Tel. 0236755390 e-mail: vittorioemanuele@doctorcharme.it).

Adriana Lima (Intagram)

Anti imperfezioni globale

Si chiama Trattamento CromoAroma Shibui Equilibrante e si ispira proprio alla filosofia giapponese (Shibui indica l’equilibrio tra mente e corpo). È un rituel, firmato Marzia Clinic, che prevede ben 10 step con l’obiettivo di minimizzare i pori dilatati, levigare l’epidermide e contrastare le imperfezioni, per ottenere un effetto bonne mine degno del miglior makeup. Il cuore del trattamento prevede l’applicazione di Shibui Equilibrante, un prezioso olio formulato con una sinergia di sette nobili oli essenziali puri. Rigenera la pelle dall’interno e le dona gli elementi essenziali al suo equilibrio e alla sua luminosità. Ad esso è associato lo speciale massaggio Pumping-Age, che lascia la pelle luminosa, fresca ed uniforme. (50 minuti circa, incluso massaggio per 70 euro). www.marziaclinic.com

SFOGLIA LA GALLERY: Le nuove creme viso antietà. Formule semplici ma hi-tech

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Upgrade, il bello dell’hairstyling fai da te

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Uno dei desideri universali al femminile? Un hairstylist sempre a disposizione. Portare la professionalità di uno styling da salone direttamente a casa è proprio la mission dei prodotti Upgrade Labor Pro, che ha come logo un piccolo cuore rosso, simbolo di innovazione e tecnologia, facilità di utilizzo e design al servizio della bellezza e della salute dei capelli. “Always one step (a)head”, sempre un passo ‘avanti”, sia tecnologico che funzionale, è infatti il mantra di una grande famiglia di tools, dai phon alle spazzole passando per styler, piastre e ferri pensati per rivoluzionare come piccoli professionisti pret a porter ogni step della cura dei capelli.

A partire dall’asciugatura, da cui dipende l’80% di ogni look: la lucentezza o l’opacità, il volume, il crespo indesiderato e, soprattutto, la salute dei capelli, particolarmete fragili da bagnati. Il phon Alpha Code è pensato per risolvere tutti i problemi: pratici, come ingombro, pesantezza e rumorosità grazie al design compatto e ultraleggero (pesa il 30% meno rispetto agli altri asciugacapelli) e funzionali, con il motore da 1800/2000 watt progettato per avere il minimo consumo energetico, resistere a 1000 ore di lavoro e garantire un flusso d’aria calibrato per non danneggiare i capelli. Con due velocità dell’aria e della temperatura, il phon è adatto sia ai capelli più spessi e voluminosi che alle chiome più sottili e fragili, che esigono un’asciugatura più delicata e precisa. E, nella versione compact, diventa il compagno irrinunciabile anche in viaggio o in palestra.

Upgrade Infrared, l’hairdryer ultraleggero Alpha Compact e il set di ferri intercambiabili Kit Comby

Amanti del liscio perfetto? Tra i must have Upgrade c’è la piastra rivoluzionaria Infrared, la prima che non sfrutta il calore rovente ma l’energia dei raggi infrarossi per uno styling che non rovina i capelli. I raggi infrarossi agiscono infatti al cuore del fusto capillare permettendo una messa in piega rapida e con una temperatura del 30% inferiore rispetto alle piastre convenzionali. Questa tecnologia inoltre non intacca la superficie dei capelli, anzi, ne sigila le cuticole ad ogni passata, con un effetto lucidante e rinforzante. Infrared risulta quindi lo stumento ideale su capelli trattati, colorati, stressati, ma anche dei ricci più ribelli, fino alle chiome afro. E lo styling si trasforma da stress a trattamento di bellezza.

Preferite una chioma morbida a onde e beach waves tutto l’anno? C’è una soluzione per ogni tipo di styling a onde nel pratico astuccio Kit Comby. Un solo strumento che si fa in cinque grazie ai ferri in titanio di misure e forme diverse intercambiabili sulla stessa base. Si spazia da un diametro di 1 cm a 3,5 cm, per creare da ricci fitti a boccoli e morbide waves: con un solo un tool, le possibilità di styling sono infinite. E in tutta facilità e sicurezza, grazie alle protezioni soft touch antiscivolo e antiscottature.

C’è una soluzione pratica e innovativa per ogni esigenza. E prendersi cura dei capelli, da sole, diventa un piacere da regalarsi. O regalare.

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Rossetti, i colori di tendenza e le novità di stagione

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Due donne su tre lo indossano almeno due giorni la settimana. Le altre non riescono proprio a uscire senza. Il rossetto rappresenta, da solo, il 46 per cento del mercato mondiale del make up, secondo solo al fondotinta. Ne possediamo una media di 12 a testa: si spiega il perché, da 7 miliardi di dollari di vendite nel 2014, si arriverà a superare i 10 nel 2023. D’altronde, nell’anno in cui Kylie Jenner, la più piccola di casa Kardashian, viene premiata da Forbes per l’impero cosmetico miliardario costruito proprio sui “Lip Kit”, dei set da 29 dollari con rossetto e matita in pendant, viene da pensare che il rossetto, nel suo essere così irrinunciabile e accessibile, sia davvero un piccolo oggetto di lusso contemporaneo. Non certo per il valore economico, quanto per il suo potere nelle mani delle donne: “Rende universalmente più sicure e belle”, concordano i sondaggi condotti in tutto il mondo per il National Lipstick Day.

Il rossetto è il make up più emblematico del sapersi, continuamente, evolvere e reinventare. È un classico da sempre, ma non smette di stancare. In parte perché «racchiude in un astuccio la possibilità di cambiare, vedersi diverse o speciali, senza sforzi, ogni giorno», commenta Gordon Espinet, vice presidente Makeup Artistry Mac Cosmetics. In parte perché, grazie a variazioni su texture, performance e possibilità di applicazione, è un “pezzo” del beautycase che non invecchia. Anzi, il suo futuro è già presente. E fa rima con ricerca scientifica. Polveri che diventano liquide, balsami che diventano polveri, gel come inchiostri. Parola chiave: trasformismo. Risultato, effetti speciali.

Nei laboratori Chanel, il liquido si fa materico: Rouge Allure Liquid Powder, da fluido, diventa un velo di colore cipriato a lunga tenuta sulle labbra. Merito di un’associazione di oli emollienti e pigmenti volatili che prendono volume solo a contatto con la pelle. Al contrario, dal Giappone di Shiseido, arriva VisionAiry Gel Lipstick, un gel solido che si rivela inchiostro liquido, ultra fresco e leggero come l’acqua. Si coniuga l’impossibile: massima leggerezza ma colore intenso e a lunga tenuta. Super luminosità, in texture mai appiccicose o, al contrario, che “migrano”. Anche i più classici, gli stick cremosi, non sono da meno. «La sfida è combinare due opposti: durata sulle labbra e comfort», aggiunge Peter Philips, mente creativa del maquillage Dior. Così, il nuovo Rouge Dior Ultra Rouge nasce come “ultra-wear” in equilibrio fra inchiostro e balsamo, idratante ma resistente 12 ore grazie ad un mix unico di oli e polimeri. Chi ha detto che non si può avere tutto?

Ai poli opposti. Mat contro vinile

Quanto a resa sulle labbra, non ci sono vie di mezzo: velluti o specchi. Secondo Pinterest e Google Trends, il finish mat è stato la mania assoluta del 2018: lipstick ultra stabili, quasi no transfer, attirano consensi perché si indossano con sicurezza, senza rischi sbavature. Anche in questo caso, texture e ingredienti smart ne risolvono il problema principale: la tendenza a seccare e segnare le labbra. È boom di rossetti fluidi: dal nuovo Dolce&Gabbana Dolcissimo, ai Tatouage Couture di Yves Saint Laurent, dai Rouge Allure Ink di Chanel ai Rouge Dior Liquid, l’applicazione è diventata un’esperienza sensoriale grazie a formule dense ma scorrevoli, ad alta concentrazione di pigmenti quanto di oli e burri nutrienti.

Tra le novità più interessanti, l’ultimo lancio dei laboratori Armani beauty: gli innovativi Rouge d’Armani Matte propongono una formula ultra opaca e smart: intensa, long lasting, con il 50% in più di pigmenti micronzzati rispetto a un tradizionale rossetto opaco, sosttuendo all’olio microsfere effetto filler che riempiono le pieghe delle labbra e regalano volume e levigatezza. Infine, ache dal fronte opposto, i finish metallici e vinilici, formule potenziate fanno la differenza: acido ialuronico, cere e polimeri rifrangenti regalano rese extralucide e idratazione concesse finora solo ai gloss. È ufficialmente iniziata l’era dei “lipstain”.

Giochi di precisione

Un gesto così amato dalle donne come truccarsi le labbra dovrebbe essere, per definizione, anche facile e veloce. Vanno in questa direzione molte novità dell’autunno, pratiche già nell’aspetto. Stick sagomati, se non perfino matitoni o pennarelli: ad esempio, Rouge Pur Couture Le Slim di Yves Saint Laurent Beauté, i primi firmati dal nuovo beuaty director Tom Pecheux, hanno un applicatore ultra innovativo, quadrato e sottile, che permette di definire alla perfezione le labbra senza matita. «Gli angoli quadrati dello stick disegnano in un tocco l’arco di cupido, mentre i lati ad alta precisione bordano le labbra accentuandone la curva naturale. Così si guadagna anche in volume», ci spiega. La maison Dior rilancia con il primo rossetto-pennarello: i nuovi Rouge Dior Ink Lip Liner sono veri e propri strumenti di precisione con la punta in feltro e una texture a inchiostro ad alta concentrazione di pigmenti con cui disegnare a mano libera.

La color palette

Rossi classici, bordeaux e prugna per un look più intenso, arancioni e marroni per osare. Se la color palette per le labbra si ispira ai paesaggi autunnali, la scelta della nuance preferita non tiene conto di stagioni o mode. Anzi, sarebbe questione di inconscio. «Un tocco di colore al centro del volto provoca risposte emotive ben documentate su chi si incontra e sulla propria percezione allo specchio», racconta Nancy Etcoff, psicologa e docente di neuroestetica ad Harvard. Ogni sfumatura trasmetterebbe un messaggio: nudi e neutri parlano di calma, affidabilità e predisposizione all’altro; i rossi simboleggiano potere, attrazione sensuale, sicurezza in se stesse, capacità di prendersi dei rischi. I “brights”, come arancioni e fucsia, audacia, energia (contengono del giallo) e ambizione mentre, i bordeaux, simbolo di ricchezza e solennità, regalano mistero e magnetismo. «Non sottovalutate il messaggio cromatico subliminale di un rossetto: può essere un’arma invincibile a proprio vantaggio». Il potere è un lusso tascabile, si diceva…

LEGGI ANCHE: il ritorno del rossetto marrone

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La campagna video #Iwillbenotdeleted contro il beauty bullismo via social

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L‘anno scorso, 115 milioni di immagini sono state cancellate dai social media a causa del beauty cyberbullismo: commenti crudeli, gratuiti, offese di ogni tipo sotto volti di milioni di ragazze nel mondo. Precisamente, 55 milioni di “vittime della bellezza stereoptipata”, di ogni età e nazionalità. Lucy racconta della sua fronte “troppo alta”, Eden della sua pelle “troppo scura”. E così, molte altre, a cui, attraverso un video di testimonianze, il brand Rimmel London vuole dare simbolicamente voce. Nel 2017 sono state intervistate 11.000 ragazze tra i 16 e i 25 anni: una su quattro  ha subito episodi di cyberbullismo legato all’aspetto fisico e per questo motivo ha deciso di cancellare le proprie immagini postate online.

La campagna #Iwillbenotdeleted di Rimmel London

«Quando quacuno offende il mio aspetto, ora gli rispondo con amore, perché questo è quello che gli manca», racconta una delle testimonial. «Non avrò paura delle vostre parole», aggiunge, la top model Cara Delevingne, nuova icona generazionale di self confidence e indipendenza, in prima fila per la difesa delle donne contro ogni forma di abuso. «Non cambierò per voi», dà man forte la pop star Rita Ora.

Rita Ora e Cara Delevingne, testimonial Rimmel London

il 65% delle ragazze risente dei commenti al punto da minare profondamente la propria autostima, e, per un drammatico 46% dei casi, tanto da avere ripercussioni sotto forma di droga, alcol, autolesionismo o disturbi alimentari. Il confronto con l’odio verbale degli altri, e la sofferenza che ne deriva, è spesso una questione che si affrontain solitudine: solo il 44% delle donne denuncia gli episodi di bullismo, contro il 57% che, invece, non racconta a nessuno la propria esperienza.

«Lo scopo della campagna Rimmel è ispirare tutte le donne ad esprimere la propria autentica personalità, contro ogni definizione limitata e stereotipata di bellezza e contro ogni forma di derisione, giudizio o critica alle persone per il loro aspetto fisico, atteggiamento tipico del cyberbullismo» racconta Sara Wolverson, Vice President RIMMEL Global Marketing di Coty.

Le testimonial della campagna #Iwillbenotdelated Rimmel London

A sostegno dell’iniziativa, Cybersmile Foundation, organizzazione non profit internazionale pluripremiata per l’impegno nella lotta al cyberbullismo e a tutte le forme di abuso digitale, metterà a disposizione nei prossimi tre anni uno strumento innovativo, basato sull’intelligenza artificiale, per indirizzare gli utenti verso risorse, linee di assistenza, organizzazioni e articoli adatti al problema specifico e localizzati nelle vicinanze. Hashtag ufficiale per seguire la campagna, o, magari, prenderne parte con la propria esperienza: #iwillnotbedeleted.

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BB cream: istruzioni per l’uso

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Ibrida in ogni senso. È nata per concentrare più funzioni in una, ed ha una provata versatilità quando si fonde con altri prodotti. Il che la trasforma nella classica soluzione sos da portare sempre in borsa. È la BB cream. Dove bb sta per blemish balm, cioè balsamo anti-imperfezioni, formula tutto-inuno importata dalla Corea, ma ormai entrata nel lessico e nella beauty routine delle donne occidentali. Non è propriamente un idratante, né un fondotinta, né un primer, ma somma le tre cose. Con, in più, la sicurezza di un fattore di protezione solare e una consistenza ultra fluida. Insomma, una soluzione che mette d’accordo tutti, specialmente chi non ama l’effetto troppo coprente e chi apprezza il suo lato forse più inedito: la capacità “mimetica”.

No all’effetto maschera

Davanti allo specchio e pronte per il trucco. Fondotinta o BB? Entrambi: un po’ del vostro balsamo perfezionatore mischiato all’abituale fondotinta, anche in polvere, consente di ottenere una base “nude” molto luminosa, indicata a tutte le età, mentre unito al primer neutro ne aumenta l’efficacia correttiva. Ma attenzione alle consistenze dei prodotti che devono essere identiche. Una texture ricca di oli non funziona se miscelata con un’altra in gel o a una texture acquosa.

Miscele per intenditori

Per un effetto bonne mine ancora più leggero e naturale, stemperate una piccola quantità di BB cream nella crema abituale, regolando a piacere l’intensità, applicandola prima con i polpastrelli su viso e decolleté per poi stenderla delicatamente. Se la pelle è mista o grassa, scegliete la versione oil free e con finitura opaca, che tiene sotto controllo l’eccesso di sebo ed evita l’effetto lucido. Una goccia mischiata al prodotto mani invece, oltre a proteggere uniformerà mimetizzando macchie e imperfezioni.

Approccio strong

Se non vi piacciono le mezze misure, versate un po’ di BB sul dorso della mano e aggiungetevi tre o quattro gocce di siero concentrato, prestando attenzione a non diluire troppo il composto. Quindi, amalgamate con le dita o un pennello e stendete sul viso. Il mix è un ottimo compromesso per non rinunciare all’azione urto con, in più, un tocco di colore.

Perfezione poudré

Se volete prolungare la tenuta del maquillage ma non avete primer a disposizione, mischiate la vostra BB a un po’ di cipria in polvere. Perché questo prodotto è un sublimatore del colorito, che fa risaltare la naturale tonalità della pelle rendendola anche radiosa. E per un effetto ancora più glow, unitene una punta all’illuminante abituale.

Attrezzi del mestiere

 Questione di effetto (da raggiungere). Se le integraliste preferiscono usare solo i polpastrelli, il pennello è indicato nei casi in cui si voglia ottenere un effetto ancora più “nature” e omogeneo. La spugnetta invece, da roteare perché assorba il prodotto non solo sulla punta, assicura una maggiore coprenza.

LEGGI ANCHE: trucco d’autunno, è tendenza “glow” e smokey eye caldi

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È arrivato il freddo: le creme giuste per proteggere la pelle

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È inutile far finta di niente e pensare che tanto c’è tempo: il riscaldamento globale del pianeta è in atto e le conseguenze sono tangibili. I cambiamenti climatici ci stanno abituando a un saliscendi di temperature che sottopongono il nostro organismo a uno stress interno ed esterno. E la pelle, l’organo più esteso del nostro corpo e di conseguenza quello più esposto, ne fa le spese. Per non parlare del fattore inquinamento che, con l’aumento dell’umidità tipica di questo periodo dell’anno e l’accensione dei riscaldamenti, ha un’incidenza maggiore.

Cosa possiamo fare per preservare il nostro capitale di bellezza, quando inizia a scendere la colonnina di mercurio? Pulizia e protezione. E soprattutto prevenzione, con i cosmetici più efficaci. Prevenire vuol dire aiutare la pelle ad autorigenerarsi e rinforzarsi con principi attivi a effetto booster che non sono adatti in estate perché possono causare fotosensibilità. Queste formule super concentrate sono a base di vitamine A, C ed E che proteggono dagli agenti esterni fortificando le cellule, e di acido ialuronico e collagene, fondamentali per l’elasticità. Proprio per la loro particolarità si usano a gocce: ne bastano tre o quattro direttamente su viso, collo e décolleté preferibilmente la sera (perché durante la notte la pelle è più ricettiva), oppure in aggiunta alla crema da giorno per potenziarne la formula.

Charlize Theron nel film “Biancaneve e il Cacciatore”.

Pulizie di stagione

I primi freddi portano un peggioramento della qualità dell’aria nelle città e «per contrastare i danni provocati, soprattutto dallo smog è importante detergere il viso due volte al giorno, mattina e sera, con detergenti specifici e acqua tiepida» spiega Antonino Di Pietro, dermatologo e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis. «Per una pulizia profonda è bene usare prodotti con fospidina che si basa sulla sinergia tra glucosamina (precursore dell’acido ialuronico) e fosfolipidi. Questi ultimi, ricchi di acido linoleico e alfa linolenico, sono essenziali per riequilibrare il film idrolipidico compromesso dai fattori ambientali tipici del periodo». A completamento si può utilizzare un’acqua micellare al fiordaliso, con inulina e gluco-oligosaccaridi, su un batuffolo di cotone e passare più volte su viso, palpebre e labbra. Infine sciacquare con acqua tiepida. Per mantenere il grado di idratazione quando il clima è particolarmente rigido, si può aggiungere al detergente o al tonico un cucchiaino di olio vegetale di qualunque tipo.

Wynona Rider nel film “Edward mani di forbice”.

Creme & vitamine

Con il calo delle temperature si abbassano anche le difese dell’epidermide, che progressivamente perde in lipidi e altre sostanze nutrienti. «In autunno bisogna preparare la pelle agli shock termici che soprattutto nei punti più esposti e sensibili provocano rossori e secchezza. Questo accade perché con il freddo le vene si restringono provocando una minore ossigenazione della cute.

Poi, quando si entra in un ambiente riscaldato, si dilatano e questo le indebolisce» continua il nostro esperto. Perciò è importante l’uso di sieri e creme nutrienti con azione lenitiva, protettiva e che garantiscano una difesa dagli agenti esterni. Le più indicate? Anche qui le vitamine sono essenziali, e ad esse si aggiungono le ceramidi che potenziano la barriera cutanea, il coenzima Q10 per contrastare il cosiddetto stress ossidativo indotto dai radicali liberi, proteine e amminoacidi. Non dimenticate una protezione solare… anche in caso di cielo scuro.

Emma Watson nel film “La Bella e la Bestia”.

Tutto in una notte

Un ulteriore apporto arriva dalla maschera. L’uso costante è un valido aiuto per contrastare l’avanzare dell’età e gli squilibri invernali. Quelle di ultima generazione hanno il vantaggio di poter essere usate durante la notte in modo da avere a disposizione parecchie ore per far penetrare i principi attivi, che rispetto alle creme sono in alta percentuale. Vanno applicate la sera, prima di andare a dormire e al risveglio i risultati saranno sorprendenti. Le aree più delicate del viso con il freddo tendono a disidratarsi e a screpolarsi.

Emilia Clarke nei panni di Daenerys Targaryen, in “Trono di spade”.

Maggiore attenzione quindi va dedicata a labbra e contorno occhi. Le prime devono essere sempre protette con burro cacao o rossetto da stendere più volte al giorno, per la notte si può optare per un balsamo molto ricco al miele e oli vegetali. La zona intorno allo sguardo è meno resistente agli attacchi degli agenti atmosferici e per questo è più sottoposta a cedimento. I trattamenti ad hoc devono nutrire e contenere antiossidanti (floretina, acido ferulico, vitamine) per ridurre i segni dovuti a stanchezza, età, luce emessa da dispositivi elettronici. Anche in questo caso non dimentichiamo le maschere notturne in formato patch.

Potenziamo dall’interno

Infine per aiutare il sistema immunitario si può ricorrere agli integratori. «Per migliorare il microcircolo possiamo assumere un antiossidante che dia un supporto ulteriore. Gli attivi da ricercare sono la zeaxantina dai fiori del tagete, il rame che protegge dai processi ossidanti e mantiene intatti i tessuti connettivi, e il pino marittimo francese: grazie ai polifenoli di cui è composto è in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi, favorire il microcircolo e legare il collagene della pelle, contribuendo a mantenere quest’ultima liscia e compatta» conclude Antonino Di Pietro.

Effetto cocoon

Sebbene in questa stagione il nostro corpo sia prevalentemente coperto da strati di indumenti, non dobbiamo dimenticarci di proteggere la cute comunque. «Consiglio creme fluide ad assorbimento rapido per permettere di vestirsi subito dopo l’applicazione. Maggiormente indicate quelle a base di fosfolipidi, vitamina A ed E, acido ialuronico» continua Di Pietro. La sera dopo un bel bagno caldo (non troppo, perché il calore elevato disidrata) si può optare per un balsamo ricco, voluttuoso e profumato, magari alla lavanda per un effetto rilassante. Discorso a parte per mani e piedi. Le prime, essendo più esposte, hanno bisogno di creme che riparino il film idrolipidico come quelle contenenti burro di katité, olio di mandorla e arnica. Se siete soggette a screpolature frequenti potete provare i bagni di paraffina (cera di origine minerale) da fare in istituto o a casa, che consistono nell’immergere mani e piedi in una piccola vasca contenente la cera calda. Quest’ultima è un ottimo idratante perché forma un leggero rivestimento impermeabile sulla pelle che aiuta a trattenere i lipidi prodotti dal nostro corpo.

LEGGI ANCHE: il decalogo beauty anti gelo

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Calendari beauty di Natale 2018: una sorpresa al giorno per arrivare splendenti alle feste

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Chi lo ha detto che il calendario dell’Avvento è solo per le bambine? I brand di cosmesi pensano anche alle donne adulte, con un oggetto che conquista molte: i calendari dell’Avvento in chiave beauty, originali e fantasiosi, dove i prodotti di bellezza prendono il posto dei classici cioccolatini (ottima idea per tagliare calorie inutili in vista delle abbuffate natalizie).

Kiehl’s propone una valigia con prodotti in formato da viaggio, la versione di Douglas è ispirata al balletto Lo Schiaccianoci, il calendario di Sephora è un castello delle favole, mentre quello di Jo Malone è un palazzo di inizio ‘800. E poi c’è L’Occitane, che sceglie i disegni onirici di Castelbajac, la giostra deluxe di Estée Lauder, il prisma sfaccettato di Nars. E poi la Parigi by night di L’Oréal Paris.

Smalti, profumi, creme e make up sono nascosti all’interno delle caselline, in formato mignon o full size. Scegliete il brand che preferite e lasciatevi stupire. Perché aspettare il Natale per farsi dei regali?

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Trattamenti beauty da star: dai più costosi ai più bizzarri

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In fatto di beauty si sa, le star ne sanno sempre una più del diavolo. E, complici mode, migliori esperti a portata di mano (e disponibilità economica senza budget), si divertono a testare trattamenti unici e prodotti feticcio.

I più costosi

Haley Baldwin ha confessato al sito Popsugar di non poter più fare a meno di una crema viso molto particolare. Si tratta, infatti, di una crema idratante infusa del suo stesso sangue: è la MC1 Blood Moisturizer di Dr Barbara Sturm. Per realizzarla occorre prendere appuntamento dall’illustre cosmetologa in persona, creatrice di una linea di skincare ormai amatissima dalla celeb, che si basa sul plasma della cliente. Il primo step infatti è il prelievo di sangue della cliente, da cui viene estrapolato proprio il plasma. A questo punto, quest’ultimo viene “incubato” per alcune ore e poi addizionato a una crema viso a base di burro di karité. In questo modo, le piastrine contenute nel plasma potenziano la crema e la sua capacità di riparare i tessuti del viso rigenerandoli. Il tutto alla modica cifra di 1400 dollari.

Non è da meno, quanto a prezzo, l’ultima beauty mania di Madonna, che ha creato uno strumento per il viso tutto suo. Quello dei beauty-roller è uno dei trend del momento, ma la pop star planetaria a tal proposito ha preferito fare le cose in grande: il massaggiatore facciale del suo brand MDNA Skin, infatti, è dotato di due testine in fibra di carbonio che lo rendono molto particolare, oltre che molto costoso (200 dollari). Come ha spiegato anche il suo dermatologo, il dottor Paul Jarrod Frank, il carbonio è il materiale che più al mondo emette una forma naturale di energia infrarossa, super benefica per la pelle, perché capace di rigenerare il dna cellulare.

Dal viso al corpo: Angelina Jolie invece ha decantato in un’intervista il prodigioso potere delle uova di caviale sulle smagliature. Sembra che durante entrambe le sue gravidanze, infatti, si sia più volte sottoposta a impacchi realizzati con le costosissime uova di storione e applicati sulle zone critiche, per prevenire i segni della pelle.

I più bizzarri

Tra i facial più bizzarri, il preferito di Victoria Beckham, che utilizzerebbe un preparato a base di escrementi di uccelli: stando agli esperti, infatti, la cacca di uccelli sarebbe ricca di urea, che blocca la disidratazione della pelle e in più ha un effetto illuminante. Il preparato viene realizzato con la polvere essiccata, mescolata a una base acquosa che poi viene applicata, per un tempo di posa, sulla pelle. Coraggiosa l’ex Spice.

Niente comunque a confronto con lo speciale trattamento facial sperimentato e scoperto da Cate Blanchette e Sandra Bullock. Entrambe le star hanno rivelato a Vogue Australia di aver scoperto, durante la realizzazione del film Ocean’s 8 a New York, il trattamento della facialist Georgia Louise chiamato “penis facial”. Il nome bizzarro deriva dal fatto che il trattamento utilizza un siero a base di cellule staminali raccolte dal prepuzio dei neonati in Corea dopo la circoncisione. Queste cellule, infatti, vengono trasformate in un preparato capace di rigenerare il collagene molto più di qualsiasi altra cosa, alla cifra di 650 dollari.

Nessuna più di Gwyneth Paltrow , invece, saprebbe come prendersi cura della propria vagina. Tanto da aver sperimentato e ideato un rituale al vapore appositamente per “lei”. Si tratta di una specie di sauna realizzata attraverso la bollitura in acqua di foglie di artemisia e boccioli di fiori. L’obiettivo sarebbe quello di depurare e aiutare la microflora batterica a riequilibrarsi.

I più semplici (ma geniali)

Serena Williams invece adora fare il bagno nell’acqua Evian e il clamore della notizia è stato tale negli Usa da convincere anche un hotel, il Victor di South Beach a Miami, ad offrire un trattamento in camera che prevede l’uso di 1000 bottiglie della prestigiosa acqua termale. Peccato che il trattamento in sé non abbia nessuna verità scientifica se non quella di svuotare le tasche degli incauti che la provano.

Il metodo lifting più usato da Lady Gaga non è il bisturi ma una sorta di trattamento “scotch” per il viso, il face taping. In sostanza, (come Cher e moltissime drag queen professioniste, tra l’altro) usa degli speciali cerotti per tirare e liftare i tratti del volto. Anche in questo caso talvolta le star si rivelano incaute dato che si tratta di una tecnica con effetti collaterali esattamente opposti a quelli desiderati: “tenendo stretto il viso si peggiora il microcircolo, impedendone l’ossigenazione corretta” ha rivelato il chirurgo plastico londinese Jeya Prakash al Mirror.

Stupisce, infine, come il segreto delle sopracciglia di Kim Kardashian, il “modello”le più richesto nei brow bar del mondo, sia un semplice prodotto spray che si può comprare in un qualsiasi supermercato. Il suo makeup artist Mario Dedivanovic, infatti, ha raccontato come usi sempre un tocco della più classica delle lacche spray Elnett de L’Oréal per tenere in ordine le sopracciglia della sua cliente: “è una valida alternativa e gel e pomate fissanti” ha commentato.

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Capelli, i colori e le tendenze dell’inverno 2018/19

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Vaniglia, nocciola, canella, vino rosso. Non è il necessario per un dolce invernale, ma la carta degli “hair color” di cui più si parla sulla bacheca virtuale di Instagram. Complici i social, il 2018 ha cambiato l’approccio alla colorazione dei capelli: sempre più facile, veloce e divertente, come fosse make up. E se la chioma è la nuova tela su cui esprimere stili sempre meno omologati, le tendenze di stagione parlano di ispirazioni naturali e preziose. «I biondi sono golosi e multi-tono, i castani fanno un bagno nelle spezie o nel vino, mentre i rossi si infiammano. I metalli, invece, regalano magia ad ogni testa» spiega Toni Pellegrino, direttore creativo di The Best Club, partner Wella.

I biondi, tra latte e champagne

È tempo di “Creamy Blonde” e “Vanilla Chai”: in Rete non si parla che di queste nuove nuance. La prima si ottiene con bagni riflessanti dorati: «È la soluzione perfetta per un biondo invernale sofisticato senza scurire o virare troppo la nuance di partenza» spiega la colorist di Gigi Hadid, Sunny Brook. «E il volto si accende di una luce dorata». Il Vanilla Chai è invece ideale per chi ama il biondo chiarissimo anche d’inverno: consiste in un vortice di sfumature platino e vaniglia, lasciando le radici più scure. «Si crea con un gioco di balayage verticali a mano libera e ritonalizzazioni caldo-fredde mixate in maniera armoniosa su ogni testa» spiega la sua ideatrice Amy McManus. «L’effetto? dolci striature, come versare del latte freddo nel caffè».

I castani, speziati e lussuosi

Dal chestnut (castagna) al cioccolato amaro, anche per le castane (il 75 % delle italiane) l’ispirazione è naturale. «I chiari mixano cenere e oro: risultano morbidi su ogni base di partenza, regalando riflessi ricchi ai capelli senza stravolgere il colore naturale» spiega Luigi Sartorio di Redken, confermando che il balayage è la tecnica vincente per risultati mai piatti o noiosi. «Riflessi terracotta e cannella, più caldi, donano invece alle donne dall’incarnato ambrato». Come Meghan Markle: il suo color mogano scaldato da riflessi caffè è il castano più richiesto nei saloni. Sui social, invece, impazzano i #winehair, castani al sapore di vino, intensificati da sfumature bordeaux, amarena, vin brulé, ben visibili sulle basi scure. E super eleganti sulle pelli di luna».

I rossi, un mix di zucca e cucrucma

L’haircolor più modaiolo di stagione è una via di mezzo che conquista more e bionde: l’arancio, in tutte le sue sfumature, dal rame al carota. Per dirla social, è tempo di #pumpkinhair, capelli color zucca, e lo conferma persino la top model italiana Mariacarla Boscono, trasformata dal colorist Josh Wood. «Una chioma rame dai riflessi oro regala luminosità, delicatezza e grinta allo stesso tempo» conferma Emanuele Temperini, Technical Creative Director Toni&Guy Italia. «Affidatevi a mani esperte: una base scura esige prima diversi step di schiaritura, ma anche sui biondi bisogna calibrare bene la tonalizzazione con i toni rossastri. Mettete in conto più sedute in salone, finché il colore non si stabilizza».

Gold & silver: I metalli

Arriva dalla Corea la tendenza “glass hair”, capelli riflettenti come specchi. Una finitura lucente è il must su ogni colore, ma, per un colpo di testa, si può spingere la luminosità fino alla gamma dei metalli. «È un azzardo facile come applicare un ombretto sugli occhi: basta affidarsi a colorazioni che depositano i pigmenti solo sulla superficie del capello, rendendola scintillante» spiega Nico Vinci, ambassador L’Oréal Professionnel. «È il caso del servizio Color AddictShimmer, che crea riflessi dall’oro all’argento al rame, visibili sia sulle bionde che sulle brune». Basta qualche tocco per valorizzare un taglio, ma si può arrivare a un total look d’effetto, dalle radici alle punte. «Di fatto, capelli “shimmer” si indossano ormai come gioielli».

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I capelli castani? Fanno gola. Dal caffè al caramello, le nuove tonalità

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Avete sempre pensato che nella scelta del colore dei capelli ci voglia buon gusto? Bè, adesso è necessario. Letteralmente. I capelli castani, in ogni sfumatura, godono di un autunno e un inverno all’insegna di sfumature aromatiche, intense, dolci, inebrianti… a partire da quella che è ormai “la” sfumatura di stagione: i cold brew hair.
Stiamo parlando di quel castano venato da toni del caffè infuso a freddo lanciato negli States, come spiegato dal sito Popsugar: dove la celebre colorista newyorkese Kimberly Bonondona (@hairby_kimberlyy) ha consacrato intensi balayage rosso-marrone su castano scurissimo. Ed è subito trend,


Ma come si declinano le sfumature dei capelli con altre tonalità dedicate proprio al mondo del food? Dal caffè al cioccolato, in un attimo via libera alle spezie: cannella, noce moscata… e perché non la carruba?
Aromatici, frizzanti, caldi, freddi… scoprite i nuovi gusti dei capelli castani nella gallery

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Dalle sorelle Kardashian a Michelle Hunziker, le star imprenditrici nella bellezza

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L’ultima in ordine di tempo è stata Romina Power, che lo scorso ottobre ha lanciato la sua linea 100% green, RYL Natural Power. Ma l’elenco delle star che si sono lanciate nel mondo della bellezza e della cosmetica sono moltissime. A precedere di poco l’ex di Al Bano è stata Michelle Hunziker, che ha presentato anche lei la sua Goovi, una linea di cosmesi vegana, completa anche d’integratori e pensata per il canale delle farmacie: “Vi è mai capitato di desiderare qualcosa di nuovo, di diverso, che ancora non esiste? A me sì e vorrei raccontarvi la mia idea: è Goovi, pensato per le donne e per tutta la famiglia” aveva annunciato lei su Instagram, presentando un concept che ricorda molto quello di un’altra star-imprenditrice della bellezza olistica, Gwyneth Paltrow, tra le prime ad aver “diversificato” lanciandosi in una impresa commerciale in ambito beauty.

Era il 2008, infatti, quando l’attrice premio Oscar per Shakespeare in Love aprì il sito Goop.com con relativo e-commerce, dove dispensava consigli di benessere e life style. In poco tempo, su quel blog è stata capace di costruire un vero e proprio impero, con un’azienda che oggi vale 250milioni di dollari e dà lavoro a 150 persone. I prodotti più venduti? Gli integratori e le vitamine a marchio Goop, così come tutta la linea cosmetica, da poco anche approdata in Europa grazie all’e-commerce inglese CultBeauty.

Ma l’elenco di star-imprenditrici è alquanto lungo. C’è anche Jessica Alba, che ha lanciato la sua Honest Beauty nel 2011, dopo la maternità, quando il bisogno di trovare prodotti il più possibile green per la propria prima figlia, l’ha convinta a lanciare un suo progetto di cosmetica da cui è nato un vero e proprio impero, che approderà in Italia la prossima primavera.

A dare un contributo significativo alla casistica delle star che si sono lanciate nel business del beauty ci hanno pensato anche le sorelle del clan Jenner-Kardashian. In particolare Kylie e Kim, che hanno deciso di puntare entrambe con grandissimo successo sulle linee makeup e profumi, con fatturati da capogiro. Numeri tali da incoronare Kylie Jenner in particolare come la più giovane miliardaria d’America.

Cifre difficili da eguagliare, anche se Rihanna pare sulla buona strada con la sua Fenty Beauty: a solo un anno di distanza dal lancio in tutto il globo, la linea di makeup della popstar improntata a un rivoluzionario concetto di bellezza inclusiva, è apprezzatissima dentro e fuori i social. Merito anche della cantante che ama metterci letteralmente la faccia, con veri e propri tutorial sul suo profilo Intagram, in cui mostra come utilizzare al meglio i prodotti.

Il potere dei social si sta rivelando decisivo anche per Madonna e la sua MDNA Skin. Dopo la line cosmetica improntata al lusso più marcato, la pop star planetaria ha lanciato un roller per il viso ad altissima tecnologia, che non ha mancato di “sponsorizzare” in tutti i modi dai suoi canali social.

Non resta che attendere il debutto di Lady Gaga, la cui linea di cosmetici preannunciata a maggio e ribattezzata Haus beauty dovrebbe arrivare nei negozi nel 2019. Chissà che anche Lady Germanotta non riesca ad eguagliare e surclassare il successo delle sue illustri colleghe.

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Izia, un bouquet di rose unico

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Da ragazza, la contessa Isabelle d’Ornano, fondatrice della maison Sisley Paris insieme al marito Hubert, amava trascorrere del tempo nel castello di famiglia di Lançut, nel sud della Polonia. Un luogo magico, immerso nei roseti, il cui profumo è diventato parte della vita, oltre che dei ricordi, della nobildonna: nel giardino di una casa nel cuore della Francia, nel Berry, volle ricreare quella magia profumata coltivando tra ortensie, caprifogli, glicini e sculture, la stessa varietà di speciali rose dai riflessi dorati. Ma non bastava.

I loro effluvi unici, che riempiono l’aria solo nei primi giorni di maggio alle prime ore del mattino, hanno ispirato una fragranza che parla d’amore e gioia di vivere, e porta quella magia sulla pelle di tutte le donne. Si chiama Izia, si pronuncia “Ijia”, il diminutivo di Isabelle in polacco, nonché la firma che la contessa usava nella corrispondenza che intratteneva con la famiglia. Un’essenza moderna e sorprendente, che concentra un bouquet fiorito raro in una pozione liquida.

Protagonista dell’eau de parfum è la regina dei fiori, la rosa. E un incontro generazionale fra donne. Isabelle ha affidato il compito di racchiudere tutta la bellezza olfattiva delle sue rose in un profumo altrettanto inconfondibile al naso Amandine Clerc-Marie: ogni giorno, l’esperta di note ne ha studiato ogni variazione olfattiva dalla potatura alla lenta essiccazione in vaso, cercando di racchiuderne le sfumature più potenti in un flacone, un petalo di vetro dai riflessi dorati creato dallo scultore polacco Bronislaw Krzysztof.

Il risultato è un jus sfaccettato e contemporaneo, senza tempo. Un dipinto olfattivo, vivace, frizzante, delicato, di un giardino in fiore: bergamotto bianco di Calabria, con tocchi di fresia, tè e pepe rosa trasmettono luminosità e leggerezza. L’anima di Izia è una trascrizione fedele della rosa d’Ornano in tutta la sua unicità: un cuore floreale agrumato, note fresche di pera, con una leggerezza data dai petali di gelsomino fresco, peonia e mughetto. La scia è poudrè e vibrante, grazie all’angelica verde e al muschio, che garantiscono persistenza e delicatezza, mentre il tocco caldo boisè del legno di cedro regala persistenza al profumo.

A incarnare Izia, ecco la terza donna della storia: la nipote di Isabelle, Sonia, capelli rame e pelle di luna, come volto dalla bellezza botticelliana della campagna: “Love my rose”, recita, come “il sigillo” che Madame d’Ornano era solita ricamare sui suoi arazzi. E infine, quarta, ma non ultima figura femminile, l’artista chiamata a dare forma visiva alla fragranza: Quentin Jones, maestra di collage e video, ha mixato in un patchwork di tipografia e surrealismo, tra fiori illustrati, petali e atmosfere oniriche femminili, tutto l’universo di Izia. Un quadro astratto, oltre che olfattivo, di femminilità allo stato puro. Pronto a conquistare i cuori di molte altre, ed entrarne nei ricordi.

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Beauty tech: i device di bellezza più interessanti del momento

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“Alexa, che rossetto metto oggi?”. A rispondere non è un’amica, ma uno specchio, quello delle mie brame, versione 3.0. Esiste, si chiama Hi Mirror, ha integrato l’assistente vocale di Amazon (tecnicamente, un cloud in Rete da cui pesca informazioni per rispondere a domande, riprodurre musica, gestire cose da fare e varie funzioni di una casa domotica). Scatta una foto, analizza la pelle, valuta stanchezza, imperfezioni, disidratazione, e suggerisce come sistemare il tutto con il trucco, adatto alla luce e all’umidità che c’è fuori, visto che piove. Verifica se quella crema nuova acquistata funziona davvero, oppure, con quale sostituirla. E se questa è solo una delle novità più interessanti lanciate al CES, la più importante fiera dell’elettronica di consumo a Las Vegas, “aggeggi” e tecnologia in varie forme sono già entrati, con o senza voce parlante, nei nostri bagni. Non a caso, l’applicazione delle nuove tecnologie è uno dei motori più potenti della bellezza: secondo i forecast per il 2023, device di pulizia e trattamento della pelle sono il settore tech più in crescita e richiesto oltreoceano (negli Usa, stando ai dati Mintel, una donna su cinque possiede un “cleaning brush” per pulizia profonda del viso), mentre lo “smart hairstyling” è il settore più popolare e di successo in Europa, il secondo mercato globale per acquisti di beauty technology.

Il potere dell’aria

«Ho brevettato oggetti di ogni tipo nella mia vita, ma nessuno ha mai suscitato tanto entusiasmo come i device di bellezza». Parola di James Dyson, 71 anni, il magnate che, dal turbinio dell’aria, ha saputo costruire oggetti unici d’uso quotidiano come aspirapolveri, asciugamani e purificatori d’aria. A a proposito di oggetti rivoluzionari, due anni dopo il lancio di Supersonic, l’asciugacapelli “col buco” dal motore più silenzioso e intelligente sul mercato, dai laboratori Dyson arriva Airwrap, la prima styler che acconcia i capelli pelli solo con la forza dell’aria. Tecnicamente, grazie a un fenomeno aerodinamico detto “effetto coanda” che cattura, quasi magneticamente, le ciocche di capelli intorno ai coni arriccianti o alle spazzole intercambiabili sul manico-motore, realizzando qualsiasi tipo di styling senza alcun rischio per i capelli. «Ci sono voluti sei anni, oltre 600 prototipi, 103 brevetti e 24 milioni di investimento, ma a fare davvero differenza è stato lo staff di donne ingegnere che ha lavorato al progetto: loro sapevano per esperienza personale, che la vera rivoluzione sarebbe stata riuscire a mettere in piega i capelli con il minor calore possibile» aggiunge Sir James. «Per gli sviluppi di Supersonic e Airwrap abbiamo messo a punto un’inedita “scienza del capello” che ne studiasse ogni aspetto fisico e dinamico: per essere davvero innovativi, devi riuscire a risolvere ogni problema in quel campo».

Piastre new generation

Anche le piastre “tradizionali”, indispensabili per tre italiane su cinque, puntano a sfidare il paradosso: lisciare e allo stesso tempo rendere i capelli più forti e lucenti. Mentre il brand italiano Upgrade punta sulla tecnologia a Infrarossi della styler Infrared, capace di mettere in piega i capelli senza bruciarli grazie all’energia dei raggi che penetrano e modellano il capello dall’interno senza intaccare la superficie, anzi, sigillandone le cuticole e quindi l’idratazione ad ogni passata. Ghd, dopo 5 anni di ricerca, risponde con Platinum+, la prima styler intelligente dotata di “predictive technology”: “Grazie a micro sensori intelligenti su tutta l’area delle lamelle, la styler analizza lo spessore, il livello di salute dei capelli e adatta costantemente la temperatura ideale per lo styling ottimale e un finish luminoso, alla prima passata» spiega Tim Moore, Vice President Smart Devices ghd. La tecnologia vince lo stress. Anche dei capelli.

Oggetti dallo spazio

Spesso sono belli, come pezzi di design. Ma ad attirare le donne sono le promesse dei cosiddetti “skin tools”: risultati efficaci e visibili subito. Dopo una partenza a rilento, le aziende si lanciano in proposte sempre più mirate, performanti, e con rapporti qualità-prezzo sempre più mainstream. Le realtà sul mercato variano da spazzoline rotanti o testine per detersione e microdermoabrasione, a luci Led e microcorrenti capaci di potenziare l’applicazione dello skincare oppure eseguire trattamenti domestici anti-aging, effetto lifting, o ad azione specifica contro acne, macchie, occhiaie. Il prossimo step? L’intelligenza artificiale: device che ci parlano, si connettono, personalizzano i trattamenti, ci parlano via app e smartphone, si lasciano controllare dalla nostra voce, e presto, probabilmente, dalla nostra mente.

Arriva dalla Svezia, e non da Marte, il dispositivo per la pelle più modaiolo e intelligente del momento: UFO (Ur Future Obsession), una piccola astronave gioiello che offre un trattamento viso spa in soli 90 secondi combinando luci LED, termoterapia caldo-freddo e pulsazioni T-Sonic. Si applica una delle cinque maschere a seconda delle esigenze sulla piastra di UFO e si avvia l’App Foreo For You: in automatico, parte un programma di fotototerapia con luce LED (rossa anti-aging, verde illuminante, blu anti acne) più indicato per ogni formula, mentre calore e pulsazioni ad hoc fanno penetrare gli ingredienti attivi istantaneamente e più in profondità, potenziando la posa. «Si risparmia tempo di posa e si massimizzano gli effetti: è un salto nel futuro» commenta Paul Peros, ceo di Foreo.

E sempre dall’azienda svedese arriva anche lo skin device più piccolo sul mercato: FOFO Luna, l’evoluzione smart del pluripremiato dispositivo in silicone per la pulizia del viso. La novità è potenziata con due sensori a intelligenza artificiale capaci di leggere la pelle, e capirne livello di idratazione ed esigenze personalizzando frequenza e potenza delle pulsazioni durante la pulizia.

Ha in esclusiva il vantaggio di avere testine intercambiabili in un click, la nuova “Mia Smart” di Clarisonic, brand pioniere nelle spazzole detersione con vibrazioni ultra soniche. In un click, si cambia la spazzola detergente e si monta la testina Firming Massage rassodante effetto lifting, Awakening Eye Massager per il contorno occhi, oppure, il pennello Sonic Foundation da fondotinta per un maquillage… supersonico.

«Strumenti capaci di eseguire analisi della elle sempre più accurate, personalizzazione del trattamento e capacità di previsione sono il futuro» commenta Paul Peros, ceo di Foreo. Controindicazioni? Creano “tech addiction”…

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Natale 2018: i regali beauty preziosi, in edizione limitata e deluxe

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Per le più complicate, esigenti, modaiole, fashion addict. O semplicemente, per donne speciali. Come ogni Natale, la bellezza riserva proposte da collezione, pezzi rari e preziosi, sorprendenti in ogni aspetto.

A partire da coffret beauty e palette make up in edizione limitata: da Dior, che propone astucci che sembrano pochette da sera, a Yves Saint Laurent Beauté, con l’annuale agenda-trousse, passando per cialde e scrigni che nulla invidiano a bijoux, secondo Giorgio Armani, Lancôme. Un grande classico, in questo senso, Blockbuster di Estée Lauder, una “valigia ventiquattrore” di maquillage e trattamenti. Lo skincare si alllinea, racchiuso in pochette, box o valigette tutto in uno, che consentono di “assaggiare”, in formati full size o mignon, formule preziose. Tra i più chic (e a prova di intransigenti in tema di cosmesi green), il box-anniversario con i 15 best seller della cosmetologa austriaca Susanne Kaufmann, pioniera delle formule 100% prive di attivi chimici.

Anche la tecnologia riserva chicche. Dal nuovo scrigno dei desideri firmato Dyson, con la styler Airwrap dalle testine intercambiabili per realizzare ogni tipo di styling su ogni capello, alla piastra ghd Glacial Blue, vestita di azzurro cristallo, la tecnologia è un investimento, per donne di ogni età.

E poi, le fragranze. Dai classici racchiusi in coffret con abbinate body lotion e shower, a jus speciali, in flaconi gioiello (come Amo Ferragamo, racchiuso dal direttore creativo Paul Andrew in un box da sera nero lucido e borchie oro), vestiti a festa (è il caso di Jean Paul Gaultier Classique, che indossa un bustier in lana, alle fragranze Miller Harris che si avvolgono in foulard di seta colorata con morbidi pon pon). In numero limitato, da collezionare, da Armani Privé a Tom Ford, ai box Jo Malone e Frédéric Malle. Per le più esigenti, c’è la profumeria di nicchia: vi dice niente il “Kit Pronto Soccorso 7 Rimedi” di Peccato Originale, con sette fragranze-terapia per ogni stato d’animo?

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L’agenda beauty di dicembre 2018

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MILANO IN ROSSO (CHANEL) – di Cristina Milanesi

Erano davvero pochi i colori con i quali Coco Chanel amava vestire le donne: nero, bianco beige, oro o rosso, il «colore della vita, del sangue» come lo definiva. Associato ai velluti, alle mousseline, ai tessuti maschili, è comunque sempre presente nelle sue creazioni di moda. Per non parlare del maquillage, in cui il rossetto ha sempre giocato un ruolo “fatale”. Sarebbe orgogliosa di vedere, per la prima volta nella storia, l’intramontabile fragranza N° 5 che si sveste della sua trasparenza e indossa un abito sfolgorante per un’edizione limitata in vetro rosso. Solo 55 pezzi in serie numerata in cristallo Baccarat nel formato da collezione dell’Extrait N° 5 (900 ml). Nato nel 1921, questo profumo talismano ha segnato un’epoca. A partire dalla semplicità geometrica del flacone rettangolare, manifesto estetico di modernità. Vestirlo oggi di rosso è la conseguenza naturale dello spirito audace che lo contraddistingue. Per festeggiare, Chanel illumina di rosso Piazza della Scala con il patrocinio del Comune di Milano. Così per tutto il mese di dicembre sarà avvolta da una suggestiva atmosfera natalizia. Ma non basta, un tram storico, decorato per l’occasione, percorrerà le vie della città dal 30 novembre al 24 dicembre. A bordo si potrà vivere un’esperienza unica con il N° 5.

LEZIONI DI TRUCCO CHEZ DIOR

Polveri scintillanti, rossetti scarlatti, ombretti metallici. Ma come combinare il tutto in un make up a prova di feste? Prendete spunti e appunti, fino al 10 dicembre, duante le school makeup firmate Dior nelle Profumerie Douglas, Limoni e La Gardenia di tutta Italia. Una sessione individuale costa 20 euro, ma è possibile invitare quante più amiche beauty addict possibili.

IL MIO TESORO

È “Goldmania”: Christian Louboutin, il re degli stiletti dalla suola scarlatta, omaggia il Natale anche con la bellezza. E veste d’oro mascara Le Yeux Noirs Lash Amplifying Lacquer (infuso di pigmenti dorati anche nella formula, 65 euro), l’ombretto liquido Tape à Loeil Metallic Eye Colour ( 46 euro), lacca labbra Loubilacque (79 euro) e lo smalto Goldmania Nail Colour (46 euro). Più preziosi, scintillanti e acuminati che mai. Disponibili in edizione limitata solo da La Rinascente Roma e Milano. E, online, in esclusiva sul sito Nordstrom.com (che spedisce in Italia).

UN ALBERO DI BENE

Dal primo dicembre fino al 7 gennaio 2019, i prodotti Acqua di Parma collezione Natalizia contribuiranno ad effettuare una donazione al centro di terapia ricreativa per bambini affetti da patologie rare Dynamo Camp. E a Milano, l’albero di Natale dell’Hotel Principe di Savoia, simbolo dell’iniziativa, brillerà sempre di più, grazie al sistema di illuminazione con intelligenza artificiale che registra ogni donazione.
È possibile acquistare i prodotti direttamente in Hotel (Piazza della Repubblica, 17, 20124 Milano).

 

APPUNTANENTO COL NATALE

In via Dante 6, a Milano, apre la “Holiday Station” di Kiehl’s: fino al 19 dicembre, oltre a ospiti, aperitivi, musica ed eventi, è possibile acquistare la capsule collection natalizia con i prodotti dal pack firmato dall’artista Andrew Bannecker: parte del ricavato sostiene Make-a-Wish Italia Onlus, è associazione non profit che realizza i desideri di bambinie ragazzi tra i 3 e i 17 anni affetti da gravi malattie. Dal 2004 a oggi ha realizzato più di 1900 desideri, facendo la differenza nella vita di tantissimi bambini e famiglie. Prossimi appuntamenti al pop up, la presentazione del libro di Boosta dei Subsonica (venerdì 30 novembre dalle 17) e il Meet and Greet con l’influencer Andrea Pinna (venerdì 14 dicembre dalle 17 alle 19). ll ”mercoccoledì”, invece, prevede consultazioni personalizzate per la pelle e beauty bar e aperitivo. Per l’agenda completa, visitare la pagina facebook @KiehlsItaly. 

SHH, SILENZIO

Una pausa di quiete assoluta. Il 12 dicembre, in tutte le spa Mandarin Oriental del mondo, si celebra la “Silent night”, una serata che azzera il rumore (anche mentale), tra digital detox e meditazione. A Milano, a due passi dal Duomo, ((Via Andegari, 9) è possibile prenotare allo 02 8731 8882.

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Nuxe: due nuove impronte olfattive, per il giorno e per la sera

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Dai primi agli ultimi raggi di sole, il coraggio di essere libere. Le matin des possibles, fresco e luminoso. Le soir des possibles, sensuale e audace…

Nulla è impossibile, per Nuxe. La sensualità inebriante e inconfondibile a cui la Maison francese pioniera della cosmesi natural ci ha abituato, con le sue creazioni che hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo della cosmetica raffinata, da l’Huile Prodigieuse® all’Eau Délicieuse Parfumante Nuxe Sun, alla Crème Fraîche® de beauté, compie oggi un ulteriore passo avanti e presenta un nuovo concetto di fragranza. Secondo il quale, appunto, “Tutto è possibile”.

«Nel 2018, forte di questo savoir-faire, NUXE presenta un nuovo universo di profumi in farmacia, con due prodotti eccezionali firmati da grandi profumieri», precisa Aliza Jabès, Presidente e fondatrice, 25 anni fa, del Gruppo NUXE che vanta 45 brevetti in Francia.

Aliza Jabès,
CEO and founder of NUXE Group

Il profumo del risveglio…

Ma non chiamateli “solo” profumi. Le due nuove impronte olfattive di Nuxe hanno un nome che promette seduzione e magia in ogni attimo della giornata e della notte: Le Matin des Possibles e Le Soir des Possibles. Due fragranze da “indossare” nei due momenti fondamentali della vita di tutti i giorni, per renderla straordinaria in ogni attimo.

Nuxe suggerisce di vaporizzare Le Matin des Possibles al risveglio, come un rito per iniziare la giornata nel modo più propizio, caricare di energia positiva. Tutto merito degli accordi freschi e morbidi di Petit Grain e Muschio Cashmere, messi a punto dal naso creatore della fragranza Quentin Bisch.

Nuxe suggerisce di vaporizzare Le Matin des Possibles al risveglio, come un rito per iniziare la giornata nel modo più propizio, caricare di energia positiva. Tutto merito degli accordi freschi e morbidi di Petit Grain e Muschio Cashmere, messi a punto dal naso creatore della fragranza Quentin Bisch.

… E quello della sera

La seconda nuova fragranza di Nuxe va indossata al calare del sole, alla sera, per affidarsi alla notte e al piacere grazie alla sensualità delle note profonde di Le Soir des Possibles, firmato dal naso Louise Turner, che tra gli ingredienti del suo jus ha scelto Patchouli, Ribes Nero e Gelsomino Sambac.

L’impegno di Nuxe: qualità a 360 gradi

I Prodotti Nuxe, Made in France dalla formulazione alla produzione, sono anche seriamente impegnati nella qualità a 360 gradi. A partire da una carta di formulazione rigorosa che certifica l’assenza di oli minerali, parabeni, ingredienti di origine animale (eccetto i prodotti dell’alveare impegno nel rispetto dell’ambiente ). Test in vivo sistematici, realizzati sotto controllo dermatologico. Nessun test sugli animali, in conformità alla regolamentazione vigente. E poi un’iniziativa di concezione ecologica sugli imballaggi. Oltre al sostegno del progetto “1001 Fontaines” attraverso il finanziamento dell’installazione di stazioni per la produzione di acqua potabile in Cambogia.

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Natale 2018: i regali beauty sotto i 100 euro, in cofanetti tutto in uno

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Riuscire ad azzeccare il regalo di Natale che faccia felice signore e signorine? Un gioco da ragazze, in senso letterale. Quando si tratta di strappare un sorriso a una donna, nulla è più indicato di un beauty-gift, che sia una crema profumata per il corpo, un bagnoschiuma al sentore di vaniglia, una maschera per il viso da godere in pieno relax.

La bellezza seduce, a ogni età e in ogni occasione. A Natale in special modo. Consapevolezza che ha portato le major cosmetiche a realizzare coffret mirati alle esigenze più sentite: trattamenti anti-fatica, specialità per capelli in deficit di luminosità, rituali detox per il corpo, palette-trucco per le feste. Confezioni che consentono un sostanziale risparmio in termini economici, ma non solo. Anche il tempo e le energie dedicati alla ricerca dell’idea-regalo si dimezzano, se la “caccia” inizia e termina in un unico luogo: la profumeria.

L’ampia scelta fa comodo a chi ha già le idee chiare, ma gioca a favore anche delle indecise. Se regalare un profumo può rivelarsi insidioso, perché troppo personale, “ripiegare” su un bagnoschiuma e un’emulsione-corpo aromatizzati si rivela un’opzione di sicuro successo. E ancora: le mini-taglie consentono di testare con poca spesa un marchio e un prodotto mai avvicinati. E questo vale sia per i prodotti di skincare, sia per le fragranze, di cui sempre più spesso vengono creati kit mini-size.

Discorso analogo per quanto riguarda le trousse composte da cosmetici-icona: chi non ha mai avuto modo di sperimentare una Maison, può farlo a partire dai suoi cavalli di battaglia, racchiusi, spesso, in eleganti pochette. E a proposito di pochette: non va trascurato il plus offerto dei coffret che, ai prodotti veri e propri, affianco un beauty-case “firmato”. Tra i tanti, Biotherm che ha stretto una partnership con la Casa di moda Cruciani e Collistar, che ha rinnovato la sua collaborazione con Piquadro.

Ecco dunque una gallery ricca di beauty-idee “tutto in uno”, con tutto il necessaire per ogni gusto o esigenza: proposte tra le più diversificate scelte con un occhio di riguardo ai prezzi, inferiori a 100 euro. Dunque… buono shopping!

 

LEGGI ANCHE: i regali beauty deluxe, tra edizioni limitate e coffret gioiello

 

 

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Kate Middleton lancia la tendenza velluto per gli accessori delle Feste

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Da Prada a Tom Ford, da Emilia Wickstead a Simone Rocha, nastri, cerchietti e scrunchie (gli elastici goffrati in stile Anni ’80) hanno costellato tutte le maggiori sfilate. Ma è Kate Middleton, con la potenza mediatica della sua immagine a dare ad alcuni semplici accessori il vero successo. In occasione di una commemorazione all’Abbazia di Westminster, la Duchessa di Cambridge ha indossato un cerchietto bombato in velluto nero firmato Jane Taylor, in coordinato con il cappotto verde, bordato dello stesso velluto nero. Per il Telegraph, quell’accessorio, che le regalava lo stesso slancio di una corona da principessa, conquistava per la sua estrema eleganza, nonostante la sobrietà dell’intero look. Altri media inglesi, come il Daily Mail, invece, hanno sottolineato come Kate stia cercando di caratterizzare di più il suo look per distinguersi dalla cognata Meghan Markle, con cui a quanto pare la relazione non sarebbe così rosea come appariva all’inizio.

Rumors di corte a parte, Kate ha optato per un accessorio in velluto ben altre due volte in queste ultime settimane, facendo ancora una volta impennare le vendite degli accessori di questo tipo. È il caso dell’elastico di J.Crew con fiocco in velluto sfoggiato in occasione dell’incontro all’University College London: quell’elastico era utilizzato per chiudere una coda alta e mossa.

E di nuovo, al Leicester City Football Club, Kate sfoggia nuovamente un elastico a chiudere una nuova coda di cavallo, questa volta caratterizzata da un doppio nodo su se stessa, in una versione più pulita e rigorosa della precedente. Inutile dire che quello stesso fiocco è andato a ruba subito dopo, nel giro di pochissimo tempo. Ma se il look di Kate Middleton vi ha conquistate, si possono trovare on line numerose alternative, anche a prezzi abbordabilissimi.

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