È scientificamente provato: agli occhi blu e al nasino all’insù gli uomini preferiscono le gambe. Lo cantavano quasi 80 anni fa Enzo Aita e il Trio Lescano. Lo sostengono ancora oggi perfino i sociologi delle università più prestigiose del mondo. La silhouette dal fascino irresistibile dipende dallo “stacco di coscia”: qualche centimetro in più dal fianco al piede incide sulla bellezza. Considerato che la donna comune ha una lunghezza media di gambe pari a circa 73 centimetri, chi le ha più lunghe del 5 per cento è oltremodo fascinosa, in salute e fertile.
Non considerando il metro e 23 centimetri che ha fatto finire la modella brasiliana Ana Hickmann nel guinnes dei primati, erano un tesoro degno di assicurazione quelle di Betty Grable: la pin-up Anni 40, che insegnava Come sposare un milionario al fianco di Marilyn Monroe e Lauren Bacall, è stata la prima diva a salvaguardare le sue gambe. Una cifra da capogiro, per l’epoca: un milione di dollari. Hanno seguito il suo esempio anche Cyd Charisse, che nel 1952 le assicurò per cinque milioni di dollari, Mariah Carey, Heidi Klum e Taylor Swift, oggi. E pensare che in epoca Vittoriana la parola “gamba” era proibita tra gli esponenti della buona società, per paura di provocare disordini lussuriosi nei gentlemen inglesi.
Ah, le gambe: per otto donne su dieci, una vera ossessione. E, nel pieno del Festival di Cannes, quanto mai nel mirino di flash e zoom. Tra le protagoniste della 70esima edizione del festival del cinema, è gara di spacchi vertiginosi. A tutte le età, sempre e comunque. Alla facilità con cui Bella Hadid espone (ampi) centimetri di femore, risponde a testa alta la 70enne Susan Sarandon, che azzarda uno spacco a portafoglio di ben più di 10 centimetri sopra la coscia. Regola aurea a cui solitamente, dopo gli “anta” coviene attenersi.
I nemici dello spacco, infatti, sono tanti: dalle ginocchia non perfettamente tornite, alla tintarella non omogenea, ai polpacci troppo sviluppati o piedi non proprio da Cenerentola. Tralasciando infatti le fortunate protagoniste dei red carpet, a molte tocca ricorrere a cosmetici e centri estetici.
IN GAMBA, PRIMA DI TUTTO
Il gonfiore è la spia di un problema circolatorio che peggiora non appena il termometro sale. I cosmetici tonificanti effetto ghiaccio regalano alle gambe un sollievo immediato. Vale però la regola di giocare d’anticipo e fare prevenzione: muovendosi, poco ma spesso. Se siete al lavoro, cercate la mansione che faccia passare inosservata la ginnastica da ufficio e vi consenta di sollevare una gamba per disegnare con il piede dei piccoli cerchi: dieci in dentro e altrettanti in fuori. Volete rimodellare le gambe? L’ideale è usare la bicicletta, oppure la cyclette al chiuso, il nuoto e le sessioni di allenamento specifico in palestra.
GLI ALLEATI COSMETICI
La pelle di gambe e piedi ha bisogno di creme nutrienti: colpa della cute, povera di ghiandole sebacee. Nella scelta dei prodotti, preferite quello che contiene anche ceramidi, sono il “cemento” che lega le cellule fra di loro. Prima di scegliere il rimedio da applicare una volta al giorno, fate questa prova per capire lo stato di salute della vostra pelle: datele dei pizzichi e sollevatela leggermente. Se tende a raggrinzirsi, significa che la riserva d’acqua si è ridotta. «I migliori alleati contro la disidratazione cutanea sono gli acidi grassi omega 3 e omega 6, di cui sono molto ricchi pesci come il salmone, le sardine, il tonno e il merluzzo. Quattro porzioni a settimana sono l’ideale per garantire alla pelle idratazione ed elasticità» afferma il professor Antonino Di Pietro, dermatologo.
IL GIUSTO MASSAGGIO
Che sia drenante, nutriente o defaticante, prima di applicare la crema lavate le gambe e tamponatele (senza strofinare) con una salvietta, asciugate con cura anche gli spazi fra le dita dei piedi. Partite dalla pianta del piede, massaggiandola delicatamente con i polpastrelli e passate poi alla caviglia, risalendo fino alle cosce, con movimenti circolari. Sempre dal basso verso l’alto. In questo modo, si favorisce il drenaggio dei liquidi e i cosmetici penetrano più a fondo. Insistete sui punti in cui avvertite maggiore tensione (caviglie, ginocchia), fino a completo assorbimento. E ricordate: anche le gambe più belle del mondo passano in secondo piano se i piedi non sono curati.
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