I peli incarniti sono un classico dopo la depilazione. Compaiono quando questa non è stata eseguita nel modo corretto e si manifestano sulle gambe e sulle zone più soggette all’umidità, come ascelle e inguine. Per contrastarli e prevenirli è fondamentale l’esfoliazione, per eliminare le cellule morte superficiali che impiscono la fuoriuscita del pelo.
Peli incarniti, cosa sono e dove si sviluppano
«I peli incarniti crescono sotto pelle rimanendo occlusi da vari strati di cute», spiega Andrea Corda, Presidente Atar 22, azienda dietro al brand di cerette smart e delicate Wax&Be (a Milano, in via Via Carlo Botta, 1).
«Oltre a essere antiestetici, possono causare irritazioni, arrossamenti e infezioni, conosciute come follicoliti e cisti: in quest’ultimo caso, il pelo sottocutaneo genera una piccola pustola, tendenzialmente pruriginosa e a volte anche dolorosa, che nei casi più gravi dev’essere rimossa dermatologicamente».
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I peli incarniti si presentano maggiormente su determinate aree del corpo in particolare sulle gambe, sottoposte spesso a depilazione, e sulle zone di inguine, pube e ascelle, aree umide dove la traspirazione epidermica è più scarsa e la proliferazione batterica maggiore.
Le cause dei peli incarniti
Alla base del problema c’è quasi sempre la depilazione, soprattutto se eseguita con rasoi o epilatori elettrici.
I primi infatti nell’eliminare il pelo tendono a lasciare una piccola punta frastagliata di pelo sottocute che, crescendo, buca la pelle in maniera sbagliata. A causa della forte pressione esercitata sull’epidermide, l’epilatore elettrico invece tende a far rientrare sottocute il fusto che poi incarnisce.
«Attenzione anche all’uso della pinzetta, non sempre riesce a rimuovere completamente il pelo e quello che resta cresce lateralmente creando problemi», spiega l’imprenditore Corda.
Oltre alla depilazione, altre cause dei peli incarniti sono l’utilizzo frequente di abiti troppo aderenti, che non lasciano spazio alla crescita della peluria, e le impurità della pelle.
Guanto di crine, sale e scrub: ecco come toglierli
«I peli incarniti non diventati cisti, possono essere eliminati in modo facile e veloce. Il metodo più consigliato è l’epilazione brasiliana: si tratta di un vero e proprio trattamento epilatorio basato su formulazioni innovative e sicure; in pratica si scelgono differenti tipi di cera in grado di adattarsi alla pelle e alle zone da trattare, evitando quindi che resti una peluria indesiderata», spiega Corda.
Da non sottovalutare anche lo scrub, ottenuto da ingredienti naturali come la polvere di caffè o lo zucchero bianco che assieme all’acqua, agisce esfoliando accuratamente l’epidermide.
Perfetto anche il sale che, oltre ad avere proprietà lenitive e antinfiammatorie, se diluito in acqua e lasciato qualche minuto sulla zona interessata, disidrata la pelle aiutando la fuoriuscita del pelo.
In alternativa c’è il guanto di crine, dall’azione leggermente più intensa quindi non adatto alle pelli sensibili. Per la zona sensibile dell’inguine, si può anche mettere in infusione una bustina di camomilla per degli impacchi che favoriscano la fuoriuscita del pelo.
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