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World Vegan Day 2021, quando anche il beauty scopre la sua anima vegana

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Le premesse c’erano tutte: il 2021 sarebbe stato vegano. L’anno era iniziato con due iniziative sui social, #veganuary2021 e #veganuary che hanno registrato quasi cinquantamila visite: dedicare gennaio alla scoperta di un diverso stile di vita.

Ora, a quasi un anno di distanza, siamo pronti a celebrare il World Vegan Day il 1° novembre. Non una semplice attenzione in tavola, ma una vera e propria filosofia che abbraccia tutto, cosmesi compresa con il beauty vegano che diventa sempre più importante e richiesto.

Beauty vegano, la cosmesi attentissima all’ambiente

Non è una moda del momento, tutt’altro. La richiesta da parte del pubblico di prodotti sempre più attenti all’ambiente e agli animali è aumentata, soprattutto negli ultimi anni.

Una presa di coscienza maturata nel tempo. «Oggi i consumatori sono alla ricerca di prodotti che rappresentino i valori in cui credono. E così il lancio della nostra prima linea vegana riflette non solo questa nuova visione ma anche la direzione del nostro brand nel futuro» Rocky af Ekenstam Brennicke, Brand & Creative Director di & Other Stories.

La rivoluzione vegan della bellezza

Una svolta, quella del beauty verso il mondo vegano, particolarmente sentita soprattutto in Nord Europa; non a caso Lotte Tisenkopfa-Iltnere, fondatrice di Mádara Cosmetics afferma: «La Lituania è un territorio completamente verde, è normale avere un rapporto stretto con la natura e prendersene cura. Per questo tutti i nostri prodotti, tranne un paio che contengono lanolina e cera d’api, sono tutti certificati vegani». 

Un approccio che col tempo sta conquistando anche il Sud Europa «Nel 2020 abbiamo inaugurato una nuova era per Nuxe con la linea Bio. Il nostro primo obiettivo non solo è stato quello di ridurre la presenza di acqua nelle formule ma anche di controllare l’origine geografica delle piante, così da combattere la biopirateria. 

Scegliere produttori locali e filiere biosostenibili che utilizzano tutte le ultime tecnologie green, oltre a studiare formule senza ingredienti di origine animale o testati su di essi così da essere registrati alla The Vegan Society» spiegano da Nuxe. 

Cosa vuol dire cosmesi vegana

Ma cosa vuol dire quindi beauty vegano? «Cosmesi vegana non vuol dire soltanto utilizzare ingredienti esclusivamente naturali o organici, purché non di origine animale. Nelle formulazioni vegan sono infatti presenti anche quelli di origine sintetica» spiega Lotte Tisenkopfa-Iltnere.

Si tratta di chimica green, ovvero creare formule “verdi” che evitano un impatto negativo sull’ambiente, per questo sono biodegradabili e riducono l’utilizzo di sostanze inquinanti. Una scelta che, oltre all’ambiente, fa bene anche alla pelle e ai capelli: gli attivi, i minerali e gli antiossidanti presenti nelle formule infatti agiscono combattendo tutte le problematiche classiche ma in maniera più delicata.

«Eliminando infatti gli ingredienti non solo di origine animale, ma anche tutti quelli nocivi per la pelle, la cosmesi vegana è particolarmente indicata per pelli sensibili e reattive, ma non solo: gli attivi vegetali sono un’ottima fonte di vitamine, minerali e antiossidanti, indispensabili per mantenere la pelle sana e giovane più a lungo» precisa Chiara Cesaro, Beauty Expert delle Profumerie Douglas.

Certificati green: USDA, ECOCERT e COSMOS

Un sostegno all’ambiente che passa anche dai packaging, creati con materie prime riciclate e riciclabili all’infinito.

«Per i nostri vasetti utilizziamo vetro riciclato e per la produzione di quelli da 50ml, abbiamo una riduzione del 30% dell’impatto sul cambiamento climatico rispetto al vasetto tradizionale» raccontano gli esperti di Nuxe e a cui fa eco Grace Min, fondatrice del luxury vegan brand Dear Dahlia.

«Un altro impegno, fondamentale, che ho preso è quello con l’ambiente. Invece di fare affidamento soltanto su ingredienti facilmente accessibili, innoviamo continuamente e consapevolmente, impiegando ingredienti biologici a base di minerali e vegetali certificati da USDA, ECOCERT e COSMOS»

Ridurre anche le emissioni di CO2

Ma anche «tutte le emissioni di CO2 causate durante la nostra produzione e l’assemblaggio sono controllate.

Per compensare piantiamo ogni anno in Sud America tanti alberi quanto è grande l’emissione di carbon footprint (parametro che viene utilizzato per stimare le emissioni gas serra causate dalla produzione di un prodotto, ndr)» precisano da Maria Nila, azienda svedese di haircare 100% vegana e cruelty-free e che in occasione del World Vegan Day donerà il proprio aiuto in difesa dei bradipi, migliorando le loro condizioni di salute così che possano essere rilasciati in libertà.

Cosmesi vegana, come riconoscerla e sceglierla

Una nuova cosmesi dunque, che necessita anche di un nuovo linguaggio. Diciture come “vegan”, “veganOK” o “V” hanno fatto la loro comparsa sui pack e sono la testimonianza della nascita di un nuovo e preciso linguaggio.

Se vegano e cruelty-free vanno sempre a braccetto, infatti un prodotto vegano non è mai testato sugli animali, non è detto il contrario: “cruelty-free” non è sinonimo di vegano, in quanto in una formulazione cruelty-free possono esserci ingredienti di origine animale.

Una caratteristica quest’ultima che è diventata imprescindibile per i consumatori: un sondaggio condotto da Foreo, brand svedese dedicato alla skintech, ha infatti dimostrato che il 62% ricerca sui pack questa dicitura, tanto da averla posizionata al primo posto tra i requisiti che la cosmesi del futuro dovrà avere. Accanto anche “natural certified” che certifica la presenza di non meno del 95% di ingredienti di origine naturale. 

Come stimolare la clientela al beauty vegano?

«Affinché per il cliente sia più semplice fare delle scelte consapevoli, stiamo esaminando la possibilità di calcolare l’impronta di carbonio di ogni nostro prodotto» spiegano Booming_Bob, brand di Malmö che sostiene il WWF e crea linee botaniche per la cura della pelle, completamente prive di acqua e a basa di oli, cere ed estratti nutrienti.

Mentre Foreo ha assecondato le richieste della clientela che ha voglia di una skincare routine più naturale e “casalinga”, come dimostra l’aumento del 233% delle ricerche fatte online dagli utenti.  Da poco ha lanciato Imagination, la base beauty vegana per creare una maschera viso fai-da-te aggiungendoci ingredienti freschi come miele, yogurt o avocado, che si hanno in casa.

Iniziative, attenzioni e innovazioni che la cosmesi ha abbracciato e sta abbracciando per prendersi sempre più cura del Pianeta. 

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