Bella l’estate. Peccato che spesso lasci degli spiacevoli ricordi sul nostro viso. Si chiamano macchie solari e sono il frutto per lo più di un’errata esposizione solare. Ci sono macchie e macchie però, alcune di queste si possono risolvere con l’aiuto dei cosmetici, su altre nulla può se non l’intervento di un medico specifico. «Tutto sta a capire con che tipo di macchia si ha a che fare e com’è la pelle in questione» commenta la dermatologa Mariuccia Bucci.
Quali sono i trattamenti più risolutori? «Esiste la possibilità con alcuni tipi di laser e di luce ultrapulsata, di eliminare molte macchie e attenuarne altre».
Laser e luce pulsata: le differenze
Con la luce pulsata, il dermatologo tratta la pelle con “lampi” di luce ad alta frequenza, attraverso una lampada allo xeno.
I laser, invece, utilizzano un singolo raggio di luce con una specifica lunghezza d’onda capace di esfoliare i depositi di pigmento (melanina) o di vaporizzare gli strati esterni della pelle iperpigmentata e la sua azione può rimuovere totalmente o anche solo schiarire le macchie.
Il laser più utilizzato è lo Q Switched che funziona per “abrasione” del pigmento rimuovendo lo strato superficiale della pelle contenente i pigmenti responsabili della colorazione bruna.
Il Laser CO2 invece agisce su due fronti: da un lato corregge le pigmentazioni della cute (macchie solari e senili) dall’altro contrasta gli inevitabili effetti del tempo, come rughe e lassità.
Attenzione al melasma, no al laser
Se con alcune macchie, laser e luce pulsava sono sufficienti, in caso di melasma invece queste soluzioni possono addirittura peggiorare la situazione: «Il melasma è un’iperpigmentazione della pelle che si manifesta con la comparsa di macchie di colorito variabile dal marrone chiaro al marrone scuro, localizzate nella maggior parte dei casi alla fronte, alla regione zigomatica e al labbro superiore» commenta la dottoressa Luigia Panariello.
«L’origine e la causa non sono ancora ben note ma di certo giocano un ruolo predisponente fattori come esposizione al sole, alterazioni ormonali (come quelle che si verificano in gravidanza o durante terapia con pillola anticoncezionale), predisposizione genetica».
Dermamelan, la soluzione al melasma
Un trattamento che si è dimostrato particolarmente efficace sul melasma è Dermamelan. «Agisce su tutte le fasi del processo di iperpigmentazione» rivela sempre la dott.ssa Panariello: «in pratica inibisce la melanogenesi (ovvero la produzione della melanina) all’interno del melanosoma; blocca il trasferimento dei melanosomi ai cheratinociti, le cellule che costituiscono l’epidermide e induce la desquamazione dello strato corneo, che è lo strato più superficiale della nostra pelle».
In cosa consiste? «Il trattamento si svolge in due fasi: la prima presso lo studio medico e la seconda domiciliare. In studio la pelle del viso viene prima preparata con una soluzione sgrassante. Successivamente lo specialista applica la Dermamelan ® mask, il cui tempo di posa varia in base al fototipo del paziente e al tipo di pelle».
Poi, il trattamento a casa: «Quarantotto ore dopo la rimozione della maschera, il paziente inizierà ad applicare il Dermamelan ® treatment, seguendo le indicazioni del medico, per circa 6 mesi. Fondamentale e imprescindibile è l’utilizzo della crema solare con spf50+ per tutta la durata del trattamento e anche successivamente per prevenire l’insorgenza di nuove macchie».
Già durante le prime settimane si avranno risultati visibili, le macchie inizieranno a schiarirsi, la grana cutanea migliorerà e la pelle apparirà più luminosa, grazie anche ad un’azione anti-age».
L’azione dei peeling
Sulle macchie solari e sul melassa di tipo epidermico (non profondo) funzionano anche i peeling a base di acidi esfolianti.
I protocolli più gettonati sono due, come spiega la dottoressa Bucci: «Il Jessner Peel (a base di resorcinolo, acido salicilico e acido lattico in etanolo) ha dimostrato di essere un efficace peeling per il melasma epidermico.
Oppure l’Hollywood Peel, l’applicazione sulla pelle di un gel contenente microparticelle di carbonio e nel passaggio successivo con luce laser a basse energie. L’integrazione fra gel, pelle e laser conferisce alla pelle un aspetto compatto e luminoso».
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