Millenario, aromatico e ricco di proprietà benefiche, il tè è da sempre ingrediente di bellezza in cosmesi e fonte di benessere. Da bevanda antica e tradizionale, protagonista anche dei tea time più famosi dal Giappone all’Inghilterra, il tè è anche ingrediente molto ulitizzato nello skincare e nella profumeria grazie alle sue proprietà antiossidanti e alle sue infinite qualità.
La bevanda dell’eterna giovinezza
Seconda bevanda al mondo dopo l’acqua, il tè ha una tradizione millenaria che risale agli antichi monaci cinesi che lo diffusero in Giappone e in Corea. Giunto in Europa grazie alle vie commerciali segnate dai portoghesi, era considerato la bevanda dei nobili e della borghesia a causa degli alti costi. Bevuto inizialmente dopo il pasto, la sua degustazione principale è poi scivolata poi alle 5 del pomeriggio.
Presente in molte tipologie provenienti da differenti paesi del mondo, tra cui l’India e il Kenya, il tè è conosciuto fin dall’antichità per le sue proprietà anti-age: ricchissimo infatti di flavonoidi, presenti soprattutto nella qualità verde e nera, aiuta a contrastare la diffusione dei radicali liberi; non solo, ma ha anche benefici cardiovascolari. Le qualità O’olong e Pu’Er sono adatti anche per contrastare l’obesità: il tè ha infatti zero calorie e grassi.
Perché è utilizzato nello skincare
Ricchissimo di proprietà benefiche anche per la pelle, il tè aiuta a rinforzare le difese epidermiche e riparare dallo stress ossidativo causato da fattori esterni come raggi UV e inquinamento ambientale e sono molto i marchi che l’hanno scelto per le loro formule skincare.
In particolare, Cha Ling, brand franco-cinese, è nato proprio per esaltare le infinite proprietà di questo arbusto. Proveniente dalla provincia dello Yunnan, uno dei polmoni verdi della Cina e dove si trovano piante antiche anche di 5000 anni, il marchio ha fatto sue le proprietà benefiche del tè Pu’er creando una linea cosmetica con solo questo ingrediente. Ma l’esperienza di Cha Ling non è l’unica.
Italianissimo, infatti, c’è Teaology: «Il tè fa parte della mia vita. Lo bevo da sempre, al posto del caffè che, non so per quale motivo, non mi è mai piaciuto. Ho scoperto che, sotto forma di estratto o di olio, il tè veniva impiegato come ingrediente nei cosmetici perché è uno dei più potenti antiossidanti presenti in natura, aiuta cioè a contrastare i processi di ossidazione cellulare e quindi anche l’invecchiamento della pelle» ci ha raccontato in un’intervista la fondatrice del brand, Cecilia Garofano.
Profumo di tè
Fresco e aromatico, la nota olfattiva di tè è protagonista anche di molte fragranze adatte soprattutto all’estate. Versatile, è un ingrediente che si ripropone ciclicamente: il primo a utilizzarlo è stato il naso Jean Claude Ellena all’interno del suo Thè Vert di Bulgari del 1992, una fragranza delicata e unisex che richiama all’intimità e ai gesti lenti della cerimonia del tè orientale.
Benché questa qualità sia la più diffusa nella profumeria, negli anni i creatori di fragranze hanno sperimentato anche le altre: intenso e opulento, il tè nero è esaltato soprattutto da note floreali altrettanto importanti come la rosa damascena e la magnolia ma anche dalle spezie come il cumino e dalle resine come l’oud.
Elisir di lunga vita e proveniente dall’Himalaya, leggenda vuole che i fiori di tè bianco sboccino a contatto con l’acqua da qui l’utilizzo di note acquose, come l’artemisia, che lo esaltano. Molto più recenti sono il tè rosso e quello blu, il primo di origine sudafricana è molto sensuale mentre il secondo è la qualità Oolong, un semifermentato molto raro dalle foglie blu e, non a caso, affiancato nelle piramidi olfattive da note dello stesso colore come lavanda, iris e violetta.
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