Per noi che amiamo la letteratura, una “macchia” non è mai un’innocente discromia. Abbiamo letto troppe volte che «la reputazione non deve avere una macchia». Sappiamo che la macchia è «la colpa inconfessabile». Che i cavalieri sono, per definizione, «senza macchia». Le donne che leggono libri sono fatte così, ci sono parole che le allarmano a prescindere. Perciò, quando ci spunta sulla pelle una macchia da sole, possiamo farne una tragedia scespiriana. È il senso di colpa che ci frega. Pensiamo subito che, per pigrizia, non ci siamo ripassate abbastanza spesso la protezione 50, che per leggerezza o vanità di un po’ di abbronzatura, non abbiamo usato la 100. Ma le macchie solari arrivano comunque e per colpa non nostra, ma di creme, profumi o farmaci che reagiscono ai raggi solari, e a volte è un tema di ormoni. Vengono a tutte, compaiono anche sulla fronte della divina Julianne Moore (56 anni, nella foto, al Festival di Cannes). Arrivano e vanno via, purché trattate con le apposite creme e con la dovuta costanza. Non sono tragedie, ma piccoli drammi a lieto fine, volendo.
1 Crème Solaire Anti-Rides 50 Uvb-Uva: per le pelli intolleranti, ha una texture fine e fondente, e non unge. Clarins 28 €.
2 Stick Viso e Corpo Spf 50+ è l’ideale per le parti più sensibili di viso e corpo, come labbra, nei e cicatrici. Mediterranea 6,50 €.
3 Photo Regul 50 uniforma l’incarnato e corregge le irregolarità pigmentarie: macchie meno visibili. Institut Esthederm 79,50 €.
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