Probabilmente chiamarsi Coppola significa avere un destino segnato. Ma la passione di Monica è iniziata quando era ancora una bambina. Così, nel 1979, iniziare a lavorare con il padre Aldo Coppola, nell’atelier di Milano, è stato più che naturale. Invece, le collaborazioni con i più grandi fotografi di moda per realizzare, come hair stylist e make up artist, le copertine di testate internazionali sono state una conquista. Oggi, Monica organizza seminari e insegna in tutta Italia, per stimolare la creatività degli hair stylist e portarli a riconoscere la femminilità, lavorando sull’autostima e sulla comunicazione creativa.
Lei sostiene che nello styling bisogna liberare il femminile. Che cosa significa, praticamente?
Significa innanzitutto donare individualità a ogni donna, rispettando i suoi canoni estetici, la tipologia del capello, la sua personalità. E poi significa creare uno styling all’insegna della praticità: questa è la vera libertà. La libertà di poter essere sempre indipendente gestendo la propria capigliatura da sola. In ogni acconciatura dovrebbe esserci non soltanto una valenza estetica, ma anche quella tecnica che permette a ognuna di sentirsi più libera.

Monica Coppola, in passato, ha brevettato il “Sound Cut”, taglio scalato (perfetto) eseguito facendo indossare le cuffie.
Ha ancora senso parlare di trend? Oppure ogni donna crea il suo al di là dalle stagioni?
I trend sono stati superati, si va oltre. Perché ce ne sono troppi e perché, oggi, si tende ad affermare la propria personalità. Le lunghezze, invece, possono fare tendenza. C’è la stagione del corto, il momento del medio che arriva alle spalle. Ma poi, singolarmente, una persona veramente libera cerca sempre di trovare la propria identità.
E il colore fa tendenza?
Noi lo usiamo come se fosse una virtuale chirurgia estetica. Il colore può aprire un volto, renderlo più giovane. Oppure dare più forza al taglio.
Quando l’hair styling diventa magia?
Quando permette di creare un’identità femminile capace di far ancora sognare. E quando riesce a raccontare una storia, una favola, un momento storico. Allora diventa puro spettacolo.
Invito dell’ultimo momento: che cosa fare per “tirarsi su” da sola?
Con i capelli lunghi, una coda alta o uno chignon. Con i capelli corti, e un buon taglio, è sufficiente lasciarli naturali. La lunghezza media si può invece raccogliere morbida, alla Brigitte Bardot, accessoriandola con pettinini, bandana e fermagli.
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