Imprecisi, imperfetti, selvaggi. I raccolti più interessanti delle passerelle autunno-inverno rivisitano i classici con intrecci casuali e scombinati come rami d’autunno, contorti su se stessi e ricchi di ciuffi liberi sul viso. Il risultato? Teste “disfatte” ma di inaspettata eleganza.
Un po’ rock, un po’ dark, le acconciature “esplose” sono una originale reinterpretazione dei soliti chignon. Qualche esempio: un intreccio di ciuffi e fermagli gioiello si trasforma in un look magico da fata dei boschi, da Alexander Mc Queen (idea di Guido Palau per Redken). Da Alberta Ferretti, il mezzo raccolto è disfatto dal sonno: perché anche le principesse delle fiabe si svegliano in ritardo. Gli chignon alti lasciano libere le punte dei capelli, che si trasformano in ciuffi e frange scompigliate (Giamba, Sibling, Isabel Marant) oppure arricciate (Giorgio Armani), da far ricadere in avanti sul viso. Da Costume National due code annodate si trasformano in una cresta a nodi con ciuffo neo grunge sulla fronte (by James Pecis per Moroccanoil).
Sul retro, via libera alla fantasia: anche il più classico dei raccolti a nodo o a banana Anni 60 non è più così bon ton, se si aggiungono treccioline ribelli che ricordano piccoli rampicanti, come da Marco De Vincenzo (firma il look Pierpaolo Lai per L’Oréal Professionnel). E, a tema “woody hair”, c’è anche la soluzione in passerella Kairouz: le lunghezze si attorcigliano sulla testa e risalgono verso l’alto, come rami di un rampicante. Chic anche per una grande soirée.
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