Combattere il grande caldo con fragranze esotiche? Perché no! Soprattutto se sono i profumi tropicali: ne basta un solo spruzzo per essere trasportati su spiagge immacolate, tra acque cristalline e fresche ombre sotto le palme. Mango, papaya ma anche fiori bianchi compongono le piramidi olfattive di queste creazioni di viaggi olfattivi. Anche, e soprattutto, se si è ancora in città.
Profumi tropicali, golosi viaggi olfattivi
Veri e propri biglietti metaforici di sola andata per le mete più esotiche al mondo, i profumi tropicali soddisfano appieno la voglia di vacanza quando ormai caldo e città iniziano a stare stretti. Sono forse le fragranze più divertenti da creare per i nasi proprio perché evocano la spensieratezza, la voglia di relax e di avventura che accompagna l’estate.
Profumi tropicali, in foto Natasha Poly (@natasjapoly Instagram)
Quasi “scanzonate”, queste fragranze sono perfette per essere indossate quando le città iniziano a svuotarsi, il ritmo rallenta e la voglia di partire è all’apice.
Adatte per il giorno e la sera, c’è però una differenza: tendenzialmente, le fragranze tropicali a base di frutti sono perfette per il giorno, più spiritose e divertenti, quelle invece con i fiori sono ideali per la sera perché più conturbanti, morbide e a tratti sensuali.
L’accordo più ricercato? Fiori bianchi, cocco e vaniglia, un mix che richiama non solo le atmosfere vacanziere ma soprattutto l’aroma delle protezioni solari e della pelle baciata dal sole.
Agrumi e cocco, note super star
L’aumento delle temperature spinge a ricercare la freschezza, anche in profumeria. Che si traduce nelle note agrumate, usate abbondantemente. Limone, pompelmo, bergamotto e soprattutto lime non solo richiamano subito alla mente i risvegli estivi a pochi passi dal mare, ma donano la piacevolissima sensazione di freschezza.
Accanto, le note marine e iodate, un vero e proprio effetto splash nel mare.
Accanto il cocco, frutto tropicale per eccellenza molto divertente. Dall’aroma rotondo, richiama immediatamente la classica spiaggia caraibica e dona un che di dolce ma non stucchevole alla fragranza. Presente anche il suo latte, spesso esaltato da zucchero di canna e rum, che donano maggiore morbidezza con un tocco di asperità alla creazione.
Se invece si cerca una creazione ironica, le note di mango, ananas e papaya sono le più adatte. Per vere e proprie macedonie estive.
Vaniglia, alla ricerca di sensualità
Nei profumi tropicali l’esotica vaniglia, originaria di moltissime isole sparse per gli oceani, è la nota ideale non solo in inverno per il suo calore ma anche in estate.
Le più pregiate sono la varietà Bourbon e quella di Tahiti. La prima è coltivata in Madagascar, che detiene il primato mondiale nella produzione, e nell’arcipelago delle Mascarene, in particolare sull’isola di Rèunion, un tempo chiamata Bourbon, da cui deriva il nome. Questa particolare variante si distingue per la sua secchezza, a differenza di quella di Tahiti più zuccherina, tanto da richiamare alla mente il sapore della prugna o del pan di spezie, e corposa, dalla produzione limitata.
Qualsiasi tipologia si scelga, la vaniglia è soprattutto una nota sensuale, non è un caso infatti che nel ‘700 era considerata un potente afrodisiaco. Il merito è della sua avvolgenza che coinvolge anche gli altri ingredienti della piramide olfattiva rendendoli più morbidi ma soprattutto intriganti.
Fiori bianchi, l’aroma del paradiso
Ylang-ylang, gelsomino, meglio se indiano o egiziano, frangipane fino al polinesiano tiaré. Fiori intensi, profumatissimi, presenti nei giardini tropicali, veri e propri Eden. Anch’essi morbidi nella resa, quasi lattiginosi in alcuni casi, sono forse le note olfattive più illusorie: riescono infatti a creare la sensazione di essere trasportate nell’aria dalla brezza marina.
Il merito di questo particolare effetto è delle note che le accompagnano, quelle marine e il sentore di sabbia. In particolare quest’ultimo, è un accordo olfattivo di la vaniglia, la fava tonka e il legno di cedro che ricrea la sensazione della sabbia calda e della pelle abbronzata.
Le note di fiori bianchi sono più complesse rispetto a quelle fruttate e danno il meglio di sé la sera, momento ideale non solo per ricreare l’illusione di brezza estiva ma perché esaltano l’odore naturale della pelle baciata dal sole.
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