Un’imperatrice rivoluzionaria, moderna e più vicina alla realtà: così Sissi, la serie Tv tedesca in sei episodi diretta da Sven Bohse e con protagonista Dominique Devenport, di cui martedì 11 gennaio andrà in onda l’ultima puntata su Canale 5, era stata annunciata al pubblico.
Sissi: il romanzo vince ancora sulla realtà
Di aderenza storica, in realtà, c’è ben poco, soprattutto in tanti piccoli dettagli che ancora una volta hanno romanzato la figura della penultima imperatrice d’Austria; il suo mito, cementatosi nel tempo anche grazie alla trilogia cinematografica di Ernst Marischka con Romy Schneider e Karlheinz Böhm, non riesce a far emergere la vera Lisi, come veniva soprannominata in famiglia.

Sissi – Dominique Devenport
Nessuna prostituta tra le amicizie della vera Sissi
Tralasciando le cavalcate romanzesche in abiti di tulle (per quanto anticonformista, la vera Sissi cavalcava all’amazzone e con abiti adeguati, come tutte le donne del suo rango) a destare sorpresa e una certa curiosità nella serie è stata soprattutto la figura di Fanny, la prostituta che Sissi fa entrare a corte spacciandola per una duchessa. Un personaggio di fantasia: quale ragazza di buona famiglia, del resto, sarebbe andata da sola in un bordello per chiedere lumi sui segreti del sesso?

Il suo nome, tuttavia, rimanda a una figura realmente esistita, Franziska Rösler (alcune fonti riportano Angerer come cognome da nubile, ma non c’è certezza assoluta per l’uno o per l’altro, ndr) Feifalik, per tutti Fanny, appunto, la parrucchiera dell’imperatrice, oltre che sua fidata confidente.
Franziska Rösler Feifalik, la storia della vera Fanny
Di umili origini, figlia di un’ostetrica e di un parrucchiere di Spittelberg, un quartiere di Vienna, Fanny aveva imparato i segreti del mestiere dal padre e aveva iniziato a lavorare come guardarobiera e parrucchiera nei teatri della Capitale austriaca. Un lavoro molto apprezzato dalle attrici dell’epoca: da Maria Geistinger a Pauline Lucca fino a Katharina Schratt tutte volevano essere pettinate da Franziska prima di andare in scena. La sua maestria con le acconciature era proverbiale, tanto che ben presto ebbe un posto fisso al Burgtheater, il teatro di corte, tra i più importanti della città. Fu proprio durante uno spettacolo che l’imperatrice notò la bellissima acconciatura realizzata per l’attrice Helene Gabillon. Di lì il passo fu breve. Sissi si informò su chi fosse l’artefice di tanto splendore e trattò personalmente con Franziska fino a nominarla sua parrucchiera personale.
Una giornata intera per lavare i capelli, tre ore per acconciarli
Una popolana scelta personalmente dall’imperatrice per lavorare a corte: una storia che, se non fosse vera, potrebbe tranquillamente assumere i contorni di una favola. L’assunzione di Fanny all’epoca fece molto scalpore, tanto che il 23 aprile 1863 ne dette notizia anche il Wiener Morgen Post, rivelando il compenso pattuito: 2000 fiorini annui, la stessa paga di un docente universitario. Vent’anni, coetanea dell’imperatrice, di bell’aspetto (Sissi adorava le persone belle, tanto da avere quello che chiamava “album di bellezza”, con ritagli di persone che corrispondevano al suo ideale estetico) Fanny impiegava circa tre ore ogni mattina per pettinare i capelli della sovrana, lunghissimi.

Sissi in un dipinto del 1846, olio su tela (Photo by Imagno/Getty Images) [Kaiserin Elisabeth. Gemaelde. 1846.]

Elisabetta d’Austria in un ritratto di Franz Xavier Winterhalter (1805-1873) (Photo by Fine Art Images/Heritage Images/Getty Images)
Fanny, il “doppio” dell’imperatrice
La vicinanza tra le due donne divenne, inevitabilmente, anche amicizia, tanto che Sissi utilizzava Fanny come suo “doppio”, specie all’estero, dove non era sempre immediato riconoscerla. Nel 1885, ad esempio, a Smirne, la parrucchiera prese il posto di Sissi per ricevere gli omaggi dei dignitari della città, mentre la sovrana faceva la turista in incognito. Un legame fortissimo, quello tra le due, che non si interruppe nemmeno quando Fanny sposò il banchiere Hugo Feifalik.
Secondo l’etichetta di corte avrebbe dovuto lasciare il suo impiego, perché solo a donne non sposate era concesso di servire la sovrana, ma Sissi trovò un’occupazione anche per lui, evitando di perdere l’amica. Feifalik ebbe una gloriosa carriera: fu prima segretario personale dell’imperatrice e dopo aver ricoperto altri ruoli divenne tesoriere dell’Ordine della Croce Stellata, Ordine cavalleresco femminile in cui le donne di Casa Asburgo ricoprivano ruoli centrali.
Fanny, a differenza di quanto avviene nella serie Tv, dove muore impiccata, avrebbe lasciato la corte imperiale solo nel 1898, dopo l’assassinio di Sissi. Un sodalizio tra donne che di convenzioni ne ha sfidate tante, una storia che non ha nulla da invidiare alla finzione.
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