
Se è vero che ogni emozione si legge sulla pelle, quella di Federica Pellegrini, quasi struccata sotto la nuova frangetta, sembra parlare di grande serenità. Dopo il record storico nazionale di cinque Olimpiadi, la stella del nuoto italiano è pronta a uscire dall’acqua e ad aprirsi, a 33 anni, a un mondo di nuove opportunità.
L’impegno come membro del Comitato Olimpico Internazionale, nonché del Consiglio Nazionale del Coni, la terrà ancora ben legata al mondo dello sport. Ma per la regina dei 200 metri, il nuovo vero impegno è riorganizzare il tempo. Non solo quello del countdown alle nozze con il fidanzato Matteo Giunta, ma anche quello per sé. E da nuova testimonial beauty per Yves Rocher, ha già un’idea su dove incominciare.
Federica Pellegrini, volto skincare Yves Rocher
Se la sua pelle da campionessa potesse parlare, cosa ci direbbe?
Che oggi siamo felici, ma che in passato abbiamo litigato. Da ragazza, fino ai 20 anni, ho sofferto di acne, qualche cicatrice è pure rimasta. La mia pelle porta i segni di ciò che siamo state: tutta la vita in acqua, almeno cinque ore al giorno. Il problema è sempre l’idratazione, soprattutto profonda, contro il cloro, lo stress dei viaggi e delle competizioni… Credo che oggi direbbe che le devo delle cure indietro!
Sta cercando di recuperare del tempo, in generale?
Forse sì. Per quanto riguarda la mia pelle, non parto da zero grazie a mia madre, che mi ha sempre obbligata a utilizzare sieri e creme, pochi ma buoni ed efficaci. Per quanto riguarda la cura di “me Federica”, diciamo che sono appena uscita dal mio elemento vitale. Io che sono un “pesce”, ho pensato potesse mancarmi l’ossigeno. Invece, ne sto scoprendo di nuovo.
In che senso, quando le manca, cosa fa?
Torno in acqua, ma non in vasca. Anzi, a casa e mi faccio una bella doccia, in silenzio. Nel limite del possibile con quattro cani… È la mia bolla di ossigeno quotidiana. Sono stata spesso sola con me stessa, in tutta la mia carriera, alla massima potenza poi durante le gare. E da sola, ritrovo me stessa.
La vediamo nella sua sua prima campagna skincare, per Yves Rocher Elixir Botanique. Esiste per lei un elisir di bellezza?
L’elisir di bellezza se esiste se ci credi, come tutto. Io sicuramente credo nella forza della natura, anche applicata alla cura di sé: per mesi ho provato in anteprima la nuova linea Yves Rocher Elixir Botanique, mi sono studiata la storia dell’azienda, una società benefit impegnata anche per l’ambiente, per il futuro. Le buone premesse ci sono. Poi, come sempre, serve costanza, impegno, anche nelle piccole cose. Anche nel prendersi cura di se stessi. Impegnarsi, fa. Dà risultati, ne ho avuto l’esempio con la disciplina che ho dovuto dedicare alla mia carriera. L’elisir è già in noi. Così voglio credere!

La linea skincare Yves Rocher Elixir Botanique 100% vegetale ossigena, idrata e fortifica la pelle con due attivi “terra e oceano”: Nasturzio da agroecologia, super ossigenante, e Microalga Tetraselmis eco-coltivata al largo delle coste bretoni, detossinante.
In questa linea skincare è basata su attivi che provengono dall’acqua e dalla terra: c’è qualcosa di questi elementi anche in lei?
Dell’acqua il dinamismo, il continuo flusso di energie. Sono una che è sempre andata veloce… Invece, finora, della terra ho avuto la tenacia. Ora forse ne scoprirò la stabilità?
Matrimonio in vista, grandi cambiamenti alle spalle: come si vede, in un futuro prossimo?
Ad oggi sono molto felice delle scelte che ho fatto, di quello che ho raggiunto, se guardo indietro. Sono circondata sia di amicizie che di persone che di impegni positivi. Entro in un nuovo capitolo di vita, tutto da scrivere. Però sono serena, e spero di veda anche fuori, sotto la frangetta. Con i capelli cambio spesso, mi diverto a giocare.. Però si dice che la pelle non mente, non nasconde emozioni. Ecco, spero basti guardare quella!
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