Quantcast
Channel: Bellezza e Beauty – iO Donna
Viewing all articles
Browse latest Browse all 6368

Skin Positive: la nuova tendenza è amare se stesse, senza filtri.

$
0
0

La pelle perfetta non va più di moda sui social: merito della skin positivity, movimento e hashtag nato su Instagram che sta aiutando le donne, specie le giovanissime, ad una più serena accettazione di sé. Alla base, la consapevolezza che la perfezione non esiste e che, cosa ben più importante, non ce n’è alcun bisogno.

Skin positivity, l’accettazione di sé oltre i canoni di bellezza tradizionali

A sostenere il concetto, tante famose, sempre più serene nel mostrarsi al naturale senza filtri e fotoritocco, per anni alleati di visi perfetti, luminosi e omologati.

All’ultimo Festival del Cinema di Venezia, ad esempio, Giulia De Lellis ha sfilato sul red carpet con la sua acne; Così, prima di lei l’avevano mostrata senza remore Aurora Ramazzotti: «non combatto più con lo specchio» e la giovane attrice e conduttrice e Matilda De Angelis.

«Volevo condividere questa piccola verità forse per sentirmi più forte, forse per accettarmi meglio. Le nostre paure ci possono paralizzare o possono diventare una grande forza, sta a noi scegliere la strada», le parole dell’attrice, diventano esempio dell’accettazione di sé e supporto per tante ragazze nella sua stessa situazione.

Skincare autunnale con ingredienti di stagione

Le donne non si sentono ancora a proprio agio nella propria pelle

Nascondere e coprire, insomma, non va più di moda. L’unica strada è prendersi cura della propria pelle rivolgendosi solo al dermatologo, perché ogni caso è a sé e le imperfezioni possono essere scatenate da cause diverse, che spaziano dagli squilibri ormonali allo stress.

Nonostante questa nuova consapevolezza, tuttavia, c’è ancora molta strada da fare. Secondo un’indagine dell’azienda beauty tech Eco Bio Boutique, che ha coinvolto oltre mille persone tra i 18 e i 55 anni, di cui il 95% donne, solo il 33% si sente a proprio agio con la propria pelle.

Acne, brufoli e cellulite: le imperfezioni che “preoccupano” di più

Tra gli inestetismi che creano più disagio, sempre secondo l’indagine di Eco Bio Boutique, per il 60,8% degli intervistati sono proprio i brufoli e l’acne a creare imbarazzo, seguiti dalla cellulite al 41,5%.

Per il 30%, invece, a creare insicurezza sono scarsa tonicità, smagliature per il 28.2%, vene varicose per il 20.3%, rughe per il 16.9% e cicatrici per il 16.4%. Segue l’invecchiamento, con il 15.6%.

Quanto pesa il giudizio degli altri?

Rassegnarsi, però, non è la via preferita dalla maggior parte delle persone, sempre più attente alla cura della propria pelle.

L’87,9% delle donne intervistate, infatti, si cura con trattamenti cosmetici, mentre solo il 4% opta per l’utilizzo di tecniche come laser e chirurgia estetica.

Resta alta l’importanza che si attribuisce all’opinione degli altri, e i social in questo non aiutano, nonostante gli esempi positivi delle famose. Molte donne non si sentono rappresentate da un mondo in cui filtri e fotoritocco ancora imperano, vivendo i social come una limitazione della propria libertà, tanto da considerare l’idea di farne a meno.

Skin positivity: l’impegno delle aziende

Un’influenza, quella di Instagram e degli altri social network, che può diventare fonte di impossibili confronti per persone già insicure che hanno un rapporto poco sereno con la propria pelle e la bellezza. Lo hanno capito anche le aziende beauty, sempre più orientate verso la skin positivity e propense a cambiare passo.

C’è chi ha creato filtri per mostrare le cose sotto un altro punto di vista, come SVR, che con il suo “Superfections“, per Instagram, legge i difetti trasformandoli in qualcosa di diverso. Le macchie scure sono tipiche delle “sun lovers”, le rughe sulla fronte sono sinonimo di pensieri profondi e le occhiaie di una notte all’insegna del divertimento.

Credits: Instagram @laboratoiresvr_italia

Testimonial beauty, donne vere e naturali

Anche sul fronte delle testimonial le cose stanno prendendo una piega diversa. Sono stati sdoganati i capelli bianchi e le rughe vere, l’età non è più un limite bensì una risorsa, e difetti vengono messi da parte: persino il brand coreano-americano Glow Recipe, che da sempre promuove la “glass skin”, la pelle effetto vetro, ha cambiato passo, eliminando dai suoi claim fuorvianti riferimenti alla “perfezione”.

L’inclusività, ormai è chiaro, è un requisito minimo per arrivare al cuore delle consumatrici, specie le meno sicure di sé. Forse è davvero l’inizio di un nuovo corso.

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA

L'articolo Skin positivity: il movimento che invita ad accettare se stesse e vivere più felici sembra essere il primo su iO Donna.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 6368