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Channel: Bellezza e Beauty – iO Donna
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Il bicchiere o il cocktal di troppo purtroppo, si vedono anche sulla pelle

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L’allarme è arrivato qualche mese fa: con la pandemia e il lockdown, c’è stato un aumento del consumo casalingo di alcol di ben il 250% in media nazionale. Aperitivi digitali, tensioni legate a isolamento, lavoro e convivenza forzata sono tra le cause maggiori. E l’home delivery ha fatto il resto. I risultati del bicchiere in più che saltuariamente ci si è concesse, però, si leggono anche sulla pelle.

Pelle e alcool, gli effetti di vino e drink sulla pelle

Infiammazione, disidratazione, brufoletti, rossori e rush cutanei. Pelle grigia, gonfiori sporadici senso di sguardo pesante: l’elenco potrebbe continuare.

Gli effetti di un’assunzione maggiorata di alcol sulla pelle sono parecchi. E sono più evidenti in alcuni periodi dell’anno, per esempio durante le feste natalizie, oppure come in questo ultimo anno e mezzo.

Il tutto è causato dal rilascio di tossine che si formano nel processo metabolico dell’alcol attraverso il fegato. Tra le conseguenze più evidenti c’è la disidratazione, ma si possono verificare anche arrossamenti e gonfiori, dovuti spesso ad una sensibilità o ad una reattività cutanea all’uva, agli zuccheri, o all’alcol stesso.

La combinazione di alcol e zucchero attivano infatti la produzione di enzimi e tossine, in grado alla lunga di influire sull’ottimale processo di autorigenerazione della pelle, in primis sui processi di produzione di collagene ed elastina. Col risultato, semplicemente, di affaticarla, velocizzando il naturale processo di aging epidermico.

I rimedi per una pelle in “hangover”

Come correre ai ripari? Prima di tutto, ovviamente, impegnandosi in qualche giorno di detox limitando il consumo di alcolici e super alcolici, soprattutto vino bianco e cocktail che contengono una maggior quantità di zuccheri. L’ideale sarebbe depurarsi completamente: bevendo due litri di acqua – volendo aromatizzata al limone – per almeno 28 giorni.

Utile, insieme al detox, integrare lo skincare con del retinolo, noto ingrediente anti-aging. Aiuta dopo pochi giorni a svegliarsi al mattino con una pelle più compatta, specie se abbinato ad un siero idratante con acido ialuronico che disseta l’epidermide.

Cosa fare prima di dormire

L’alcol, inoltre, non aiuta il riposo: mentre il corpo deve smaltire zuccheri e solfiti, il sonno è spesso è agitato e poco rigenerante. Spiegate borse, occhiaie e gonfiori al risveglio.

Utile, come rimedio last minute, una tisana depurativa così da sostenere il fegato nel processo di destoccaggio notturno delle tossine. Un’altra buona abitudine, più continuativa, sarebbe quella di lasciare un bicchiere d’acqua sul comodino, magari con all’interno delle foglie di menta o di limone.

Si può sempre scegliere del vino “clean”

“Clean” non solo nel beauty ma anche nel vino. Ovvero così come nella cosmesi questo termine indica prodotti non lavorati, senza additivi e sostanze nocive varie, lo stesso discorso vale anche per il vino.

Ci scommette Cameron Diaz. L’attrice hollywoodiana, infatti, sta investendo nel mondo vinicolo con il suo nuovo brand Avaline. Un marchio di clean wine nato proprio dalla grande attenzione dell’attrice verso la salute. Un concerto semplice: cercare un’alternativa più sana a quello che si ingerisce.

In cosa consistono i vantaggi di un vino come Avaline? Prima di tutto l’utilizzo di uva bio, niente zuccheri, coloranti, solfiti e concentrati artificiali. Ma c’è anche la garanzia di una coltivazione priva di fertilizzanti, pesticidi e additivi. Un vino, vegano, più sicuro non solo per il fegato, ma anche per la pelle. Certo, sempre con misura.

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA

L'articolo Vino, il bicchiere in più si legge anche sulla pelle del viso. Come rimediare sembra essere il primo su iO Donna.


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