La skincare del futuro? La Waterless Beauty, ovvero senza acqua
Skincare viso: da Seoul, i cosmetici senza acqua
In Italia non ha ancora preso piede, in Occidente si sta iniziando a parlarne, soprattutto grazie ad alcuni brand indie, mentre in Corea è ormai una realtà: la cosmesi waterless, ovvero senz’acqua, potrebbe essere infatti il futuro.
A Seoul se ne parla dal 2015 circa e le motivazioni che hanno portato molti brand a questa scelta sono principalmente due: una maggiore consapevolezza verso l’ambiente e la creazione di prodotti beauty che sono meno soggetti a germi. Dove c’è acqua infatti ci sono batteri e quindi c’è bisogno di conservanti, che però da alcuni non sono ben visti.
L’acqua finora indispensabile nella skincare
Eppure l’acqua è un ingrediente fondamentale in cosmesi. Basti pensare che è quello più comune e presente ovunque, dai detergenti ai gel, dai profumi ai sieri e per ragioni specifiche: prima di tutto migliora la texture del prodotto stesso, rendendolo più morbido al tatto, non a caso la presenza di acqua negli unguenti è minima.
In secondo luogo l’acqua è un riempitiva e permette al prodotto stesso di durare di più, dettaglio da non sottovalutare. Inoltre rende il prodotto più “stabile” a eventuali spostamenti di viaggio.
I “contro” dell’acqua
Nonostante ciò però la presenza di questo elemento può avere dei contro. La proliferazione dei germi e batteri, anzitutto, ma anche la tendenza a “diluire” e ridurre l’efficacia della formulazione aumentandone quindi i quantitativi e portando a un consumo superiore e a maggiore sprechi.
Ultimo, ma non ultimo, il fattore ambientale: l’acqua sta diventando sempre più un bene prezioso, soprattutto se si considera che già oggi circa 2 miliardi di persone vivono in zone con gravi problemi idrici e che entro il 2025 due terzi del pianeta farà i conti con la mancanza di acqua potabile.
Le alternative all’acqua
Ma come sostituirla? Con altri ingredienti naturali come estratti di piante e frutti, quelli di rosa canina e melograno per esempio, oppure oli concentrati e idrolati bio, come quello di lavanda o di rosa damascena. Tutti questi nuovi ingredienti potenziano l’efficacia del prodotto stesso proprio perché più di concentrati, motivo originario alla nascita di questo trend prima che poi prendesse una piega green.
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