Celebrare in bellezza l’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, senza cadere nei soliti cliché non è mai cosa semplice. Ma se l’universo beauty ha un merito, in tempi in cui a dominare è la cultura dell’immagine filtrata dai social, è proprio quello di aver dato il “la” a una piccola ma fondamentale rivoluzione: dai fondotinta per tutte, alle testimonial over, fino alle iniziative per l’empowerment femminile, la bellezza è sempre più universale.
8 marzo in bellezza, la potenza di quella contemporanea
Noncurante dell’età e delle forme dei corpi, pronta a trasformare in punti di forza anche quelle che fino a pochi anni fa erano etichettate come imperfezioni, la nuova bellezza può contare su tante donne contemporanee che ogni giorno, con scelte e prese di posizione, portano avanti questa nuova rivoluzione. Donne a cui è facile ispirarsi, modelli positivi capaci di veicolare messaggi che vanno oltre, seppur con gesti apparentemente insignificanti.
Il diritto di invecchiare, l’8 marzo e sempre
Tra le dive più attive nella lotta all’immagine patinata a tutti i costi, la splendida 83enne Jane Fonda, che da quando ha detto addio al biondo della giovinezza è ancora più amata dai fan. Agli ultimi Golden Globe Awards ha ribadito il concetto, sfoggiando uno stupendo grigio luminoso, senza rimpianti per «Il tempo perso e le sostanze chimiche» come ha raccontato a Ellen DeGeneres durante una recente intervista: «Sono così felice di averli lasciati diventare grigi», ha proseguito l’attrice riferendosi al suo vero colore di capelli.
Il potere di un taglio di capelli “contro”
E le rivoluzioni piacciono anche a corte: abbandonata l’immagine bon ton dei primi anni al fianco di Alberto di Monaco, Charlène Wittstock si è salvata dal confronto impossibile con Grace Kelly affermando uno stile tutto suo, e oggi è l’unica principessa a sfoggiare un undercut rasato.
Del taglio di capelli che ha fatto parlare il mondo, a Point de Vue ha detto: «È stata una mia decisione, volevo farlo da molto tempo perché mi piaceva. Di tutti i membri delle famiglie reali probabilmente sono io quella che ha provato le acconciature più diverse e continuerò».
Quando la bellezza racconta la fierezza delle origini
Non sfida nessuno ma racconta una bellezza autentica Michelle Obama, che da quando non è più la First lady d’America ha rinunciato a stirare i capelli, mostrando i ricci al naturale, fiera delle sue origini afro.
L’ultima volta è stata in occasione del suo 57esimo compleanno, festeggiato lo scorso 17 gennaio, quando per ringraziare i follower dei tanti auguri ricevuti si è mostrata in un bellissimo selfie in bianco e nero. Una piccola cosa, ma solo apparentemente: le nuove generazioni hanno bisogno anche di messaggi come questo, perché troppo spesso le donne nere si sono dovute omologate per ambire a posizioni di potere.
L’8 marzo contro gli stereotipi
La bellezza è anche accettazione di sé
Saper ignorare le critiche negative non è sempre semplice, ma quando si risponde a tono, mettendo a tacere gli haters barricati dietro i loro profili social fake, si guadagnano sempre punti, specie sul fronte dell’autostima. E lo sa bene Julia Roberts.
Ultimamente presa spesso di mira perché secondo alcuni starebbe invecchiando male: «Ho 50 anni, so chi sono e so cosa voglio, ma commenti del genere possono ferire», ha detto l’attrice nel 2019 ad Harper’s Bazaar. «Sto invecchiando con dignità, umorismo e serenità. Non faccio ricorso al lifting o al botox e se per gli standard di Hollywood sto rischiando la mia carriera, se non vogliono darmi un ruolo perché sembro vecchia, vorrà dire che il progetto lo produrrò io». Chapeau Julia!
Il diritto alla chirurgia estetica
La forza delle donne
Si potrebbe andare avanti all’infinito per celebrare l’8 marzo, perché il mondo è pieno di bellezze che ogni giorno rivendicano il diritto di essere ciò che desiderano. Dalla modella curvy Ashley Graham a Matilda De Angelis, che su Instagram ha sdoganato l’acne, da Vanessa Incontrada, presa di mira praticamente per tutto dalle lentiggini alle forme morbide, a Zendaya, spesso vittima di body shaming.
La forza delle donne è anche questa, la diversità che le rende uniche.
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