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Profumi donna, le novità da regalare (o regalarsi) a Natale

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Le tendenze profumi donna dell’inverno 2020? «C’è in atto un’emancipazione olfattiva che ci guida alla ricerca del nostro profumo, senza barriere o stereotipi di alcun genere, lasciando ampio spazio alla libertà di espressione del proprio “io profumato”, per sé e di conseguenza per gli altri» sostiene Sergio Momo, creatore del brand italiano Xerjoff. Confermando che un profumo è il miglior regalo da fare o farsi, anche per Natale 2020.

A ogni donna la sua fragranza

Al di là delle scelte personali, però, ci sono delle propensioni generali che caratterizzano le scelte olfattive: «Mentre il pubblico più giovane preferisce accordi floreali e frizzanti con note fruttate come la pera, i frutti rossi o la prugna, le donne mature amano accordi prevalentemente orientali. In particolare l’assoluta di vaniglia, la fava tonka e l’ambra grigia che conferiscono alla fragranza un carattere sensuale e deciso» sottolinea Luca Maffei, naso di Atelier Fragranze Milano.

Chypre: patchouli e rosa

«Chypre sono molto apprezzati, grazie all’intrigante accordo tra le note legnose e umide del patchouli e i sentori morbidi dei petali di rosa o gelsomino, in grado di conferire grande femminilità alla creazione» continua l’esperto.

Ai fiori bianchi

Tra le note più avvolgenti troviamo i fiori bianchi come «la tuberosa, la gardenia, il gelsomino e il narciso che hanno nuance intense e profonde, caratterizzate da tocchi verdi e narcotici. Spesso queste note vengono accordate con il musk per aumentarne la voluttuosità e dare il cosiddetto effetto “scia”» spiega Luca Maffei.

Cuoio, oud e spezie

Attualmente piace molto anche sperimentare e si apprezzano persino percorsi alternativi: «Il cuoio, l’oud, e le composizioni speziate-orientali tradizionalmente appartengono a un territorio olfattivo maschile. Oggi l’utilizzo di questi ingredienti nei profumi donna, come pure il caffè e il tabacco fresco, rientrano ampiamente nei blend richiesti dalle donne» aggiunge Momo.

Come scegliere il proprio profumo

Sin dall’antichità, siamo consapevoli che il profumo può essere uno strumento di conquista, di vera seduzione. «Il profumo rilascia messaggi sotto forma di molecole olfattive che rivelano personalità e carattere di chi lo sceglie. Consiglio sempre di non acquistarlo perché sentito sulla pelle di qualcun altro» consiglia Sergio Momo.

«Bisogna sperimentarlo sempre su se stessi, prendendosi del tempo per la decisione finale: tante sono le sfaccettature che possono rispondere alle nostre esigenze, anche per comunicare verso l’esterno. Le stimolazioni olfattive che una fragranza dona a chi lo indossa e che trasmette, sono talvolta un’estensione del proprio inconscio, per questo bisogna affidarsi all’istinto senza farsi forviare da fattori esteriori o false convinzioni».

Come le note influenzano l’umore

«È ormai assolutamente provato che le fragranze sono in grado di apportare benessere e influire in maniera significativa sul nostro umore» afferma Luca Maffei.

«I sentori in grado di influenzarci positivamente sono gli agrumati come il mandarino, il bergamotto, il cedro, il pompelmo, note che ricordano il sole. Anche le fiorite stimolano il buonumore, forse perché vengono associate alla rinascita e allo sbocciare di un giglio, una peonia, una gardenia o una rosa».

Nelle stagioni fredde, comunque «è più forte il bisogno di note calde e avvolgenti con accordi ambrati e orientali in grado di avvolgerci e abbracciarci in un tepore rasserenante».

Il potere rassicurante dei fiori

La passione per i bouquet fioriti sottolinea però un altro aspetto: il potere rassicurante della natura (da preservare). Ciò che ha spinto Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci, insieme al naso Alberto Morillas, a esplorare le sfumature e le emozioni di un magico giardino fiorito in tutte le ultime creazioni della maison. Una tendenza che ha visto anche il ritorno di note dal sapore un po’ rétro come la violetta e il mughetto.

Una profumeria sempre più green

Ma la vera novità è che anche l’universo delle fragranze ha intrapreso la strada verso un futuro ecosostenibile.

Così sono nati progetti olfattivi che utilizzano materie prime naturali e di sintesi tracciabili, sostenibili e biodegradabili. Senza dimenticare i packaging realizzati con materiali riciclati e riciclabili. Ed è soltanto l’inizio, perché anche in questo si impone la scelta di un mondo più equo e “pulito”.

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