Lo shopping beauty?
Un altro elemento emerso è il bisogno di “auto-attenzioni” sostitutive, compensative, consolatorie: «con il tracollo dei contatti fisici c’è una grande necessità di rassicurazione che la cosmesi, con piccoli gesti sensoriali, note olfattive che toccano determinate corde dell’inconscio e colori, è in grado di offrire». Così, piccoli e grandi alleati dell’umore, della self confidence, si trovano proprio in profumeria. Anche se sempre più digitale. «Stimiamo una flessione del fatturato dell’11,6%, una percentuale più contenuta di quanto ci saremmo aspettati: testimonia la resilienza delle nostre aziende» ha raccontato il presidente di Cosmetica Italia, Renato Ancorotti.
Lo shopping beauty è digitale
L’e-commerce è il solo canale di vendita che registra un andamento positivo nel 2020, anzi, con una crescita stimata del +35% entro fine anno, svela sempre Cosmetica Italia. D’altronde, si sta ridefinendo il rapporto con il digitale e l’interazione tra dimensione virtuale e realtà fisica. E in questo lo shopping digitale, in controtendenza rispetto al generale calo dei consumi, offre dei vantaggi che di colpo hanno assunto un’importanza non trascurabile: possibilità di fare i propri acquisti senza andare in negozio, spedizioni e ritiri “contactless”, senza contatti.
«Lo scenario che stiamo affrontando può essere un’opportunità non solo per una ripartenza, ma anche per un modello di mercato caratterizzato da innovazione, digitale e sostenibilità» rilancia Carlo Maria Ferro, presidente ICE-Agenzia. Il presente dell’acquisto è forse poco emozionale, poco empatico, soprattutto in fatto di cosmesi, un mondo di texture da toccare e note olfattive in cui immergersi corpo e mente. Ma pratico, veloce, sicuro. In attesa di tempi migliori.
Cosa si compra?
D’accordo, ma cosa si compra?
Lo skincare è il nuovo make up: il tempo trascorso a casa ha indotto molte persone a dedicare più tempo alla cura della pelle, cosa che resterà una buona abitudine nel futuro prossimo. Amy Tan, team director della società di ricerca Ifop Asia, conferma a WWD «sono in forte crescita le richieste di prodotti skincare lenitivi, protettivi, nutrienti e anti aging per le nuove esigenze della pelle sotto la mascherina, così come di basi e fondotinta long lasting ma traspiranti e protettive».
Picco di richieste, prevedibile, anche per i prodotti per il contorno occhi e il make up occhi: correttori e mascara fanno il boom, e per la prima volta “battono” rossetti & gloss.
Altra certezza? Il filone green. Non più una tendenza. ma la direzione dell’intero settore. Tra i cambiamenti registrati nei processi di acquisto c’è infatti «una maggiore attenzione alle tipologie di prodotto e, in particolare, a prodotti più sostenibili, ecocompatibili e vicini al consumatore», riporta il report di Cosmetica Italia.
«Sicurezza ed ecosostenibilità diventeranno argomenti ancora più importanti di quanto già non siano, con inevitabili nuovi standard di trasparenza nelle catene di approvvigionamento, produzione, imballaggio, comunicazione» continua Michael Nolte di Beautystreams. Per un futuro forse (e davvero) migliore.
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