Sognavano Tokyo 2020
Hanno tra i 16 e i 24 anni e vivono tutto l’anno lontano da famiglie e amici all’Accademia internazionale di ginnastica ritmica di Desio, dove fanno una vita militaresca: si allenano 8-9 ore al giorno tra preparazione fisica, danza classica, fisioterapia e – naturalmente – scuola. Di fatto, arruolate lo sono a tutti gli effetti: appartengono al gruppo sportivo dell’Aeronautica Militare a titolo di “aviere”. In fondo volano davvero, tra cerchi, nastri, clavette, palle e funi.

Le Farfalle della Nazionale di Ginnastica Ritmica con l’allenatrice Emanuela Maccarani, al centro (foto Zamborlini/FGI).
È proprio con questo spirito tenace che la capitana Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Anna Basta, Letizia Cicconcelli Agnese Duranti e Martina Santandrea, insieme alle compagne individualiste e colei che magistralmente insegna loro a “spiegare le ali”, Manuela Maccarani, Direttrice Tecnica (più medagliata di sempre) della nazionale dal 1996 e ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica, hanno affrontato il lockdown. In un hotel vuoto, eccetto loro, lontane dalle famiglie.
Verso Tokyo 2021
Uno stop momentaneo, naturalmente: il “volo” verso Oriente è solo rimandato all’estate 2021, nuova data prevista per le Olimpiadi di Tokyo conquistata con l’oro e l’argento di squadra ai Mondiali 2018 di Sofia e con le individualiste Alexandra Agiurgiuculese e Milena Baldassarri a Baku 2019.
Nuove ambassador per i 60 anni di BioNike
Nel frattempo? C’è un po’ di (raro) tempo extra. Anche per la bellezza: le giovani atlete sono infatti le nuove ambassador del brand italiano di dermocosmesi BioNike, che festeggia sessant’anni. Molti i valori in comune: ricerca dell’eccellenza, bellezza della perfomance (anche cosmetica), passione, autenticità. Bio significa vita; Nike, vittoria. A pennello…

La campagna beauty firmata Armando Testa per i sessant’anni di BioNike con protagoniste le Farfalle.
Ecco cosa ci hanno raccontato in “intervista doppia” le ragazze e l’allenatrice a pochi giorni dal ritorno ufficiale in palestra post lockdown.
Armonia, tenacia, determinazione: quali doti esalta la ritmica?
Alessia Maurelli: Tutte e ne aggiungerei anche un’altra: resilienza. Il nostro non è uno sport dove si vince sempre. Anzi. Solo con resilienza si impara a trarre beneficio dalle sconfitte: ci si può migliorare e arrivare in alto.
Emanuela Maccarani: E coraggio! Sempre. Sport significa rischio: ci vuole autostima, che si consolida attraverso il lavoro, per oltrepassare i propri limiti, a maggior ragione nei periodi di difficoltà. Oltretutto, la ginnastica ritmica è uno sport solo femminile che però, al tempo stesso, esprime forza, potenza, azione: ci vuole equilibrio, per saper coniugare gli estremi.
Leggerezza e femminilità sono parte del vostro soprannome, “farfalle”: che significato ha per voi?
A.M: ci rispecchiamo appieno, sono due elementi chiave in ciò che facciamo ogni giorno. Ma c’è di più: a noi piace anche il concetto di metamorfosi. Iniziamo da giovanissime, da bruchi, e ci trasformiamo proprio in farfalle. Per noi ha un significato molto profondo: dedizione, sacrificio, passione.
E.M: La bellezza non ha un “peso specifico”: è un insieme di sensazioni, di percezioni. La tecnica porta all’armonia, l’armonia ha come conseguenza la bellezza, che dà voce all’emozione. Un
esercizio di squadra, per tutto ciò, direi che è equiparabile a un’opera d’arte…
Nell’era del “girl power”, come si convive, si cresce e diventa più forti tra sole ragazze?
A.M: Prima di entrare in pedana ricordo sempre alle mie compagne che siamo delle guerriere, in senso metaforico, naturalmente. La nostra forza è la nostra unione, dentro e fuori la pedana. La passione per quello che facciamo ci fa superare tutto, differenze, screzi, distanze. Siamo in dieci ma solo cinque di noi andranno all’Olimpiade, eppure, l’obiettivo comune ci unisce sempre.
E.M: È la definizione perfetta per gli sport di squadra. Senza le compagne non può esistere il raggiungimento dell’obiettivo. La forza sta nel gruppo, e lo si impara subito: è una lezione di vita.
Quanto conta l’immagine e il make up in gara? Come ideate i vostri beauty look?
A.M: Il make up in campo gara gioca un ruolo molto importante: a volte può davvero fare la differenza. E poi, siamo ragazze: amiamo truccarci, è uno svago, un vezzo. Il nostro è un trucco “fai da te”: siamo autodidatte, ci aiutiamo fra di noi. E poi durante le giornate di shooting, come nel caso del lancio della nostra patnership con BioNike, cerchiamo di imparare dai make up artist, soprattutto per valorizzare occhi e labbra.
E.M: È un po’ come quando hai un abito meraviglioso… Gli accessori servono a valorizzarlo e possono fare, a volte, la differenza. Così il valore dei nostri esercizi può essere impreziosito dai dettagli: body, colore dell’attrezzo, dal trucco. Anche i dettagli fanno l’armonia!
Un make up effetto farfalla: gli indispensabili
In gara è teatrale, resistente agli sforzi ed espressivo anche a distanza dalla giuria. Ma nella quotidianità? Un make up stile “farfalla” è autentico e light, naturale, leggero ma resiliente (anche alle mascherine).
«Per una base perfetta e resistente a tutto, una valida alleata è la cipria libera» spiega Vincenzo Cucchiara, Makeup Artist BioNike: Defence Color Voile Touch in polvere libera e impalpabile crea un velo trasparente mat effetto pelle vellutata. Senza Nickel, cromo, conservanti, glutine o profumo, davvero per tutte. (31,50 euro, in farmacia).
E per lo sguardo? “Un tocco di Defence Color Mascara Extra Volume super volumizzante: quanto basta per uno sguardo definito e sofisticato in pochi secondi». In sicurezza: la formula con olio di cocco, cera di riso e gomma arabica è adatta anche a occhi sensibili e lenti a contatto. (20 euro).
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