Lo chic parigino con il dinamismo milanese.
La make up artist Lucia Pieroni firma il make up a focus labbra scarlatte e pelle glowy, mentre le “luxury ponytail” sono opera dell’hairstylist Eugene Souleiman, direttore creativo Wella.
La coda deluxe
Facile dire coda. L’hairlook della sfilata Jil Sander tutto è meno che una semplice ponytail. Nasconde, o forse no vista l’evidente “pulizia di esecuzione”, mezzora di lavoro dello staff di Eugene Souleiman, Global Creative Director Wella.
Bassa ma sul retro ma non piatta, lucente ma non wet, più che altro satinata, come seta, ha una partitura laterale profonda e precisissima, presa al righello. La rigidità c’è, ma il look non è immobile, austero: l’effetto è scenografico, lineare.
Tracciata la riga, la parte frontale dei capelli è preparata con Wella Perfect Setting che rende il fusto capillare corposo, pieno e lucente, poi appiattita e asciugata con il phon e l’aiuto di una retina tesa sui capelli, che azzera i volumi. Rifinita la riga, fissata la coda sul retro, la sfida è perfezionare al massimo i due lati della testa. Il trucco c’è: Eugene ha utilizzato una piccola spazzola piatta ad alta densità di setole per distribuire al meglio Dynamic Fix, lacca spray dal finish setoso, lucente ma non wet, lavorabile.
Le lunghezze dei capelli sono legate in una coda bassa, vaporizzate di Element Conditioning Leave-in Spray, un balsamo che disciplina, ammorbidisce e valorizza la texture naturale del capello, phonato ma non modificato, con le punte lasciate più grezze, unico elemento di naturalezza. Umane, in fondo, queste girls.
Ultima dritta da line up: per rimettere al loro posto ogni minimo capello e mini capello svolazzante o elettrostatico (sui red carpet li chiamano flyaways) si usa … lo spazzolino: vaporizzato di lacca, passato delicatamente sui profili, i contorni, le basette. E non sfugge più niente.
Quel rosso che basta a se stesso
Un rosso sanguigno, velluto, pittorico quello posizionato sulle labbra dalla make up artist Lucia Pieroni. Un colore ad alto voltaggio al centro del volto e tutto il resto scompare, o diventa diverso. Più chic, sicuramente. Materico, riprende i filati pregiati dei look, avvolge e fa sentire protette come il miglior maglione di cachemire. Allo stesso tempo, al mondo comunica sicurezza: non ostentata, nonchalant. E si fa simbolo di classica eleganza, a contrasto con la color palette di nudi, crema, panna e neri della collezione.
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