Pelle glowy, mascara e, sulle labbra, un intramontabile del beautycase: il rossetto rosso. È l’identikit beauty di una donna contemporanea, perfetta interprete di uno dei trend make up più cool di stagione. Tornato deciso sulle passerelle dell’ autunno-inverno 2019/20 insieme a eyeliner e smokey eyes, gettonato sui red carpet nelle sue versioni più glamour, il rosso è molto più di un colore: è una dichiarazione di carattere, il cosmetico in grado di “risolvere” anche il più semplice dei look, cartina tornasole dei periodi più difficili fin dai tempi di Churchill, che, durante la Seconda guerra mondiale fece razionare i cosmetici ma non i lipstick per la loro capacità di infondere buonumore. Certezza incrollabile anche per Liz Taylor. Una delle sue frasi più celebri? «Versati un drink, mettiti un po’ di rossetto e riprenditi».
Il rossetto che sta bene a tutte le donne
Dalle dive alla vita di tutti i giorni il passo è molto più breve di quanto si possa immaginare, almeno in questo caso specifico. «Il rosso freddo è di base il colore che sta bene a ogni donna. Ne esistono varie sfaccettature, ma è l’unico vero colore che si adatta a tutti gli incarnati, a tutti i capelli, a tutti gli occhi e soprattutto è l’unico vero colore che toglie la stanchezza dal viso, smorza imperfezioni come le occhiaie e regala una grande luminosità e femminilità. È il rossetto che ogni donna dovrebbe sempre tenere nel beauty-case», spiega Rajan Tolomei, International Make-up Artist Max Factor.
Dal rosso India agli aranciati, quasi per tutte
All’interno della macro tendenza del rossetto rosso è possibile individuare una serie di nuance più specifiche. «Un rosso passerpatout che dona a tutte è il rosso denso, o rosso India, perché evoca i sari, un rosso con una piccola percentuale di marrone all’interno. Il marrone è l’elemento che lo rende corposo, adatto sia alle donne dorate che alle più lunari, dalle more alle bionde platino a quelle con i capelli grigi, perfetto a ogni età.
Tra le nuance di rosso più specifiche, il rosso tendende all’arancio, non un vero e proprio corallo, ma con una punta di giallo all’interno che gli conferisce una valenza aranciata», prosegue Tolomei. «È adatto alle donne dorate, con efelidi, e a quelle con i capelli ramati e con gli occhi verdi o nocciola. Le rende luminose, fresche e conferisce al viso un aspetto solare e felice», consiglia il make-up artist. Diverso, invece, il rosso aranciato, quasi un arancione. «Dona a pochissime donne, ma soprattutto alle pelli chiarissime con gli occhi cerulei. Bello sulle miele o sulle ramate chiare fa decisamente moda, tanto da essere molto gettonato sulle cover patinate, ma nella vita di tutti i giorni diventa difficile da indossare a meno che non si abbiano questi colori naturali».
Berry mix, un autunno nei toni del lampone e del bordeaux
Le sfumature del rosso d’autunno si fanno più intense nelle gradazioni che ricordano i frutti rossi e le tonalità calde del vin brulé. «C’è il rosso magenta con una punta di blu, lampone, che sta molto bene sulle donne con occhi azzurri e capello cenere, ma anche castano, mogano, platino o grigio. Rende molto più altero e sofisticato il volto, leggermente più maschile. Rispetto agli aranciati, poi, sbianca i denti di almeno due toni per via della presenza del blu che contrasta il giallo, un elemento da non sottovalutare» consiglia Tolomei.
E il bordeaux che si è tanto visto in passerella? «È un rosso più teatrale, più mirtillo. Ricopre quasi un ruolo di passepartout, come il rosso india, nonostante sia più violaceo, sbianca e sta bene a tutte le età, ma indurisce un po’ i lineamenti, quindi attenzione se si hanno tratti troppo magri o spigolosi perché irrigidisce il volto. A meno che non si abbia un viso molto morbido e tondeggiante, lo consiglio per la sera, quando tutto risulta più avvolgente, ridotto e velato, come a lume di candela».
Rosso Valentino, come una diva
Ciliegia, leggermente in disuso, sempre bello, è un rosso molto red carpet, accademico, non contiene né arancio né fucsia. Complicato? «Tutti i giorni si può, purché sia satinato, cremoso, non troppo gloss e non troppo opaco. Meglio lasciare il viso nudo, magari con un bel mascara, abbinato a un look sporty street, che restituisca un’immagine fresca e giovane. No assolutamente a tailleur seriosi, che lo renderebbero troppo “da signora”. Attenzione ai capelli: le mezze misure sono bandite. Perfetti i finti trascurati dall’allure un po’ vissuta o le code perfette.
Gloss, matt o satinati
Anche la texture è elemento fondamentale da scegliere con attenzione. «Il satinato è sempre un’ottima scelta. Cremoso, idratato, rende l’idea di labbra perfette ed elastiche, il glossato va bene per le giovanissime o per i red carpet, l’opaco totale che attrae molto le donne è solo per labbra carnose e perfette: in caso contrario risultano ancora più piccole e segnate. Il matt evidenzia le rughe, di qualsiasi colore sia, mente la carnosità maschera la linea labiale». Per un look long lasting oggi esistono texture all’avanguardia che tradiscono a fatica, ma i vecchi trucchi funzionano sempre. «I primer labbra, che levigano e trattengono il rossetto sono un’ottima scelta, hanno come unico limite il fatto di seccare le labbra. In alternativa, si può usare una matita color nude per creare la base. Annienta la colorazione naturale delle labbra e incrementa la tenuta del rossetto.
Il trucco più antico, e anche più efficace, è la cipria. Si tampona il rossetto con una velina e ci si passa un pennellone con un po’ di cipria. Il tamponamento assorbe l’eccesso, poi il rossetto si riapplica su una colorazione fissata e opacizzata, facendo presa su qualcosa di molto resistente, dura mediamente il doppio», prosegue Rajan Tolomei. La tenuta, però, non sempre dipende dalla texture. «Le labbra, il loro livello di idratazione, il modo in cui si parla influiscono moltissimo sulla durata del lipstick. Il compromesso a cui bisogna scendere più volentieri è quello di ritoccarlo, perché il rossetto conferisce identità a un volto, è come avere un riflettore puntato addosso.
Occhi e pelle? Nessuna regola scritta
Il resto del make up non è mai una regola, ogni donna è libera di dare la propria personalissima interpretazione. «Se è interprete di una filosofia audace e seducente non si può dire “no“ a uno smokey eyes, se invece l’idea è comunicare discrezione e armonia, più il rossetto è forte più è meglio tenere il resto del volto luminoso ma poco accentuato. Se ci si sente un po’ Maleficent va bene anche l’eyeliner, tutto parte dal look e dall’atteggiamento. Il prodotto non va mai staccato dal contesto in cui è collocato. Il rosso dona anche a una donna completamente struccata. Se si ha una pelle bellissima si può indossare solo una crema idratante super glow e un rossetto rosso, come fanno le ballerine di danza classica. Sbagliato è relegarlo solo alla diva, è l’errore più comune, o associarlo a una donna volgare. Se affiancato dagli elementi giusti rispecchia in pieno una donna e il suo look. È un vero alleato, insieme alla cipria e al mascara».
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