Impossibile, in questi giorni, non pensare a lei, la reginetta dei titoli di queste giornate, che, se per gli addetti al settore moda significano piena schedule da Parigi Fashion Week pe 2020, per il resto del mondo signifca (almeno) un orecchio sintonizzato su cosa stia succedendo al vertice delle Nazioni Unite sul clima. Parliamo di Greta – non c’è neanche più bisogno di farne il cognome – Thunberg, nuova paladina, per non dire icona contemporanea, sotto i riflettori del mondo su temi di non poco conto: futuro, ambiente, speranze generazionali.
«La speranza viene da noi giovani, come osate? Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le vostre parole vuote, eppure sono tra i più fortunati. Le persone stanno soffrendo, le persone stanno morendo, interi ecosistemi stanno crollando» ha urlato la sedicenne ai “big” del mondo all’apertura del vertice. E, sarà per la stretta attualità, ma è difficile non vedere lei come referenza, se non proprio ispirazione, per il beauty look delle ragazze in passerella Dior, show tra i più attesi della Parigi Fashion Week di settembre 2019.
Lunghe trecce doppie, morbide ad incorniciare il volto, soprattutto sul davanti, dove raccolgono solo parte dei capelli e poi si compattano nelle lunghezze, fermate lasciando lungo il ciuffo finale delle punte. C’è un po’ del sogno di cui si facevano metafora i capelli di Dorothy ne Mago di Oz, del suo cammino in quella terra di mezzo magica, idealizzata, irragggiungibile e invalicabile da ogni intruso dall’animo malvagio, forse, lo stesso di Greta, e lo stesso immaginato in questa passerella trasformata in una suggestiva passeggiata tra filari di alberi. Ambientazione coerente alla collezione: un campionario di rafie, cotoni, voile nei colori della terra, declinati in capi che ne invitano alla riconnessione.
In quelle due lunghe trecce che dopo Max Mara a Milano fanno la loro comparsa anche a Parigi, c’è forse anche un pizzico della spensieratezza altrettanto infantile di Pippi Calzelunghe, romantica sì, ma capace di una forza prodigiosa quando si è trattato di difendere la sua Villa Villacolle sperduta nel verde della sua terra Svezia. Coerente con tutta la visione più grande, pur di treccine sempre parlando.
All’esordio, al make up, fra le mani del master Peter Philips, direttore creativo e dell’immagine del maquillage Dior, un nuovo “pezzo”: la Dior Backstage Custon Eye Palette 001 Universal Neutrals, 9 ombretti mix & match in una nuova armonia customizzabile uscita – in perfetta mossa marketing – sui siti nazionali Dior in anteprima online contemporanea allo show (in Italia, Francia, UK, Belgio, Germania, Olanda, Giappone e USA).
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