Ormai è un rito: piedi nudi, un abito rigorosamente da sogno, l’acqua del bagnasciuga, i flash. Lo shooting della madrina in Laguna è da sempre il “battesimo” glamour della kermesse che più di tutte “si è intrecciata con l’evoluzione del costume, nazionale in un groviglio di industria cinematografica, spettacolo, moda e arte”, definiva, un decennio fa, la rivista L’Europeo la Mostra del Cinema di Venezia la cui 76esima edizione è al via dal 28 agosto al 7 settembre. Ad eccezione di Alessandro Borghi e Michele Riondino, padrini delle ultime due edizioni, il “volto di Venezia” è sempre stato di donna: da anni si passano il testimone madrine di talento, personalità ed evidente bellezza. Sempre, a ben vedere, coerenti nell’immagine con alcuni codici estetici: naturalezza, semplicità, spontaneità.
«Donne non per forza appariscenti, mai sfrontate ma innovative, portavoci del concetto che la bellezza sta nel rispetto dell’identità, di ciò che si è: oggi, è la vera innovazione. È un messaggio che promuove una femminilità consapevole, una bellezza che c’è, è evidente, essenziale, senza eccessi» commenta Maria Luisa Frisa, voce italiana della moda, durante una colazione da Armani Beauty, official sponsor make up sponsor della Mostra che firmerà il maquillage delle protagoniste attese in Laguna.
“Shibumi”, direbbero in Giappone: è la parola che riassume il concetto di estetica o bellezza semplice, sottile e non vistosa, vera e autentica, riservata e mai sfacciata, da apprezzare in ogni suo aspetto. Ma è un concetto che, senza andare lontano, è facile legare a quello di italianità (carta comune a tutte la madrine, eccetto alcune “naturalizzate”), dove la bellezza per essere definita tale va sempre a braccetto con classe ed eleganza.

La bellezza delle madrine: Maria Grazia Cucinotta (2009), Kasia Smutniak (2012), Elisa Sednaoui (2015), Luisa Ranieri (2014).
Basta guardare l’ultimo decennio di shooting inaugurali: nel 2009, era la bellezza mediterranea di Maria Grazia Cucinotta, capelli neri sciolti e decolleté da Venere a dare il via al giro di flash in laguna in animalier Roberto Cavalli. Super chic, Isabella Ragonese nel 2010 ha inaugurato in camicia, longuette e cravatta e onde alla Farrah Fawecett; il testimone nel 2011 passa a Vittoria Puccini, biondissima icona di naturalezza dalla chioma a onde gipsy, in bianco Valentino. Kasia Smutniak, nel 2012, in Valentino rosa fiorito, sceglieva un beauty look principesco, con uno chignon morbido dalle piccole ciocche sfuggenti. Un’apparizione fatata, poi, quella di Eva Riccobono nel 2013, tutta flat waves biondo etereo e abito Armani Privé nude. Sorriso smagliante, raccolto destrutturato e camicia bianca (Alessandro dell’Acqua) ad illuminarla, Luisa Ranieri, nel 2014, dava lezioni di stile beauty easy chic. Più gipsy con i capelli a onde al vento, nel 2015 incantava la bellezza poliedrica della top model e attivista Elisa Sednaoui, in trasparenze black Alberta Ferretti. Tra le più sofisticate di sempre, Sonia Bergamasco, volto 2016, in Giorgio Armani epiedi nudi nell’acqua, con il suo bob a onde vaporose anticipava le tendenze. I due bei padrini delle edizioni 2017 (il bagno in laguna lo fece la top brasiliana Isabeli Fontana, in Alberta Ferretti e capelli wet da sirena) e 2018, se possibile, ci rendono ancora più curiose di vedere il bagno inaugurale della nuova prescelta padrona di casa, Alessandra Mastronardi.
L’attrice napoletana, 33 anni, ci ha raccontato nella sua ultima intervista: «Qualche anno fa ero stata invitata a Venezia e avevo portato mia madre sul red carpet (aveva gli occhi che le brillavano come una bambina!). “Magari un giorno la madrina sarai tu” se ne uscì. E io: “Essì, come no…”». Così è stato: sarà lei a condurre la serata inaugurale e quella della premiazione. Ci si aspetta, con la sua allure, nonché bellezza, naturalmente ricercata. In attesa di vederla, nella gallery, ecco un ripasso dei beauty look per gli iconici “battesimi” in Laguna delle madrine degli ultimi dieci anni.
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