Inutile raccontarci che durante lo sport non ci occupiamo della nostra chioma, che poco importa se i capelli si increspano, che è del tutto normale assomigliare ad un barboncino dopo una corsa estiva, e che, in fondo, forse, per far sport bisognerebbe portare i capelli corti.
Queste sono tutte frasi che noi runner ci raccontiamo per giustificare le nostre “pecche” in fatto di capelli.
Ma esiste l’acconciatura perfetta per correre?
Partiamo dall’ovvio presupposto che i capelli di ognuna di noi sono diversi. Chi li ha fini, chi indomabili, chi lisci e con poca tenuta e chi, invece, lamenta l’effetto crespo.
Quali sono i dettagli che, però, accomunano tutte?
Durante la corsa il cuoio capelluto suda e il sudore, che di fondo è costituito da acqua e sale, fa increspare i capelli, anche i più lisci. Da qui deriva quell’antiestetico “effetto aureola” sul capo anche quando li abbiamo legati. Infatti, i capelli più corti, che non vengono trattenuti dall’acconciatura, tendono ad incresparsi con il sudore e ad andare fuori posto.
Il secondo “problema” sono le lunghezze. Sia che noi abbiamo lunghe chiome, sia che propendiamo per un carré corto, le lunghezze tendono ad annodarsi, ad arruffarsi e a farci sembrare appena uscite da un’asciugatrice.
La terza domanda è: come fare a far tenere l’acconciatura? Correndo i sobbalzi possono sciogliere anche le trecce più strette, tanto che non di rado si vedono runner correre con i capelli sciolti.
Vi do quindi dei consigli per limitare questi problemi e avere sempre un aspetto curato e chiome impeccabili.
Innanzitutto la base.
Prima di procedere con l’acconciatura applicate sulle lunghezze e sulle punte un prodotto disciplinante. Anche se avete capelli lisci, il sudore li increspa.
Preferite un prodotto in siero, che mantenga i capelli morbidi e che abbia delle proprietà emollienti, per evitare nodi e il fastidioso effetto barboncino.
Io scelgo Phytolisse di Phyto, un siero che, definisce i ricci indisciplinati, ma è perfetto anche per lisciare, idratare e proteggere i capelli lisci.
L’estratto di altea dona morbidezza e la Provitamina B5 idrata e protegge.
Dopo aver applicato il siero, spazzolate i capelli e procedete con l’acconciatura.
Io ho tre acconciature predilette, a seconda della corsa e, soprattutto, del meteo.
Quando piove, prediligo uno chignon stretto. Code e trecce si inzuppano e, ricadendo sul collo, mi fanno sentire freddo. Lo chignon invece rimane fermo e, se ben stretto, non si bagna troppo.
Per le gare e gli allenamenti lunghi la soluzione perfetta è la treccia cucita. Dopo aver applicato il siero inizio a intrecciarla dalla sommità del capo. Difficilmente si slega, ma bisogna scegliere l’elastico giusto per chiuderla. Deve essere piccolo e leggere, in modo che non si sfili durante la corsa.
Per gli allenamenti leggeri e la palestra, invece, la coda di cavallo è la scelta più glamour. Io la faccio alta e ben stretta, in modo che non dia fastidio e ricada morbidamente sulle spalle.
In qualsiasi situazione, però, anche se siamo certe di aver stretto bene l’acconciatura, per assicurarne la tenuta è bene fissarla con un prodotto di finish.
Scegliete una lacca naturale, non aggressiva, ma che dia tenuta alla chioma come Phytolaque di Phyto. Potete scegliere la versione “soie” a fissaggio leggero o “miroir” a fissaggio medio. In entrambi i prodotti la tenuta è garantita da un agente naturale, la gommalacca. La Gommalacca è una resina naturale, che non aggredisce i capelli e non li secca.
In entrambe le formule di Phytolaque troverete anche la fibrina della seta, un attivo naturale che deposita un film protettivo sul capello, che lo protegge e dona luminosità.
Applicatela sia sull’acconciatura sia ai lati della testa, per fissare i capelli più corti ed evitare l’effetto crespo.
Il consiglio top?
Se volete essere perfette, utilizzate qualche accessorio: mollette colorate, nastri, fascette renderanno l’acconciatura unica.
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