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Capelli ricci. I consigli per mantenerli sempre al top

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Chi li possiede (quasi sempre) li odia. Chi non li ha li desidera: primo per l’effetto pienezza che i ricci donano, secondo per la praticità. Con un taglio corto, si lavano e si asciugano in un attimo. «Verissimo» conferma Luciano Colombo, fondatore e volto storico dell’Atelier meneghino. «Il maggior pregio è il volume. La testa è “piena”, divertente, giovanile. Un altro plus? La manutenzione: il capello riccio ha minor necessità di “andare dal parrucchiere” e, se tagliato e asciugato bene, non necessita grandi pieghe e artifici. Mentre il peggior difetto è senza dubbio l’effetto crespo, perché è secco di natura e vulnerabile all’umidità. Gestito male, è un capello disordinato, poco elegante, che può conferire un’immagine poco curata».

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Sarah Jessica Parker in “Sex and the City”.

DIMMI CHE VISO HAI
«I capelli ricci donano e valorizzano la maggior parte dei volti» continua Colombo. «Tuttavia, ci sono visi più adatti. Come quelli “spigolosi” e marcati, quelli rettangolari, quadrati e triangolari. Una chioma del genere riesce anche ad addolcire e dare movimento – riempiendo e allargando – ai volti allungati e con tratti geometrici. Le acconciature più indicate, in questo caso, sono quelle con radice piatta, ricci voluminosi e onde vaporose tra mento e zigomi». E qui, l’icona perfetta è Sarah Jessica Parker (sopra).

Deve invece prestare più attenzione chi ha un viso ovale. «Il riccio si addice molto a questo volto dalla forma perfetta, ma serve qualche accortezza: mai esagerare con i volumi» spiega Colombo. Le pettinature gonfie enfatizzano le rotondità, soprattutto quando sono accentuate nell’area degli zigomi.
L’unico a destare criticità è il viso completamente tondo (larghezza e lunghezza sono identiche). Qui bisogna giocare con uno styling che punti alla verticalità e che non aggiunga volume al volto».

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Foto Imaxtree

DI CHE COLORE SEI
«Non c’è un colore che stia meglio o meno bene alle donne con i ricci» dice Salvatore Riccardi, (riccissimo) Matrix Hair Designer e Biolage Raw Ambassador. «Dipende molto dal carattere della persona che lo indossa. Per chi osa, niente vieta di scegliere un rosso rame o anche un verde audace. La riccia è per antonomasia la donna che colora meno le chiome ed è anche la più difficile da rendere felice, perché reputa di avere capelli molto “problematici” da colorare. Volendo consigliare una tinta o una tecnica di colore, noi puntiamo su Color Marbling, un trattamento che si ispira alle venature delicate dei fiori. Questo effetto ci permette di avere un perfetto bilanciamento delle nuance dando profondità alle radici con tonalità più scure e mettendo in risalto sulle lunghezze dei punti ben definiti abbinando colori come il rame e il rosa e il biondo caldo, per esempio» spiega. Conclude l’hair designer: «La stiratura con strumenti a caldo è da non fare (si perde l’elasticità), come anche tenere i capelli sempre legati. È come una molla in tensione, col tempo le chiome diventano ingestibili! Vanno invece mantenute sempre idratate, usando shampoo non aggressivi e maschere nutrienti a base di burri e oli specifici».

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foto Imaxtree

COME SCEGLIERE IL TAGLIO
«Sul taglio io decido al momento» ci spiega Davide Diodovich, eclettico hair stylist milanese, formatosi alla prestigiosa Vidal Sassoon Academy di Londra. «Dipende dalla struttura del riccio, e quasi sempre a capello asciutto. Lavoro sulla persona e voglio offrire un servizio su misura che valorizzi ogni donna. Prima di procedere osservo e studio molto ciascun dettaglio: non mi limito ai capelli, ma guardo la forma del viso, il taglio degli occhi, il colore della carnagione e immagino subito il risultato finale. Il taglio sul riccio ha bisogno di molta pazienza, per “scolpire” e mantenere la naturale bellezza ed elasticità di questo tipo di capello. E sempre con le forbici, divieto assoluto di usare il rasoio» mette in guardia l’esperto. E poi, non chiedete mai a Davide interventi chimici arriccianti: lui cura solo i ricci naturali. Nel suo DD The Studio, appartamento-atelier situato in un palazzo d’epoca alle spalle di Santa Maria delle Grazie, non vuole sentire “odori” forti, ma solo il profumo dei fiori, sparsi in ogni ambiente, e dei tè pregiati che ci offre. Inglesi, of course.

info@imaxtree.com

foto Imaxtree

MANUALE DI GESTIONE MINIMA
1 - Usare la giusta quantità di shampoo (1 noce).
2 - Mantenere un’equilibrata idratazione con maschere o conditioner (e almeno 5 minuti di posa).
3 - Pettinare i capelli solo durante l’applicazione della maschera o del conditioner: assolutamente vietato ripettinarli dopo aver risciacquato.
4 - Non lasciare in testa molto a lungo il turbante o l’asciugamano.
5 - Applicare bene un prodotto pre-piega protettore del calore e facilitatore dello styling.
6 - È d’obbligo l’utilizzo del diffusore e non toccare i capelli durante il processo di asciugatura. Con l’eccessivo e frequente tocco delle mani si rischia di consumare il prodotto pre-piega e di spettinare la chioma.
7 - Per dare tono ai ricci, nei giorni successivi occorre bagnarsi le mani e tamponare i capelli in modo da riattivare il prodotto pre-piega. Asciugare con il diffusore per un massimo di 5 minuti.

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